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mercoledì 15 febbraio 2017

Incarnate (2016)

Approfittando di uno sconto e nonostante i pareri contrari dei più, lunedì sono andata a vedere l'horror Incarnate, diretto nel 2016 dal regista Brad Peyton.


Trama: uno scienziato riesce ad entrare nella mente delle persone possedute e ad espellere il Maligno penetrando nei loro sogni. Dopo una lunga ricerca, un giorno l'uomo si trova davanti proprio il demone che ha provocato la morte dei suoi familiari, incarnatosi in un ragazzino di undici anni...


Qualcuno, mi pare forse Mr. Ink, parlando di Incarnate mi aveva detto che come pilot per una serie TV avrebbe anche potuto essere interessante ma così è diventato un lavoro fatto a tirar via. Mi spiace prendere in prestito le parole di altri per cominciare un post ma ritrovandomi a concordare in toto con questo giudizio non posso farne a meno stavolta. Incarnate parte infatti da un concetto MOLTO intrigante, quello dell'approccio scientifico nei confronti dell'esorcismo: banditi bibbie, preti e crocefissi il protagonista del film segue più il metodo "Inception" e, tramite un intricato gioco di fili, cavetti e aggeggi medici, si collega alla mente del posseduto, imprigionato all'interno di un sogno creato dal demone che, nel frattempo, fa quello che vuole col corpo dell'ospite. Se una simile idea fosse stata spalmata all'interno di una serie di lunghezza standard, diciamo una dozzina di puntate, probabilmente avremmo avuto un prodotto intrigante, con almeno un caso a settimana, una storia a lungo termine (quella della vendetta del Dr. Ember contro il demone reo di avergli ucciso moglie e figlioletto) culminante nel confronto finale con l'Arcidiavolo di fine livello e magari un bel cliffhanger, visto che la serie probabilmente non sarebbe stata rinnovata. Avendo invece a disposizione un'ora e mezza, lo sceneggiatore Ronnie Christensen è stato costretto a condensare un mucchio di cose importanti come senso di dovere, vendetta, famiglie allo sbando, suggestioni demoniache, segretucci vaticani, preti cattivelli, diavoli ancora più cattivi, assistenti nerd, finali a "sorpresa" e quant'altro, col risultato di offrire appena un assaggio del tutto e, ancora peggio, di costringere i personaggi ad exploit di demenza rara perché "altrimenti la trama non va avanti". Un esempio senza spoiler? Per tutto il film viene fatto divieto assoluto di toccare i posseduti in quanto il demone può trasferirsi da un corpo all'altro con un semplice contatto, soprattutto quando viene messo alle strette, e ovviamente i personaggi ad un certo punto, ovvero quando è più utile ai fini della trama, dimenticano questo divieto nel giro di un paio di fotogrammi.


Ci sarebbero mille altri punti interrogativi all'interno della trama, oltre ad un'abbondanza quasi illegale di momenti paraculi, ma non vale neppure la pena di elencarli visto che, probabilmente, tra un paio di giorni avrò già dimenticato il film. L'altro problema di Incarnate, in quanto prodotto minore della Blum House, è quello infatti di essere privo di personalità e fiaccato da una regia totalmente anonima (come c'è finito, peraltro, un regista di film supercazzola/catastrofici come Brad Peyton a girare un horror?), incapace persino di valorizzare i già pochi jump scare presenti nel film. Stendiamo un velo pietoso anche sugli attori. Il povero Aaron Eckhart è anche troppo intenso per una pellicola così sciatta ma il fatto che abbia preso a modello il Di Caprio di Inception e il Tenente Dan di Forrest Gump non lo aiuta certo a dare spessore ad un personaggio abbozzato su un foglio di carta igienica; il resto delle figure che popolano il film sono delle semplici macchiette, stereotipi a due gambe, che vanno dal padre ubriacone e violento alla madre "coraggio", passando per il prete scomunicato (? Ecco, lì però vanno fatti i complimenti agli scenografi, soprattutto al coraggio di infilare un ghepardo impagliato nel garage/rifugio dell'esorcista), gli assistenti nerd e stilosetti al posto dei quali sarebbero andati bene anche due cartonati e l'inviata del Vaticano che è un incrocio tra una porno segretaria e una suora. L'unico elemento positivo di Incarnate è che gli effetti speciali sono ridotti al minimo, cosa che ha consentito di evitare l'uso estensivo di una CGI probabilmente imbarazzante. In due parole, Incarnate è un film senza infamia né lode che consiglio di bypassare in favore di prodotti più meritevoli (pensate che ci hanno messo tre anni a distribuirlo, ci sarà un motivo).


Di Aaron Eckhart (Dr. Ember) e Catalina Sandino Moreno (Camilla) ho già parlato ai rispettivi link.

Brad Peyton è il regista della pellicola. Canadese, ha diretto film come Cani & gatti - La vendetta di Kitty e San Andreas. Anche produttore, ha 38 anni e tre film in uscita.


Carice Van Houten interpreta Lindsey. Olandese, ha partecipato a film come Operazione Valchiria, Intruders e a serie quali Il trono di spade; come doppiatrice, ha lavorato per le serie I Simpson e Robot Chicken. Ha 41 anni.



Rosario Dawson era stata scelta per il ruolo di Camilla ma fortunatamente per lei impegni pregressi l'hanno tenuta lontana dal film. Se volete tentare film simili a Incarnate ce n'è una riga ma quelli che meritano sono davvero pochi, come L'esorcista, Sinister e, in tempi più recenti, Ouija - L'origine del male. ENJOY!

11 commenti:

  1. Scarsetto veramente,peccato.Momenti WTF a pioggia,come dici giustamente,forse per una serie tv sarebbe andato bene.

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    1. Potrebbero pensarci, anzi, speriamo che lo facciano :)

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  2. L'idea c'era. Non l'ho trovato malissimo, come ti dicevo, ma anch'io come Lazyfish ho pensato più a uno spunto da serie TV.
    Mi ricorderò il titolo, dal vago suono pugliese. Incarnéit!

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    1. Oddio, forse recitato in pugliese avrebbe avuto tutto un altro effetto XDXD

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    2. In pugliese sarebbe ottimo :P buona l'idea ma poi diventa un classico film sull'esorcismo :D

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    3. Sì, e anche dei più mosci mannaggia T__T

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  3. E il ragazzino è Bruce Wayne di Gotham. Qua molto meno elegante e coi capelli a fungo (ma perché?).
    Praticamente è il primo episodio di Outcast rifatto a film.

    Moz-

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    1. Questo è più Inception, il protagonista di Outcast si limita ad imporre le mani e tanti saluti. Comunque ho preferito Outcast a questo!
      Quanto a Gotham l'ho proprio evitato, non mi ispirava per nulla :)

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    2. Io Gotham lo sto riscoprendo proprio con Italia1... prima mi aveva deluso... però boh, qualcosa che non va ce l'ha.

      Moz-

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  4. Già dal trailer mi aveva fatto l'impressione di una cosetta evitabile.
    Seguo quindi il tuo consiglio e lo bypasso, anzi scappo lontano a gambe levate. :)

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    1. Fondamentalmente lo avrei evitato anche io ma andare a vedere ogni horror che esce al cinema a Savona è una missione di vita XD

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