Pagine

mercoledì 24 maggio 2017

L'angolo del Bolluomo: Kung Fu Yoga (2017)

So che non bisognerebbe neppure parlare di un film intitolato Kung Fu Yoga (Gong fu yu jia), diretto e sceneggiato dal regista Stanley Tong, ma mi è successo di guardarlo e, insomma, beccatevi questa necessaria collaborazione col Bolluomo e più non dimandate.


Trama: un archeologo cinese si allea con una collega indiana per recuperare un antico tesoro in Tibet ma le cose si complicano quando un gruppo di mercenari cerca di mettere loro i bastoni tra le ruote...


Post brevissimo sul film con cui ho inaugurato l'abbonamento a Netflix, durante una serata cominciata tardissimo (22.30!!) e con un devastante sonno da post-aperitivo ad incombere sulla sottoscritta, tra me e il Bolluomo che cercavamo di capire il funzionamento di questa nuova meraviglia della tecnica e ci spaccavamo i marroni dopo 5 minuti, al quinto film da me proposto e non trovato (catalogo scarsino, eh, Netflix?). Sul più bello arriva l'ideona: cerchiamo un elenco a caso e spulciamolo. Alla seconda pagina di elenco spunta la faccetta tronfia di Jackie Chan e parte il trailer di questo Kung Fu Yoga, talmente corto e trash, così almeno pensavo, da tenermi sveglia per tutta la sua durata e rallegrarmi la serata con improbabili commistioni tra kung fu cinese e bollywood. Invece ho dormito per buona parte del tempo, "galvanizzata" dalla vecchiaia di Jackie, da un'orrida introduzione interamente realizzata in computer graphic e dalla poraccitudine di trama e personaggi secondari, tanto che forse sarebbe meglio lasciare la parola a Mirco, visto che di tutto il cucuzzaro ho visto e apprezzato giusto la danza bollywoodiana sul finale, unico motivo di gioia e risveglio. Vai, Mirco!


Premetto che se cercate un film nel quale apprezzare prodigiose mosse di arti marziali rimarrete molto delusi. Jackie Chan ci ha abituato a mescolare il suo kung fu con la comicità, ma questa volta è stato dedicato ben poco spazio alla prima componente. L'unica scena "marziale" degna di nota è quella nella quale Chan è alle prese con una curiosa variante del tradizionale "pupazzo di legno", utilizzato soprattutto nel kung fu e reso famoso, dal punto di vista cinematografico, nei film dedicati al maestro Ip Man (interpretati da Donnie Yen). Per il resto solo qualche  "zuffa", più simile alle risse da saloon dei film "spaghetti western" che a quelli cinesi di arti marziali.
Passando al lato comico, le battute del film che strappano il sorriso si contano sulle dita di una mano. Interrogato dalla Bolla, così presa dalla visione da abbandonarsi fra le braccia di Morfeo dopo circa mezz'ora di film, ho impiegato un minuto netto a riassumere la "intricata" trama in modo che potesse comprendere il finale. Confermo che il momento più simpatico della pellicola è il balletto stile "Bollywood" eseguito sui titoli di coda, prima dai vari personaggi e, successivamente, dall'intera troupe.
In conclusione, se non fosse per il cast femminile del film (devo dire apprezzabile, ma non proprio per le doti di recitazione), si potrebbe "saltare" direttamente ai titoli di coda, senza grandi rimpianti.

Il cast femminile. Jackie in mezzo.
Di Jackie Chan, che interpreta Jack, ho già parlato QUI.

Stanley Tong (vero nome Tong Kwai-Lai) è il regista e sceneggiatore della pellicola. Cinese, ha diretto film come Terremoto nel Bronx, Mr. Magoo, The Myth - Il risveglio di un eroe ed episodi della serie Più forte ragazzi. Anche produttore, stuntman e attore, ha 57 anni.


Kung Fu Yoga è il seguito di The Myth - Il risveglio di un eroe, sempre diretto da Stanley Tong, dove Jackie Chan interpreta l'archeologo Jack. Se vi piace il genere recuperatelo, io credo proprio che ne farò a meno! ENJOY!

12 commenti:

  1. Senza volerlo ci potremmo essere messi d'accordo per uno speciale Jackie Chan :D Ero indeciso anche io se guardare o meno questo film, e alla fine ho optato per Railroad Tigers... i risultati, ahimè, sono stati però molto simili.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come si dice dalle mie parti, dalla mer*a alla muffa, eh XD Povero Jackie!

      Elimina
    2. Bello sto detto!Me lo segno!
      Noi ci abbiamo provato per simpatia verso(l'ormai anziano) Jackie,ma anche noi dopo lo schifo per l'introduzione in CGI straporaccia e la mestizia delle battute(non)buffe abbiamo abbandonato.
      Aspettavo che finisse la lavatrice,passata la centrifuga e gli scarichi abbiamo "scaricato" pure il film!
      Cmq l'ho voluto vedere anche perchè avevo visto che l'aveva recensito il Bolluomo,e quindi volevo leggere la rece con cognizione di causa XD

      Elimina
    3. Ahahah siamo creativi noi con i detti!
      Comunque quell'introduzione era davvero di una poraccitudine mai vista e Jackie Chan ormai è andato, poverello. Però esercita ancora fascino su me e il Bolluomo XD

      Elimina
  2. Appunto...non avresti dovuto :D
    Comunque nonostante Jackie non l'ho vedrò mai ;)

    RispondiElimina
  3. No va beh, ma per dare spazio a un film del genere questo dev'essere vero amore... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da parte mia o sua? No perché vorrei sottolineare che l'ha scelto Mirco questo film XDXD

      Elimina
  4. Povero Jackie Chan, come sta cadendo in basso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più in giù di così c'è solo da scavare, dice il bardo :P

      Elimina
  5. Peccato, sembrava la cagata che può risollevare una serata noiosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non lo consiglierei al mio peggior nemico, giuro.

      Elimina