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martedì 23 maggio 2017

Alien: Covenant (2017)

Confortata da un paio di pareri entusiasti tirati fuori dalle persone che più stimo in campo di cVitica cinematogVafica, mercoledì ho deciso di dare una chance ad Alien: Covenant, diretto da Ridley Scott.


Trama: l'equipaggio della nave spaziale Covenant intercetta un messaggio proveniente da un pianeta molto simile alla Terra. Convinti di potervi stabilire una colonia, gli astronauti atterrano solo per scoprire che il pianeta non è ospitale come pensavano...


Probabilmente l'ho già scritto nel post su Prometheus ma in tempi di haters e troll non fa mai male ripeterlo: i film della saga di Alien li ho visti tutti, almeno una volta, ma non hanno mai segnato il mio percorso cinematografico e mi sono limitata ad apprezzarli (qualcuno più, qualcuno meno) senza diventare uno di quei fan capaci di citarli a memoria o addirittura di scovare gli errori di continuity. Per me, insomma, Ridley Scott può fare un po' quello che vuole con la "sua" creatura e non mi offendo se sceglie di cancellare ciò che è venuto dopo il primo Alien con un colpo di spugna preferendo attingere più a Prometheus che al film del 1979. A proposito di Prometheus, della trama rammentavo poco e nulla e ho quindi passato la pausa tra primo e secondo tempo di Alien: Covenant a spulciare Wikipedia scatenando lampi di memoria nel mio cervellino provato dalle continue visioni, cosa che mi ha spinto a considerare una cosa: di sicuro Prometheus era ridondante da morire, con una trama al limite del fastidioso, a tratti incomprensibile, ma diamine le immagini che aveva! Non a caso, alla prima riga di ogni paragrafo del riassunto di Wikipedia smettevo di leggere in quanto i miei neuroni riuscivano a produrre il ricordo delle sequenze perfette di Prometheus, capaci di rimanere impresse più di mille spiegoni ed intrecci, e non a caso sono tornata alla magione pensando "A Ridley Scott non dovete ca*are il ca**o" (cit.). Perché è vero che Alien: Covenant ha una trama facilona, personaggi al limite della stupidità abbozzati alla bell'e meglio (tutti tranne uno) e twist che lo spettatore medio potrebbe riuscire ad anticipare almeno due ore prima che accadano, ma è soprattutto uno spettacolo per gli occhi, la dimostrazione che un regista di ottant'anni è in grado di dare tanta di quella mer*a ai suoi colleghi più giovani da seppellirli per l'eternità, come se non fosse bastato l'esempio di George Miller con Mad Max: Fury Road. Alien: Covenant, forse il film della saga più horror di sempre (ma potrei sbagliarmi), desta ammirazione grazie ai campi lunghi che mostrano spazio profondo e pianeti, sconvolge per la grandiosità con cui viene resa una civiltà ormai morta, emoziona durante una concitata fuga e lascia a bocca aperta per una sequenza bellissima che sfrutta alla perfezione l'assenza di gravità e rende poetico persino l'utilizzo improprio di un modulo spaziale... e questo solo per fare pochi esempi che persino il mio occhio becero è riuscito ad apprezzare ma poi c'è tutta la costruzione della tensione di cui parlare, una roba che il 90% degli horror recenti può solo sognarsi.


E il 90% degli horror recenti può sognarsi Fassbender, ça va sans dire. 
Hic sunt SPOILER, mi spiace
Se in Prometheus ho accolto ogni azione del personaggio David con un enorme punto interrogativo sulla capoccia qui ho provato molto più terrore ad ogni sua comparsa piuttosto che davanti alle zanne dello xenomorfo/neomorfo. E sì, la storia del doppio e di come sarebbe andata a finire la questione era telefonata fin dal taglio di capelli dell'androide (ma come hanno fatto a crescergli??), così come l'utilizzo improprio del chiodo, ma non importa: proprio la convinzione che la faccenda si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi ha reso Fassbender una figura demoniaca e glaciale, un folle dal sembiante accattivante e raffinato, una creatura desiderosa di imporre la sua superiorità ai creatori e persino ai creatori dei creatori, e pazienza se la sua progenie e l'incarnazione stessa di un incubo.
FINE SPOILER
Alien: Covenant meriterebbe quindi la visione già "solo" per la bravura di Fassbender ma la verità è che come horror, prima ancora che come parte di una saga, funziona e fa il suo dovere anche al netto di quei necessari "momenti Prometheus" giustamente messi alla berlina da Leo Ortolani. La tensione si taglia col coltello, ci sono sequenze incredibilmente splatter, quel disperato senso di claustrofobica ineluttabilità che è proprio dei migliori horror ambientati nello spazio "dove nessuno può sentirti urlare" e con un paio di personaggi, nella fattispecie Daniels e Tennessee, si può anche empatizzare... basta far finta di non vedere l'inutile Oram di Billy Crudup, forse l'elemento più inutile e dannoso del film. Insomma, non sono una fan di Alien quindi non posso sapere perché questo Alien: Covenant è diventato in poco tempo uno dei film più odiati di sempre (nell'attesa che esca l'ultimo di Nolan, ovvio, o qualche altro remake di intoccabili cult anni '80) ma dall'alto della mia ignoranza crassa posso dire che a me è piaciuto davvero molto. Bravo Ridley Scott, continua così e, come si dice in Liguria, battitene u belin.


Del regista Ridley Scott ho già parlato QUI. Michael Fassbender (David/Walter), Katherine Waterston (Daniels), Billy Crudup (Oram), Danny McBride (Tennessee), Demián Bichir (Lope), Carmen Ejogo (Karine), Callie Hernandez (Upworth), James Franco (Branson), Guy Pearce (Peter Weyland) e Noomi Rapace (Elizabeth Shaw) li trovate invece ai rispettivi link.

Amy Seimetz interpreta Faris. Americana, ha partecipato a film come You're Next, The Sacrament e a serie come Stranger Things. Anche sceneggiatrice, regista, produttrice e costumista, ha 36 anni e tre film in uscita.


Alien: Covenant è preceduto da due corti che dovreste poter trovare su Youtube; uno è Alien: Covenant - Prologue: Last Supper (che mostra l'equipaggio della Covenant prima del sonno criogenico), l'altro è Alien: Covenant - Prologue: The Crossing e mostra cos'è successo a David e alla dottoressa Shaw dopo Prometheus, di cui Alien: Covenant è ovviamente il sequel e sarebbe meglio che lo guardaste prima di recarvi in sala. Nell'attesa che esca l'ultimo capitolo della trilogia promessa da Ridley Scott, se Alien: Covenant vi fosse piaciuto recuperate Alien, Aliens - Scontro finale, Alien³ e Alien - La clonazione e magari aggiungete Life: Non oltrepassare il limite. ENJOY!

6 commenti:

  1. Sono contento che ti sia piaciuto, mi hai fatto tornare un certo hype.
    Spero di recuperarlo anch'io presto. :)

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    1. Preso come film horror è indubbiamente bello. Poi, sulla questione Alien & continuity, non mi metto neppure a questionare!

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  2. Da fan della saga,non stiamo nella pelle!Verrò a commentare non appena l'avrò visto ;)
    Contenta che si ripresenti quella sontuosità visiva,comunque <3

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  3. Abbiamo lo stesso pensiero riguardo la saga di Alien. Non riesco a farla totalmente mia, li guardo e... amen!
    Apprezzo se c'è da apprezzare, disprezzo quando c'è da disprezzare...

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    1. E per fortuna, altrimenti sai quanto nervoso ci saremmo fatti? XD

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