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martedì 25 settembre 2018

Gli Incredibili 2 (2018)

Galvanizzata dalla riscoperta bellezza de Gli Incredibili - Una normale famiglia di supereroi, sabato sono corsa a vedere Gli Incredibili 2 (Incredibles 2), sempre diretto e sceneggiato dal regista Brad Bird. Nessuno SPOILER, tranquilli!


Trama: costretti a subire la conseguenze della loro ultima sortita come supereroi, i membri della famiglia Parr si ritrovano a un bivio delle loro esistenze, almeno finché alla ex Elastigirl non viene di nuovo offerto un lavoro come eroina...


Come se non fossero passati 14 anni dal loro esordio sui grandi schermi, tornano gli Incredibili esattamente dove li avevamo lasciati, alle prese con quella specie di "uomo talpa" spuntato dal sottosuolo alla fine del primo film. E se pensavate che dopo aver sconfitto Syndrome la condizione giuridica dei super fosse cambiata, beh, vi sbagliavate di grosso, ché l'universo de Gli Incredibili non è proprio fatto di semplicità ed happy ending; Bob, Helen e soci sono ancora fuorilegge e l'entusiasmo di essersi ritrovati come superfamiglia si traduce nella perdita della libertà e della casa ottenute con tanta fatica, con sommo scorno dei due figlioli, Violetta e Flash, finalmente pronti a vivere un'esistenza gratificante ed entusiasmante, da ragazzini "speciali". Questa è dunque la triste situazione in cui vengono a trovarsi i membri della famiglia Parr all'inizio del film e altro non vorrei aggiungere per non incappare in spoiler ma qualcos'altro sulla trama bisognerebbe dirla. Soprattutto, è bene sottolineare come Brad Bird, da sceneggiatore scafato qual è, non si sia limitato ad adagiarsi sugli allori di un suo vecchio successo commerciale ma, anzi, abbia scelto di riprendere alcuni temi del film precedente aggiornandoli al gusto attuale pur contestualizzandoli all'epoca in cui è ambientato Gli Incredibili (che, ricordo, non è la nostra, ma sono gli anni '60). Nel corso de Gli Incredibili 2 si percepisce una forte critica non tanto all'alienazione imposta dal crescente desiderio di appoggiarsi alla tecnologia e agli schermi degli smartphone (benché la valenza metaforica dell'Ipnotizzatore sia palese), quanto piuttosto al desiderio di de-responsabilizzarsi, che è un po' il discorso fatto da Ortolani nell'ultima saga di Rat-Man, il desiderio di attribuire tutti i mali del mondo all'assenza di "supereroi" che se ne facciano carico, quando invece dovrebbe essere l'uomo della strada in primis a preoccuparsi e ad attivarsi; di più, Bird ci fa anche riflettere sul potere della pubblicità e dei media, pronti a mostrare al pubblico solo ciò che è giusto che veda, così da pilotare l'opinione pubblica, nel bene e nel male, verso determinate conclusioni. Come già nel primo film, infatti, le persone comuni si ritrovano a testimoniare solo la conclusione delle avventure dei supereroi, senza conoscere i rischi, le decisioni al limite, la sofferenza di cui i super si fanno carico, così che ogni disastro viene attribuito semplicemente a noncuranza o incapacità. In tutti questi temi attualissimi e dati in pasto allo spettatore con incredibile eleganza, Bird riesce anche ad inserire un più "divertente", piccolo dramma familiare, portando avanti lo sviluppo dei personaggi del primo Gli Incredibili e svelandoci qualcosa di più relativamente alle loro personalità... o i loro poteri. E sì, Jack Jack è gran mattatore e io quel pupetto lo adoro.


Ottima sceneggiatura, quindi, in perfetto equilibrio tra dramma e commedia, temi adulti e concessioni al pubblico di giovani spettatori, come già accadeva ne Gli Incredibili, al quale si aggiunge il sempre ottimo comparto tecnico. Brad Bird, anche come regista, è infatti in grado di passare dall'umorismo alla Looney Tunes di una battaglia tra bimbi e procioni alla serietà quasi horror di un'indagine all'interno di un edificio abbandonato (provare per credere, le ragazzine nella fila davanti si sono messe a strillare, credo che nemmeno gli jump scare delle produzioni BlumHouse siano così efficaci); perfetto padrone di ogni topos del genere, Brad Bird, coadiuvato ovviamente dagli animatori della Pixar, riesce a realizzare sequenze d'azione al cardiopalma interamente imperniate sulla duttilità dei poteri di Elastigirl (quella iniziale del treno e quella finale dell'aereo farebbero invidia al 90% degli action con Tom Cruise, per dire) e a sfruttare quelli degli altri personaggi così da creare scene di impressionante dinamismo (la resa migliore ce l'hanno quelli di Frozone e della new entry Vuoto, per concetto simile alla Blink degli X-Men), inserendoli all'interno di una trama che, per quanto intuibile a naso da buona parte degli spettatori adulti, riserva comunque qualche sorpresa e, sì, anche qualche momento assai teso, distante dalla concezione moderna di film per bambini. Il character design ha reso più "morbidi" i personaggi principali, soprattutto Elastigirl, senza privarli delle loro caratteristiche fondamentali, quanto alle new entry è bello vedere come il supergruppo imbastito dai Deavor sia zeppo di citazioni fumettistiche (ma come aspetto ho trovato i membri abbastanza deludenti) e la migliore in assoluto è Evelyn Deavor, incredibilmente umana e realistica negli atteggiamenti e nel taglio di capelli, nonostante l'inevitabile aspetto cartoonesco. Concludo qui per evitare spoiler dannosi. Se ancora non siete convinti di dare una chance a Gli Incredibili 2, vi basti sapere che Jack Jack ed Edna danno davvero il bianco e che probabilmente non avrete idea di quanto vi siano mancati... almeno finché non li rivedrete in azione! Quindi correte a vedere Gli Incredibili 2 e...


... anche il corto che precede il film, il delicatissimo, commovente Bao. Il bao, o baozi, per chi non lo sapesse, è una sorta di fagottino cinese ripieno di carne o verdure e questo dolcissimo corto della Pixar ci mostra cosa succede quando uno di questi ottimi intingoli prende vita e viene adottato da una signora cinese di mezza età particolarmente sola. Arricchito da una deliziosa colonna sonora, Bao è divertente e assai carino, dotato di una conclusione scioccante e decisamente inaspettata... che, neanche a dirlo, mi ha lasciata in lacrime. Ormai i corti della Pixar mi fanno lo stesso effetto dei lungometraggi dello Studio Ghibli, che ci volete fare!!


Del regista e sceneggiatore, nonché voce di Edna, Brad Bird ho già parlato QUICraig T. Nelson (voce originale di Bob Parr/Mr. Incredible), Holly Hunter (Helen Parr/Elastigirl), Catherine Keener (Evelyn Deavor), Bob Odenkirk (Winston Deavor), Samuel L. Jackson (Julius Best/Frozone), Isabella Rossellini (Ambasciatrice), Jonathan Banks (Rick Dicker) e Barry Bostwick (il sindaco) li trovate invece ai rispettivi link.


Tra i doppiatori italiani figurano la meravigliosa Amanda Lear, che riprende il ruolo di Edna, e Bebe Vio, che invece doppia Vuoto, mentre Ambra Angiolini presta la voce ad Evelyn Deavor e la Rossellini si doppia da sé. Il film segue Gli Incredibili - Una normale famiglia di supereroi, che vi consiglierei di recuperare, assieme a Jack Jack Attack, nel caso non l'abbiate ancora visto. ENJOY!


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