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martedì 6 novembre 2018

Halloween (2018)

Nonostante allerte e altri mille problemi che non vi sto a raccontare, giovedì sono finalmente riuscita ad andare a vedere Halloween, diretto e co-sceneggiato dal regista David Gordon Green (e ne scrivo solo ora. Ciò potrebbe darvi un'idea del delirio che sto vivendo in questo periodo...).


Trama: 40 anni dopo gli omicidi di Haddonfield, Michael Myers evade ma la sua ex vittima, Laurie Strode, è pronta da affrontarlo...



Sono passati quarant'anni dal primo Halloween - La notte delle streghe, il film che ha codificato le regole dello slasher ancor prima che Scream arrivasse a renderle esplicite. Quarant'anni durante i quali, tra sequel, remake e omaggi, la figura di Michael Myers ha perso buona parte della sua forza se non del suo fascino, quarant'anni che personalmente non saprei ripercorrere, anche perché rammento a malapena Il signore della morte, soltanto sceneggiato dal povero Carpenter che ne avrebbe volentieri fatto a meno, così come ho giusto qualche sprazzo di ricordo relativo a Halloween - 20 anni dopo, dove tornava già Jamie Lee Curtis a mo' di omaggio; ricordo meglio l'Halloween di Rob Zombie ma lì avevamo un ragazzino dall'infanzia distrutta e il bestiario di comprimari brutti, sporchi e cattivi tipici dell'Autore e diciamo che c'era ben poco da spartire con il mostro creato da Carpenter. David Gordon Green viene quindi in "soccorso" di chi ha poca memoria come la sottoscritta, omaggia il Maestro ed elimina tutto ciò che è venuto dopo (liquidando un aspetto fondamentale de Il signore della morte e presentandolo come leggenda metropolitana), presentandoci le strazianti conseguenze della notte di quarant'anni prima con personaggi condannati a riviverla quotidianamente e altri che non hanno avuto la sfortuna di essere presenti a quel fatidico 31 ottobre ma comunque toccati dagli strascichi dell'orrore. L'aspetto interessante di Halloween che, di fatto, è uno slasher neppure tanto gore dove conta più l'atmosfera che l'effettaccio a sorpresa, è proprio il campionario di persone "toccate", letteralmente, dal male incarnato da Michael Myers, corrose dal suo potere nefasto senza averlo neppure mai incontrato. La Laurie del 2018 è, lei per prima, una donna alla quale è stato letteralmente impedito di vivere, traumatizzata dalla terribile esperienza vissuta al punto da arrivare a condurre un'esistenza da eremita e guerriera che ha influenzato negativamente il rapporto con una figlia costretta a subire tutte le stranezze della madre come Follia con la F maiuscola e che sta disperatamente provando ad avere un rapporto sereno almeno con la nipote; tre generazioni di donne, dunque, sconvolte da un incubo in parte sconosciuto. Michael Myers è una spada di Damocle che pende sulla testa della povera Laurie, consapevole del fatto che prima o poi il mostro si libererà e tornerà per finire il lavoro perché Michael è il Male allo stato puro, l'abisso che, a furia di fissarlo, ti fisserà di rimando condannandoti a diventare come lui.


E la caratteristica del Michael Myers portato sullo schermo da David Gordon Green è proprio questa: il suo essere un buco nero. Perché Michael uccide? E chi lo sa! Certo, il suo fine ultimo è probabilmente Laurie ma neppure questo potrebbe essere sicuro. Di fatto, Michael arriva a Laurie assolutamente per caso, oppure tramite volontà altrui, grazie all'azione più o meno consapevole di personaggi comunque affascinati dalla sua natura di babau, per il resto uccide e risparmia a casaccio, senza dire una parola, senza MAI essere mostrato in volto se non quando, finalmente, il Male torna ad essere quell'asettica maschera inespressiva che abbiamo imparato ad amare e odiare. Questi sono i punti forti di un film sicuramente non perfetto, con qualche tempo comico che lascia il tempo che trova e un paio di momenti morti di troppo, ma che come omaggio al Maestro funziona, è rispettoso e in qualche modo "discreto" nella sua consapevolezza di non poter sicuramente rinnovare un genere (e probabilmente non c'era nemmeno la volontà di farlo) e, soprattutto, si fa forte di un cast femminile di tutto rispetto. Jamie Lee Curtis è meravigliosa, senza alcun dubbio e, per quanto il suo personaggio risulti sciocchino all'inizio, lo stesso vale anche per Judy Greer, inaspettata final girl capace, soprattutto sul finale, di tenere testa all'ingombrante eredità della splendida Jamie Lee anche grazie all'abilità congiunta di sceneggiatori e scenografi, che hanno costruito un ambiente di "caccia" che non avrebbe affatto sfigurato ne La casa nera. Al solito, un po' meno bene le guest star sprecate e lo scellerato utilizzo di adolescenti abbastanza inutili ai fini della storia, soprattutto se si pensa che le scene più inquietanti e migliori hanno per oggetto vittime adulte (quella del bagno, già mostrata in parte nel trailer, è uno spettacolo ma anche l'evasione di Michael e il conseguente pellegrinaggio omicida completamente casuale ad Haddonsfield non sono male) ma, a parte questo, Halloween merita sicuramente il plauso di fan e semplici amanti dell'horror e considerato che ci hanno messo le mani dei comici potrei dire che il futuro del genere (vedi Scappa - Get Out o Ghost Stories) è in mano a chi, solitamente, fa ridere di mestiere, ovvero chi di solito ha un'idea molto precisa delle condizioni disastrose in cui versa la nostra società, dove il male ha davvero mille forme. Il che, se ci pensate, fa davvero riflettere.


Di Jamie Lee Curtis (Laurie Strode), Judy Greer (Karen) e Will Patton (Agente Hawkins) ho già parlato ai rispettivi link.

David Gordon Green è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Strafumati, Sua maestà e Lo spaventapassere. Anche produttore e attore, ha 43 anni e due film in uscita.


Virginia Gardner, che interpreta Vicky, era la deliziosa Karolina Dean della serie Runaways. John Carpenter, che qui firma le musiche assieme al figlio, ha dichiarato che questo sarà l'ultimo film della saga nonostante per contratto sia previsto un seguito, già preso in considerazione dagli sceneggiatori. Nell'attesa di sapere se questo sequel ci sarà o meno, sappiate che Halloween segue direttamente gli eventi di Halloween - La notte delle streghe ma, per dovere di completezza, potete anche recuperare tutti gli altri film della saga (Il signore della morte, Halloween III - Il signore della notte, Halloween 4 - Il ritorno di Michael Myers, Halloween 5 - La vendetta di Michael Myers, Halloween 6 - La maledizione di Michael Myers, Halloween - 20 anni dopo, Halloween - La resurrezione) e aggiungere Halloween - The Beginning e Halloween II di Rob Zombie. ENJOY!


4 commenti:

  1. Chi è l'altro sceneggiatore? McBride?

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    1. Esatto! E ce n'è ancora uno, se non erro.

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    2. Il buon Danny è sempre stato uno spasso.

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    3. Io lo conosco poco, forse solo da un paio di film di/con Seth Rogen!

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