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mercoledì 13 novembre 2019

Chi ha paura delle streghe? (1990)

Sulla scia di qualche recupero anni '90 e dei residui post-Halloween di Netflix, qualche sera fa ho riguardato Chi ha paura delle streghe? (The Witches), diretto nel 1990 da Nicolas Roeg e tratto dal racconto Le streghe di Roald Dahl.


Trama: il piccolo Luke, in vacanza con la nonna, si ritrova ad essere testimone di un convegno di streghe e del loro terribile piano per eliminare tutti i bambini d'Inghilterra. Pur trasformato in topo, il ragazzino cercherà di fermarle...



Credo di aver visto Chi ha paura delle streghe? solo una volta, attratta maggiormente da Hocus Pocus, ben più simpatico, cazzaro e accattivante, oltre che "americano", con attori famosi e ben riconoscibili (qui di famoso c'è giusto Anjelica Huston e un Rowan Atkinson che tuttavia sarebbe arrivato in Italia come Mr. Bean solo cinque anni dopo). E' per questo che, del film di Roeg, ricordavo giusto l'ossatura della trama e l'inquietantissimo make-up di Anjelica Huston, e mi ha fatto un immenso piacere recuperarlo, considerata anche la caratura del regista, lo stesso di A Venezia... un dicembre rosso shocking. Chi ha paura delle streghe? non è infatti il tipico film per ragazzini, tutto azione e momenti divertenti, ma è percorso da una vena nostalgica e da una perenne inquietudine che avviluppano lo spettatore fin dalle prime scene, durante le quali la nonna di Luke gli racconta delle leggende del suo paese, degli eventi orribili che le hanno funestato l'infanzia e di come difendersi dalle streghe. Ora, le streghe del film di Roeg sono ancora più pericolose rispetto a quelle comunemente conosciute, perché in grado di mescolarsi perfettamente ai normali esseri umani, inoltre sono particolarmente disgustose e diffuse, cosa che mette costantemente in pericolo il piccolo protagonista, anche prima che arrivi a scoprire il piano della strega suprema; tra streghe che si incapricciano di bionde ragazzine, donne che offrono cioccolata e serpenti, altre che spingono carrozzine indifese giù dalle scarpate, le malvagie creature del film rientrano a malapena nei limiti del film per famiglie e inquietano più per le implicazioni delle loro azioni, per quello che non viene mostrato (come anche il dito tagliato della nonna o il destino dei genitori di Luke, reso con una toccantissima immagine di amore familiare), che per ciò che allo spettatore viene concesso vedere.


Ma siamo pur sempre in un film per famiglie, tra l'altro prodotto da Jim Henson, e nonostante i molti momenti poco allegri, paurosi e malinconici, c'è spazio anche per sequenze esilaranti e per l'incredibile tenerezza di topolini animati ancora alla vecchia maniera, con cavi nascosti e marionettisti pronti a renderli più espressivi, alla faccia di tutta l'orrenda CGI che ci consentirebbe sì di avere topi perfetti e identici a quelli reali, ma volete mettere l'innocente ingenuità di un musetto dagli occhi scompagnati? Non c'è nulla di divertente, invece, nel make-up che trasforma Anjelica Huston nella Strega Suprema, un calvo avvoltoio dal naso adunco e dalle lunghissime dita artigliate, un orrendo goblin dal trucco pesante, reso ancora più grottesco dall'interpretazione dell'attrice, che non fa nulla per nascondere la natura rozza e volgare della sua strega, nonostante gli abiti attillati e l'indiscutibile bellezza della Huston. Parliamo di qualcosa che Morticia Addams avrebbe indubbiamente apprezzato, ma i due personaggi comunque non potrebbero essere più diversi. Bisognerebbe adesso fare un confronto tra Chi ha paura delle streghe? e il racconto da cui è stato tratto ma temo di non averlo mai letto e so solo, per sentito dire, che il film indulge in un happy ending che nel racconto originale non c'è; inoltre, pare che solo la grande sensibilità di Jim Henson abbia convinto Dahl a non togliere il suo nome dai credits dopo che lo scrittore si era detto inorridito a causa del cattivo gusto, della volgarità e delle scene terrificanti presenti nel film (la cosa fa un po' ridere visto che il libro è assai più crudele). Personalmente, non l'ho trovato né volgare né di cattivo gusto ma è vero che Chi ha paura delle streghe? è anni luce lontano dai film moderni che trattano i ragazzini come degli imbecilli da coccolare e proteggere dalle brutture del mondo: qui, a un certo punto, viene persino dato a intendere che un bambino potrebbe morire prima della nonna nonostante la sconfitta dei malvagi, una cosa oggi impensabile. Ben vengano, dunque, film come Chi ha paura delle streghe?, così borderline ma ancora così freschi.


Del regista Nicolas Roeg ho già parlato QUI mentre Anjelica Huston (Miss Ernst/Grande strega suprema) la trovate QUA.

Rowan Atkinson interpreta Mr. Stringer. Attore inglese famosissimo per il personaggio di Mr. Bean, lo ricordo per film come Mai dire mai, Hot Shots! 2, Quattro matrimoni e un funerale, Mr. Bean - L'ultima catastrofe, Rat Race, Scooby - Doo e Johnny English; come doppiatore ha lavorato ne Il re leone e ovviamente nella serie animata Mr. Bean. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 64 anni.



L'anno prossimo dovrebbe uscire un remake di Chi ha paura delle streghe?, diretto da Robert Zemeckis, con Anne Hathaway nei panni della Grande strega suprema. Nell'attesa di scoprire come sarà, se il film vi fosse piaciuto recuperate Hocus Pocus e Ritorno a Oz. ENJOY!

7 commenti:

  1. Il libro, letto soltanto quest'anno, è ben più cattivo. Il bambino, per esempio, resta topo. Certa critica è proprio bigotta!
    Curioso di vedere anche la versione di Zemeckis.

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    1. Eh già. Il bambino resta topo e, soprattutto, accetta la possibilità di morire dopo pochi anni. Se non è cattiveria questa!

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  2. Anch'io sono molto curioso di vedere la nuova versione, solo che sarà sicuramente invasa da quella CGI che hai appena denigrato. E anch'io adoro i film dove quello che si vede sullo schermo è il più possibile reale (tipo La Cosa di Carpenter, per capirci). Questo me lo ricordo molto abbastanza spaventoso.

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    1. Ehm... molto abbastanza non è un accrescitivo, ma un refuso 😂😂😂

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    2. Ah beh, sicuramente i topolini non saranno degli animatronics della Jim Henson Factory, anche perché Zemeckis sono anni che sperimenta con la CGI. Speriamo bene.

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  3. Non sapevo dell'esistenza di questo film. Sembra veramente interessante, sopratutto se come dici tu è lontano dalle atmosfere iperprotettive dei film per ragazzi di oggi. Ora mi tocca recuperar sia il film che il romanzo.

    P.S. Certo che Dahl non aveva molto da lamentarsi, visto che spesso i suoi racconti/libri hanno una carica orrorifica decisamente elevata.

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    1. Pensavo fosse piuttosto famoso ma evidentemente sbagliavo! Il film lo trovi su Prime Video, anche in inglese, il libro vorrei leggerlo anche io prima o poi.
      E comunque sì, come si diceva con Mr. Ink sopra, Dahl aveva davvero poco da criticare :P

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