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venerdì 4 settembre 2020

100 Bloody Acres (2012)

Avevo voglia di una supercazzola e la scelta è caduta su 100 Bloody Acres, diretto e sceneggiato nel 2012 dai registi Cameron e Colin Cairnes.


Trama: tre ragazzi finiscono nelle mire di due produttori di fertilizzante troppo organico, in cerca di materia prima...



E niente, l'Australia dell'horror cinematografico, anche quando è contaminato con la commedia come in questo caso, ha una marcia in più. Non avrei dato un centesimo a 100 Bloody Acres, invece ho scoperto un film schifosetto ed esilarante, capace di intrattenere dall'inizio alla fine con un meraviglioso, cattivissimo equilibrio tra momenti truci e personaggi sopra le righe, una sorta di Tucker & Dale vs Evil ancora più "ignorante". Non potrebbe essere altrimenti, visto che la pellicola è ambientata nelle zone rurali del Victoria, dove le fattorie distano chilometri l'una dall'altra e dov'è facilissimo non imbattersi in anima viva per miglia e miglia, nonostante gli autoctoni si conoscano comunque tutti e si ritrovino, periodicamente, per gioiosi festival campagnoli. Un ambiente simile è terreno fertile per film come Non aprite quella porta, ma qui non siamo nel cupo Texas, bensì nel downunder cazzone, e potrebbe capitare di avere la "fortuna" di incontrare i fratelli Morgan, Reg e Lindsay, e di entrare nelle simpatie del primo, weirdo che più non si può e pronto ad aiutare Lindsay nell'impresa di famiglia, ma comunque goffo, stralunato e fondamentalmente di buon cuore. Non è così per Lindsay, dotato di faccia da talebano e scatti di rabbia incontrollabile, al quale tocca mettere una pezza ai casini combinati dal fratellino troppo zelante e ad agire in maniera spietata laddove Reg qualche remora l'avrebbe; in mezzo alla faida tra i due finiscono tre ragazzotti impegnati in un triangolo amoroso, che diventano vittime e contemporaneamente elementi destabilizzanti, soprattutto perché uno dei tre è una bella e disnibita rossa, e, insomma, tra lei e una foto della Clerici australiana è molto meglio lei.


Il meccanismo di 100 Bloody Acres è quello tipico della commedia horror, con personaggi cartooneschi e fondamentalmente assurdi impegnati a compiere le cose più truci o ad esserne vittime senza mai prendersi troppo sul serio, con l'aggiunta, in questo caso, di un pizzico di folklore australiano (che non guasta mai) e abbondante cattivo gusto, che non risparmia né i monchi né le vecchie. I personaggi sono archetipici ma ben delineati e, nonostante si possa mettere al 90% la mano sul fuoco riguardo ad ogni cosa che faranno, alcuni riservano interessanti sorprese, al punto da far prendere al film una svolta inaspettata e ancor più esilarante, il tutto grazie anche ad attori bravi e simpatici, Damon Herriman in primis. Non manca, ovviamente, un'abbondante dose di gore accompagnata da effettacci splatter decisamente all'altezza e c'è persino la chicca di un John Jarratt negli inusuali panni di poliziotto; sì, la sua è una di quelle comparsate alla Danny Trejo/Kane Hodder/Robert Englund/Star horror casuale, che durano il tempo di un battito di ciglia, ma se non altro non è pubblicizzata piazzando il suo nome come primo in cartellone e, soprattutto, è divertente e assai gustosa. Come, del resto, tutto il film. Se avete quindi voglia di un po' di sano splatter ignorante e ridere sotto i baffi, 100 Bloody Acres è il film che fa per voi!


Dei registi e sceneggiatori Cameron Cairnes e Colin Cairnes ho già parlato QUI. Damon Herriman (Reg Morgan) e John Jarratt (Sergente Burke) li trovate invece ai rispettivi link.


Se il film vi è piaciuto recuperate Tucker & Dale vs Evil. ENJOY!

2 commenti:

  1. Mi è del tutto sconosciuto, ma dici horror più Australia che la lampadina si accende ;)

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