Pagine

martedì 4 maggio 2021

Sputnik (2020)

Finalmente, nonostante mille eventi avversi, sono riuscita a finire dopo tre tentativi il film Sputnik, diretto nel 2020 dal regista Egor Abramenko, che al momento dovreste poter trovare ancora su RaiPlay completamente gratis.


Trama: nella Russia degli anni '80, un astronauta sopravvive dopo un disastroso atterraggio ma non ricorda assolutamente nulla degli ultimi momenti passati nello spazio. Per recuperarne i ricordi, un ente governativo chiede l'aiuto di una psichiatra dai metodi poco ortodossi...


Avrei dovuto guardare Sputnik già al ToHorror Film Fest saltato l'anno scorso, poi quando è stato proposto nel corso dell'edizione online del Trieste Science Fiction Film Festival (dove ha vinto il premio Asteroide con la seguente motivazione " Ad una notevole opera prima che con intelligenza e scene autenticamente spaventose osserva con perizia la burocrazia egocentrica e oppressiva dell’Unione Sovietica negli anni ’80, nel fallimento di riconoscere i pericoli dell’arrivo di una creatura aliena.") non sono riuscita a vederlo per motivi di tempo e, nonostante l'avesse apprezzato anche Lucia, me lo sono dimenticata finché non è passato su Rai 4 poco tempo fa. Meglio tardi che mai perché Sputnik è un fanta-horror decisamente coinvolgente e anche parecchio splatter e spaventevole ma non rozzo o facilone come si potrebbe pensare per un'opera prima (anche se il lungometraggio è tratto da The Passenger, corto dello stesso regista); è piuttosto un film che guarda molto alla costruzione dei personaggi e a tutto ciò che li porta ad agire in un certo modo, senza che tuttavia venga forzata alcuna empatia verso di loro, a fronte di caratteri molto difficili. La protagonista, per esempio, nonostante l'innegabile caratteristica positiva di essere una donna indipendente e ferma nelle sue convinzioni all'interno della società chiusa e regolamentata della Russia della guerra fredda, è sfuggente e altera, almeno all'inizio, tanto da non sembrare nemmeno umana, ed è solo proseguendo nella visione che offre allo spettatore la possibilità di guardarle dentro ed apprezzarla non solo come professionista ma come persona e lo stesso vale per l'astronauta. Più tagliati con l'accetta, ovviamente, sono il "villain" e i suoi collaboratori, ma all'interno di un horror che fa della segretezza e della manipolazione delle notizie uno degli snodi fondamentali della trama, non può essere che così: là dove Tatyana cerca in tutti i modi di salvare Konstantin (non solo fisicamente ma soprattutto aiutandolo a tornare in contatto con la sua parte umana) e cercare un modo per comunicare con la creatura che si è unita a lui come un simbionte, il Colonnello punta solo ad avere un'arma sotto controllo, a prescindere da quante persone dovrà sacrificare. 


Come ho scritto sopra, le sequenze splatter sono abbondanti e gli effetti speciali sono spesso espliciti, quindi Sputnik farà la gioia di molti estimatori del genere. La creatura, realizzata interamente in digitale, è l'erede diretto di esseri come quello di Alien o Life ed è repellente al punto giusto, anche se subdolamente in alcuni momenti farebbe anche tenerezza, nemmeno si avesse davanti un povero gattino spaesato in un mondo troppo violento, tuttavia Sputnik non si limita ad inanellare sequenze in cui la gente è costretta a nascondersi e fuggire dal mostro (per quanto quelle esistenti siano davvero ben fatte). C'è una sottotrama assai raffinata, che prende in giro non solo gli spettatori poco attenti ma anche quelli che non sono minimamente fisionomisti, e va a mescolare piani temporali diversi, rischiando di lasciare l'audience perplessa sul finale; a casa Gazzera-Bolla c'è stata una vivace discussione se SPOILER il bambino adottato da Tayana fosse lo stesso costretto sulla sedia a rotelle visto in varie sequenze (io dicevo di no, il Bolluomo di sì) ed effettivamente avevo ragione io, perché il pargolo che si vede prima del finale non è il figlio di Konstantin, bensì Tatyana, come si può evincere dalle medicine che prende la donna, dalle cicatrici e dalla sua zoppìa, che dimostrano come, nonostante l'handicap e l'infanzia passata in orfanotrofio, sia riuscita a farsi curare e diventare una dottoressa con le palle FINE SPOILER A mio avviso ciò rende Sputnik ancora più interessante e prezioso, un film da vedere sia che siate appassionati del genere sia che vi lasciate catturare com'è successo al Bolluomo!

Egor Abramenko è il regista della pellicola. Nato nell'ex Unione Sovietica, è al primo lungometraggio, tratto dal suo corto The Passenger. Anche produttore e sceneggiatore, ha 34 anni.


Se Sputnik vi fosse piaciuto recuperate Life - Non oltrepassare il limiteLa cosa, Arrival, Moon e Alien (li trovate tutti su a noleggio su Chili e, se avete Disney +, Alien è compreso nel catalogo) . ENJOY!


6 commenti:

  1. Sono molto incuriosito da "Sputnik", mi piacerebbe prima o poi che se ne faccia una pubblicazione in DVD, più che altro per motivi di collezionismo mio. E poi se si volesse cercare nella storia dell'Unione Sovietica, sai quanti fantahorror se ne potrebbero tirar fuori?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti è strano che non ci sia ancora visto che è distribuito da Koch Media. Prima o poi il DVD arriverà, immagino.

      Elimina
  2. A me aveva convinto molto nella messinscena iniziale, come dici tu i personaggi e la collocazione storica, poi un po' mi ha deluso la piega abbastanza classica che prende la vicenda (vedi proprio il villain e il suo tradizionale piano da villain). Ci sono però tante cose che lo impreziosiscono e ne fanno un film sopra la media, come appunto il bel finale (che io ho dovuto vedere due volte perché era rimasto spiazzato!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il finale ha dato qualche problema anche a me ma fortunatamente tutto torna facendoci un po' di attenzione!

      Elimina
  3. Sembra molto interessante oltre che corrispondente ai miei gusti. Penso che lo guarderò al più presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovresti trovarlo ancora su RaiPlay, per fortuna!

      Elimina