Pagine

martedì 14 settembre 2021

A Nightmare Wakes (2020)

Tra gli originali Shudder usciti qualche mese fa c'era A Nightmare Wakes, diretto e sceneggiato nel 2020 dalla regista Nora Unkel.


Trama: Mary Shelley, reduce dall'aver perso un bambino, si butta anima e corpo nella scrittura di Frankenstein, finendo per cadere preda della follia...


A Nightmare Wakes
è un film che percorre il sentiero già tracciato da pellicole come Shirley (certo, non solo, ma è il primo esempio recente che mi viene in mente) ed è quindi un biopic misto ad un what if?, all'interno del quale si intrecciano elementi reali, tratti dalla biografia non solo di Mary Shelley ma anche del poeta Percy Bysshe Shelley, di Polidori, Byron e di tutti coloro che erano presenti alla nascita della leggenda di Frankenstein durante la fatidica sera della "sfida" a chi avrebbe scritto l'opera più spaventosa, ed elementi di pura finzione. In pratica, se avete un minimo di dimestichezza con la biografia di Mary Shelley, alla fine vi renderete conto che la Unkel ha condensato all'interno della famosa "vacanza" sul lago ginevrino un timespan di decenni, infilandoci persino la morte di Shelley, realmente annegato ma in mare, e i periodi di profonda depressione di Mary, che spinsero i due coniugi a farsi sempre più distanti sentimentalmente, nonostante non si fossero mai fisicamente lasciati. L'incubo che si risveglia del titolo è il romanzo di Frankenstein, all'interno del quale il mostro è la stessa autrice, donna che "osa" mettersi sullo stesso piano del marito scrittore e cercare nell'inchiostro la propria identità individuale; vittima di aborti quindi incapace di essere madre, unita ad un uomo già sposato e quindi priva della dignità di una moglie, impossibilitata a mantenersi da sé, Mary sembra destinata a non dover esistere se non in funzione di qualcun altro e il suo Frankenstein non incarna solo la possibilità di avere un "figlio", per quanto cartaceo, ma anche un modo per autoaffermarsi e creare un mondo solo suo, anche se ovviamente influenzato da tutte le speranze e le delusioni di una vita non tenera.    


Messo giù così, il film sarebbe anche interessante, il problema è che la Unkel non fa nulla per renderlo profondo o accattivante, e il risultato è un'ininterrotta e pesantissima serie di sequenze di puro drama durante le quali Mary si dispera per l'assenza di Shelley, altre in cui l'odiosa sorella Claire alternativamente la critica o cerca di farsi Byron, altre ancora in cui i due Shelley fanno sesso, il tutto intervallato da visioni "da incubo" in cui Mary si ritrova catapultata all'interno del romanzo che sta scrivendo, perseguitata da un Victor Frankenstein che è banalmente la versione dark del marito, interpretata dallo stesso attore. Mi sento di dover specificare questo fatto, in quanto Giullian Yao Gioiello (giuro, si chiama così) è uno degli attori meno carismatici che abbia avuto modo di vedere in un film, ha la faccia un ragazzino delle medie pur avendo già comunque i suoi 29 anni, e l'idea di fargli interpretare la versione dark e sexy di Victor Frankenstein sfiora picchi imbarazzanti che fanno rivalutare l'edonistica fisicata di Kenneth Branagh. Intriso di un'atmosfera depressiva che riverbera nella fotografia cupa tipica di un videoclip, salvato giusto dalla bella interpretazione dell'attrice che veste i panni di Mary Shelley (costretta tuttavia in un personaggio che è poco più di una macchietta isterica), A Nightmare Wakes è forse la prima delusione che mi arriva da Shudder ed è un film che probabilmente rischia di ammorbare non solo chi non ha idea di chi fosse la scrittrice di Frankenstein, ma anche gli appassionati.   

Nora Unkel è la regista e sceneggiatrice del film, al suo primo lungometraggio. Americana, è anche produttrice e attrice.


Se l'argomento vi interessa mi dicono che dovreste provare a recuperare Gothic di Ken Russell, cosa che farò io perché non l'ho mai visto. ENJOY!


Nessun commento:

Posta un commento