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venerdì 10 febbraio 2023

Il mostro dei mari (2022)

Alla sua uscita su Netflix lo avevo snobbato ma, vista la sua candidatura all'Oscar come Miglior Film Animato, ho recuperato in questi giorni Il mostro dei mari (The Sea Beast), diretto e co-sceneggiato nel 2022 dal regista Chris Williams.


Trama: la piccola Maisie si imbarca come clandestina sulla nave di Capitan Crow, anziano ed esperto cacciatore di mostri marini, e conosce il suo secondo, Jacob Holland. Assieme a quest'ultimo, la ragazzina scoprirà una realtà inimmaginabile sulle terribili creature che popolano il mare...


Come ogni anno, la mia follia mi impone di recuperare quanti più film nominati possibili, nonostante riconosca che ormai la "magica" notte degli Oscar di magico non abbia più nulla o quasi. Lo dimostra la candidatura di questo Il mostro dei mari, pellicola molto carina, sì, ma non indimenticabile né particolarmente originale, che alla fine della visione mi ha portata a chiedermi quanta animazione (Americana ed internazionale) venga sacrificata dai membri dell'Academy per ignoranza, pigrizia o nazionalismo, oppure quanto sia basso il livello generale della stessa, se a spiccare è un film come questo. Ciò detto, dimentichiamo un attimo gli Oscar, perché parlare male di un'opera godibile e intelligente come Il mostro dei mari è un peccato. Il film di Chris Williams si ambienta in un'epoca non precisata di un posto non precisato (che sembrerebbero però ispirati all'Inghilterra del '600, a naso), dove ciurme di cacciatori solcano i mari alla ricerca di mostri da abbattere e portare ai reali della zona, eredi di una tradizione che risale a tempi lontanissimi. "Re" dei cacciatori di mostri è il Capitano Crow che, alla guida della nave chiamata Inevitabile, ha come unico obiettivo quello di catturare la Furia Rossa, un mostro che anni prima lo ha privato di un occhio. Essendo anziano, Crow è quasi arrivato al punto di dover cedere il comando della nave, e il successore designato è Jacob Holland, fiero e capace avventuriero nonché figlio putativo del capitano. Quest'ultimo incontra un giorno la piccola Maisie, che vorrebbe a sua volta far parte della ciurma, spinta dai racconti che vengono tramandati di generazione in generazione e che dipingono i cacciatori come eroi che "vivono una grande vita e muoiono di gran morte", unica salvezza di un mondo dove un tempo la gente veniva uccisa brutalmente dai mostri; l'innocenza di Maisie, come spesso accade nei cartoni animati recenti, aprirà gli occhi a Jacob su una realtà differente, portandolo a mettere in discussione verità date per scontate e a prediligere dialogo e tolleranza su una cieca sete di vendetta che rischia di esacerbare i conflitti e renderli infiniti.


Un po' Moby Dick, un po' (troppo) Dragon Trainer, Il mostro dei mari non è proprio originalissimo a livello di trama, benché offra degli spunti interessanti, tuttavia è soprattutto nel comparto tecnico che brilla, con animazioni spettacolari, colori brillanti e architetture da sogno (la città dove vivono i reali è un trionfo, meravigliosa). Chris Williams, dopo l'esperienza con Oceania, è indubbiamente diventato molto bravo a gestire gli scenari marini e a confezionare ottime scene d'azione zeppe di personaggi (d'altronde ha lavorato anche in Big Hero Six) e, nonostante le ovvie "licenze artistiche" prese dagli animatori, il film offre uno spaccato abbastanza realistico per quanto riguarda la vita su una nave e le manovre che servono per farla muovere; anche i mostri hanno un character design molto interessante, tra quelli più realistici ed orripilanti come il granchio gigantesco che combatte contro la Furia Rossa, per arrivare a quelli più deliziosi, come la Furia Rossa stessa o il meraviglioso Blu, che personalmente vorrei avere in casa come cucciolo. Anzi, forse il brutto de Il mostro dei mari è che di mostri se ne vedono anche pochi, e sembra quasi che i realizzatori si siano concentrati soprattutto sugli esseri umani e sulle relazioni tra questi ultimi, complicate al punto che è difficile tracciare una linea netta tra buoni e cattivi (salvo per la presenza di un paio di villain effettivi che, come accade nella realtà, sono perfettamente integrati con la società), anche perché molti membri della ciurma di Crow sono costretti, nel corso del film, ad affrontare un importante percorso di crescita e ad allontanarsi dalla "leggenda" che li dipinge come perfetti. Probabilmente, Williams e soci aggiusteranno il tiro per il prossimo capitolo, già in produzione visto il successo ottenuto su Netflix da Il mostro dei mari, quindi ho idea che il paragone fatto all'inizio con Dragon Trainer non sia poi così peregrino. Nell'attesa, Il mostro dei mari è un ottimo film per tutta la famiglia e il mio consiglio è quello di prendersi una serata per guardarlo. 


Del regista e co-sceneggiatore Chris Williams ho già parlato QUI. Karl Urban (voce originale di Jacob Holland), Jared Harris (Capitan Crow) e Dan Stevens (Ammiraglio Hornagold) li trovate invece ai rispettivi link.


Se Il mostro dei mari vi fosse piaciuto recuperate la trilogia di Dragon Trainer, Oceania e La canzone del mare. ENJOY!

5 commenti:

  1. Ti convincerai a guardare anche il live action di One Piece su Netflix? :P (Ok, questa è una sfida pesante, me ne rendo conto!!)

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  2. complimenti per la grande competenza. sui film di animazione faccio fatica, troppe delusioni, ma questo sembra meritare e poi citare Moby Dick per me è un'esca irresistibile

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    1. Grazie mille! Spero davvero che non ti deluda; non è di sicuro un capolavoro ma per quanto mi riguarda è stata una visione gradevole.

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  3. Ritrovarmelo lì, fra i 5 nominati all'Oscar mi ha fatto fare un sussulto. Davvero non c'era di meglio?
    Carino è, ma così simile a Dragon Trainer da non aggiungere niente, se non una serata leggera in famiglia.

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    1. Sono rimasta un po' perplessa anche io. Mercoledì, salvo imprevisti, dovrei andare a vedere Marcel the Shell, spero mi dia più soddisfazione!

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