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martedì 1 agosto 2023

Bollalmanacco On Demand: L'orribile segreto del Dr. Hichcock (1962)

Ho saltato Ciao, nì! perché davvero non potevo farcela, ma per l'On Demand di oggi ho finalmente esaudito una richiesta di Bobby Han Solo, ovvero quella di guardare L'orribile segreto del Dr. Hichcock, diretto nel 1962 dal regista Riccardo Freda (sotto lo pseudonimo di Robert Hampton). Il prossimo film On Demand sarà Angel Heart - Ascensore per l'inferno. ENJOY!


Trama: dodici anni dopo la morte della prima moglie, il dottor Hichcock si risposa con la bella Cynthia. Quest'ultima, però, comincia a notare strani ed inquietanti fenomeni nella nuova dimora, mentre il marito si fa sempre più freddo e scostante...


L'orribile segreto del Dr. Hichcock è un ottimo, elegante esempio di gotico all'italiana, molto debitore delle atmosfere dei film Hammer. Non è una pellicola che mette particolare paura, come spesso succede in questi casi, ma è affascinante per i topoi gotici che inanella non solo a livello di scrittura ma, soprattutto, per quanto riguarda la messa in scena; il film è privo di quei colori saturi e sgargianti tanto cari a Bava, tuttavia ha uno stile rigoroso che fila come un treno ed è prodigo di fitte nebbie che nascondono giardini zeppi di rovi, sotterranei umidi illuminati da candele smoccicate e camere da letto dove la fioca luce lunare rivela gli angoscianti contorni di incubi fusi nelle ombre (che potrebbero essere veri oppure frutto della mente affaticata di una donna che, come sempre accade in questo genere di storie, ha sposato l'uomo sbagliato). C'è però qualcosa, ne L'orribile segreto del Dr. Hichcock, che lo differenzia dalle opere simili uscite contemporaneamente o in precedenza, ed è appunto il segreto del titolo italiano. E' qualcosa, in effetti, che nel 2023, abituati come siamo a vedere in TV o al cinema le peggio cose, magari non salta tanto all'occhio, ma dovete capire che questo è un film girato nel 1962, prima che arrivasse il "buon" Aristide Massaccesi col suo Buio Omega a sdoganare la necrofilia sbattendola in faccia al pubblico con dovizia di particolari. Qui, il "segreto" è rappresentato in maniera più sottile ma inequivocabile e ricade interamente sull'interpretazione del povero Robert Flemyng (attirato da uno script ingannevole, quando ha capito che tipo di personaggio avrebbe incarnato ha cercato di tirarsi fuori, e solo un contratto già firmato gli ha impedito di scappare dal set), costretto a disgustose sequenze in cui il suo personaggio palpeggia cadaveri di giovani fanciulle dopo avere invano tenuto a bada l'orrido impulso per tutta una serie di primi piani fatti di labbra leccate e fronti sudate. Immaginate nel '62 cosa dev'essere stato vedere una cosa simile al cinema, considerato che non è proprio bellissimo nemmeno oggi.


A fare le spese di questa ossessione c'è la sempre affascinante, elegantissima, splendida Barbara Steele nei panni della seconda moglie. Ora, grazie a Marika sto leggendo l'ottimo saggio semi-autobiografico House of Psychotic Women della studiosa di horror Kier-La Janisse, ed è stato interessante guardare il film nell'ottica di ciò che è scritto nel libro, che in un capitolo sottolinea come le donne, nell'horror italiano di quegli anni, fossero sempre condannate ad essere pazze e, per questo, sempre trattate a pesci in faccia anche da protagonisti maschili positivi. Cynthia non fa eccezione, e in uno dei dialoghi veniamo a sapere infatti che il dottor Hichcock l'ha incontrata in una clinica per malattie mentali, dov'era stata ricoverata per esaurimento; mentre la prima, docile moglie si sottometteva alle voglie del dottore con tutte le conseguenze del caso, Cynthia ha anche troppa personalità (la scena in cui prova ad esprimere il suo pensiero uscita dall'Opera e viene prevaricata dai due dottori, tra cui quello che diverrà il suo knight in shining armour è tristissima) e non ci vuole molto perché la sua natura fragile venga sfruttata da Hickcock e dalla sua governante con una serie di episodi di gaslighting da manuale, riducendola all'ombra di se stessa e condannandola ad uno stato di paranoia che, ironicamente, ne decreterà la salvezza. Il vero difetto del film, in effetti, è che a un certo punto la trama sbraga affondando i denti nell'assurdo, ma anche questo, in fondo, fa parte del suo fascino weird, tanto quanto la Steele che si mette a letto con le ciglia finte e il rossetto color pèsca per poi svegliarsi al mattino col cuscino pulito e il trucco intonso, quindi il mio consiglio è quello di vedere L'orribile segreto del Dr. Hichcock e ringrazio Bobby Han Solo per avermelo chiesto!


Di Barbara Steele, che interpreta Cynthia Hichcock, ho già parlato QUI.

Riccardo Freda (come Robert Hampton) è il regista della pellicola. Nato in Egitto, ha diretto film come I Vampiri, Caltiki il mostro immortale, Lo spettro e Maciste all'Inferno. Anche sceneggiatore, attore e produttore, è morto nel 1999, all'età di 90 anni. 


Se L'orribile segreto del Dr. Hichcock vi fosse piaciuto recuperate I Vampiri, Amanti d'oltretomba e La maschera del demonio (li trovate tutti su Prime ma solo L'orribile segreto del Dr. Hichcock  e La maschera del demonio sono compresi nell'abbonamento). ENJOY!   


2 commenti:

  1. Mi fa molto piacere vedere che i miei consigli non vengono perduti come lacrime nella pioggia...
    Però Ciao Nì... Dai... è il top del trash

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    1. Perduti mai, assolutamente! Purtroppo sono molto lenta a seguirli, questo sì. Perdonatemi!!

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