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martedì 26 settembre 2023

I mercen4ri - Expendables (2023)

Domenica sera sono andata col Bolluomo a vedere I mercen4ri - Expendables (Expend4bles), diretto dal regista Scott Waugh. Ora, siccome ne hanno già parlato in modo più che competente QUI e QUI, non mi sembra il caso di arrivare a fare la galla ignorante sulla munnezza e propinarvi una recensione seria di 'sta somma meenchiata, che vi sconsiglierei di vedere al cinema. Quindi, dopo la consueta trama, troverete le pagelle dei protagonisti (in rigoroso, democratico ordine di credits) con inevitabili spoiler, un po' come facevo assieme ad Alessandra ai bei tempi della terza stagione di Twin Peaks. Ripeto, occhio agli SPOILER e... ENJOY!


Trama: tornano gli Expendables (tradotto in italiano con "cancellabili". Ma anche negli altri film c'era 'sta sonora cretinata?) e stavolta devono cercare di impedire la terza guerra mondiale recuperando dei detonatori rubati dalla misteriosa organizzazione Ocelot... 

Jason Statham - Christmas

Ormai il film è il suo one man show, il che è tutto dire, visto che una volta guardavamo The Expendables per le vecchie glorie, non certo per l'ultimo arrivato. Lo so, io sono sempre stata un po' mossa da acredine verso il buon Jason, e adesso che il mio adorato Bruce si è ritirato in modo inglorioso ho proprio il dente avvelenato (ribadisco che Staham non sarà MAI gnocco come Bruce. E nemmeno bravo), ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: nei panni di Christmas, Statham gigioneggia, picchia come un fabbro ferraio, si sbatte la tizia più patata del film, dissimula imbarazzo pronunciando dialoghi incommentabili senza neppure storcere la bocca, si ritaglia momenti di eroismo puro. Insomma, finché ci crederanno lui e il suo commercialista la saga potrà anche andare avanti. Male, ché quest'ultimo capitolo è imbarazzante, ma avrebbe comunque un senso.
Voto: 7

50 Cent - Easy Day

Talmente inutile che potrebbe anche non esserci, salvo per dare il la ad una gag (in cui lui, peraltro, è fisicamente assente) dove viene utilizzato il suo immortale successo P.I.M.P. Se nel 2010 era stato calcioruotato fuori dall'operazione, ci sarà stato un motivo.
Voto: n.p.


Megan Fox - Gina

Nel post dedicato a Till Death scrivevo queste parole: "mi piacerebbe conoscere la marca dei cosmetici utilizzati visto che il personaggio di Megan Fox, nonostante tutto, arriva a fine pellicola con sopracciglia definite, ciglia lunghissime, zigomi e tratti somatici scolpiti da bronzer, illuminante e blush e persino con le labbra pittate di gloss brillante, messo, per inciso, un istante prima di andare a dormire, così da svegliarsi già pronta al mattino". Ne I mercen4ri la Fox esordisce come la peggiore delle vajasse urlanti, si profonde con Christmas nel pre-amplesso meno sexy della storia del cinema, conclude la sua performance rendendo ciechi gli spettatori maschi con una capezzolata di tutto rispetto e, per il resto del film, si limita a fare brutto tenendo in mano un mitra senza mai perdere neppure una singola particella di illuminante e sempre col capello fluente, morbido, appena mosso da una leggera brezza perenne. Come donna, mi sento leggermente offesa da questa rappresentazione stereotipata di soldatessa alle grandi manovre, ma poi penso che questo è un film per uomini, quindi lascio perdere.
Voto: 2, come i capezzoli.
Voto al visagista: 10 e lode. 


Dolph Lundgren - Gunner

Il comic relief della pellicola, il cecchino in rehab che non riesce a fare centro senza scolarsi una fiasca di liquore. Un punto in più per gli occhialini tondi, mezzo punto in meno per la parrucchetta di stoppia che avrebbe fatto invidia a Klaus Kinski.
Voto: 5 1/2


Tony Jaa - Decha

Si vede pochissimo ma anche un'ignorante come me capisce che, lì dentro, è uno degli unici due attori che sanno menare davvero. Sarei stata ore a guardarlo far roteare coltelli e sprizzare sangue finto dai nemici, invece gli tocca far da spalla a Statham e agli altri balordi. Meh.
Voto: 8, per quel che dura.


Iko Uwais - Rahmat

Altro attore che palesemente sa picchiare come un fabbro ferraio, il suo personaggio viene presentato come un villain coi controcazzi per poi venire degradato, nel pre-finale, a mappina di Statham, che nel giro di un minuto lo usa per lavare i pavimenti. La cosa divertente è che tutti vorrebbero ucciderlo nei modi più truci, addirittura smembrarlo in pezzi, ma la sua morte diventa quasi una evento en passant.
Voto: 5


Andy Garcia - Marsh

Garcia mi piace e mi sta anche simpatico, quindi ho difficoltà a definire questa sua interpretazione. Sulla carta, Marsh dovrebbe essere il supervillain finale più carismatico ever, peccato che nell'esatto istante in cui uno degli Expendables esclama "ma c'è una talpa qui!!", Garcia metta su la faccia di quello che ha scoreggiato in ascensore e non vuole farsi scoprire, così che il "colpo di scena" finale risulta quanto meno telefonato. La terrificante battuta "Bye bye, Bai" avrebbe dovuto fargli incrociare le braccia in segno di protesta, invece l'attore resiste fino alla fine e si vede persino negare la possibilità di tirare un buffetto a Statham. Era meglio rimanere nei panni del Señor Cienfuegos.
Voto: 3


Sylvester Stallone - Barney

Semplicemente vergognoso. Il grande vecchio si fa riprendere nella sequenza iniziale come fosse un Adone tamarro e, per i primi venti minuti, si palleggia con Statham battute di raro imbarazzo all'interno di un siparietto che acquista senso solo sul finale ma che, lì per lì, sembra totalmente avulso dal contesto. Con un escamotage narrativo vetusto e muffito quanto lui riesce a non partecipare al resto del film e, sul finale, vince il premio per il twist più prevedibile e, contemporaneamente, per la stronzata più grande del 2023 cinematografico (L'idea che la mummia di Gheddafi fosse nascosta nel suo zaino e venisse usata come body double era preferibile al prendere un povero stronzo e farlo bruciare vivo così, per diletto).  
Voto: 1. Poi quello pigro e avido era Bruccino. Mabbafangule.


Randy Couture - Toll Road

Un medioman. Rimane nel personaggio, ripete tre battute sostanzialmente identiche, si trasforma nel protagonista della barzelletta di Desperado, e invecchia meglio di quanto stiano facendo gli altri. Non si può volergli male, nel complesso.
Voto: 6


Jacob Scipio - Galan

Un minchia. Entra ed esce dal personaggio, ti ammazza di imbarazzantissima logorrea all'inizio per poi star zitto tutto il resto del film, dovrebbe sostituire l'attore protagonista di Desperado ma non riesce e, a 30 anni, non ha un'oncia del carisma di un Banderas ormai diventato l'ombra di se stesso. Nel complesso, come si fa a non volergli male?
Voto: 2

Levy Tran - Lash

Altro esempio di quota rosa sfruttata di merda. Una ragazza splendida e trenta volte più sexy della Fox, con un potenziale di badassitudine immenso, viene dotata di un'arma fighissima utilizzata solo in una brevissima sequenza, e verrà ricordata, ahimé, solo per l'incommensurabile (nonché inspiegabile) voglia de cazzo che le prende davanti a Randy Couture.  
Voto: 6


Di Jason Statham (Christmas), Megan Fox (Gina), Dolph Lundgren (Gunner), Andy Garcia (Marsh) e Sylvester Stallone (Barney) ho già parlato ai rispettivi link.

Scott Waugh è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Need for Speed. Anche produttore, montatore, attore e sceneggiatore, ha 53 anni. 


Ai tempi de I mercenari 3, ovvero quasi dieci anni fa, Stallone avrebbe voluto o Jack Nicholson o Bruce Willis nei panni del supervillain del quarto capitolo, ma siccome il tempo è passato, i due attori sono andati incontro a un triste destino. Il film avrebbe dovuto essere uno spin-off intitolato A Christmas Story, ma l'idea è stata scartata e trasformata ne I mercen4ri, così come quella di realizzare un'altro spin-off  dal titolo The Expendabelles, interamente al femminile. Sperando che non esca un quinto capitolo, se vi piace il genere recuperate I mercenari - The Expendables, I mercenari 2, I mercenari 3 e Mercenaries. ENJOY!

5 commenti:

  1. Risposte
    1. Il secondo merita ancora un tentativo perché è il migliore della quadrilogia, per quanto mi riguarda, poi anche basta!

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  2. Sì ma a me manca il visagista e a te manca il colore! Sì, Statham sarebbe meglio si dedicasse ad altro, anche se capisco che possa fare immenso piacere recitare con la Fox!

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  3. Ironicamente acida e sprezzante al punto giusto, però i tutori delle specie in via di estinzione si potrebbero alberare e additarti con le parole che il Ferrucci rivolse a Maramaldo prima di essere finito: “Tu uccidi un uomo morto!”. Già, perché non si spara sulla croce rossa (e per di più in panne). Su Jason Statham, voglio rivedere un po’ il giudizio (dai, non trattiamolo come un Steven Seagal qualsiasi): The Italian Job e La Rapina Perfetta fanno la loro dignitosa figura (sarà anche che mi sento come la Thomasin McKenzie di Ultima Notte a Soho e i Sessanta mi suonano tutto come un bbb… Beatles, Biba e bob cut). Non vorrei apparire schizzinoso ma Megan Fox la trovo di una bellezza anonima (certo, “Avercene!” per dirla con la sincerità di Giovanni a Marina Massironi in Chiedimi Se Sono Felice: tuttavia ritrovo più fascino in una ciglia di Marisa Tomei che nell’intero ovale dell’ex carrozziere Mikaela); a questo punto, topolona per topolona, molto meglio la WW di Tel Aviv Gal Gadot ma - credo - che il budget (“Economia, Orazio, economia!”), non lo permettesse (dopotutto anche l’Ariston si è dovuto accontentare degli slip di Angelo Duro, decimaste più cheap di quelli dello Spice Boy Beckham). Il discorso su Megan Fox meriterebbe un inciso a parte (non è questo il luogo), però i media occidentali sono riusciti a ridurre la guerrigliera curda dell’YPJ Asia Ramazan Antar come l’Angelina Jolie del Kurdistan (qualcuno si permetterebbe di fare altrettanto con Simon Bolivar o Che Guevara?). Anch’io sono un orfano di Bruce Willis (“Yippee-Ki-Yay”) e - aggiungo - del suo gemello, analogico e tamarro, Chuck “spaccaculi” Norris.

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    1. Ma sì, so di avere sparato sulla croce rossa, però almeno mi sono fatta due risate. Quanto a Statham, ho apprezzato tantissimi suoi film, non fraintendermi, infatti si becca un 7 pieno, sperando che possa passare presto a pellicole più dignitose di questa, che sicuramente gli sono più consone. E anche il discorso femminista, l'ho inserito ma lascia il tempo che trova: è un film di uomini, per uomini, se la Fox è stata contenta di partecipare, evidentemente ha apprezzato l'immagine che ha dato di sé, quindi "più non dimandare", e lo stesso vale per la ben più graziosa Levy Tran.

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