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mercoledì 17 gennaio 2024

Wish (2023)

Me la sono presa con molta calma, ma la settimana scorsa sono andata a vedere Wish, diretto e co-sceneggiato nel 2023 dai registi Chris Buck e Fawn Veerasunthorn.


Trama: nel regno di Rosas, la giovane Asha vuole diventare apprendista di Magnifico, re e potentissimo mago che custodisce i desideri dei sudditi e, di tanto in tanto, ne esaudisce alcuni. Durante il colloquio col sovrano, tuttavia, Asha scopre cosa si nasconde dietro la sua volontà di proteggere i desideri...


Wish è il cartone animato che la Disney ha distribuito per festeggiare i suoi 100 anni e, come potete immaginare, è un'opera celebrativa, che avrebbe dovuto racchiudere in sé tutti valori della Casa del Topo. Uso il condizionale perché non è un film granché riuscito e, invece che una celebrazione, mi è sembrata una banalizzazione del concetto di "desiderio" inteso come ciò che riempie i cuori delle persone e le spinge a fare del loro meglio, non solo per loro e per il presente, ma soprattutto per gli altri e per il futuro; di più, è la drammatizzazione della canzone When You Wish Upon a Star (diventata, nel tempo, la "sigla" della Disney), con una stella che si fa personaggio dotato del potere di esaudire i desideri di una protagonista col cuore al posto giusto, colma d'amore per la famiglia, i suoi amici e il suo Paese. Una marchetta, insomma, troppo breve per approfondire certi concetti e vittima, per questo, di un po' di superficialità a livello di caratterizzazioni e trama. Asha, tanto quanto, è una protagonista coraggiosa e ribelle (benché la sua ribellione sia talmente subitanea che il suo tormento dura giusto il tempo di una canzone), mentre il villain sarebbe anche dotato di una storia appena abbozzata che gli darebbe ben più motivazioni e la speranza di una redenzione, ma purtroppo è stato designato come il primo antagonista veramente "cattivo" dai tempi di Rapunzel, quindi la cosa è caduta nel dimenticatoio dopo un quarto d'ora. Tutto questo, unito alla ferrea volontà di inserire numeri musicali e personaggi secondari che riprendessero ed omaggiassero la sessantina di "classici" che hanno preceduto Wish (sacrificando, a mio avviso, parte della bellezza del character design e risultando talvolta forzati), fa del cartone animato un'opera facilona e per buona parte prevedibile, che emoziona nel corso della visione perché riesce a toccare tutti i tasti giusti ma, di fatto, viene condannata all'oblio dopo qualche giorno.


E' un peccato, perché a livello visivo Wish è un capolavoro. Gli animatori hanno cercato di unire le moderne animazioni in CGI a degli spettacolari sfondi ad acquerello, dove le linee che tracciano architetture e personaggi sono perfettamente evidenti, e l'effetto è quello di avere figure che danzano su un foglio di carta acquerello 100% cotone, con la stessa grana delicata e le stesse sfumature. Oltretutto, le immagini hanno un rapporto d'aspetto molto ampio, e guardando Wish, si ha l'impressione che le illustrazioni di una fiaba "esplodano" sullo schermo avvolgendo lo spettatore, con un effetto nostalgia richiamato anche dal ritorno del "verde villain" e da tantissimi elementi (abiti, colori, dettagli nelle architetture, movimenti o espressioni dei personaggi) che parlano, a livello inconscio, ai ricordi più remoti e fanciulleschi del pubblico. Per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima perché i numeri musicali di Wish sono parecchi, non l'ho trovata memorabile né troppo originale (la canzone iniziale, Venite a Rosas, mi ha ricordato tantissimo l'introduzione di Encanto, tanto che pensavo ci fosse la mano di Lin-Manuel Miranda e Germaine Franco anche qui!) ma mi sono piaciute molto la canzone "portante" Un sogno splende in me e quella del vanesio Magnifico, Il grazie dov'è?. Per finire, voto dieci al delizioso "stellino" che funge da potente mascotte dell'intero film, che sembra uscito da un'opera dello Studio Ghibli, e un BAH! grosso come una casa per la carinissima ma insopportabile capretta Valentino, già odiosa di suo e peggiorata dall'utilizzo di Amadeus come doppiatore, che vince il podio dell'animale più antipatico mai visto in un film Disney. Il mio consiglio, (anche perché ormai, dopo un mese, lo avranno tolto dai cinema) è non sprecare troppi soldi per Wish e attenderne l'uscita in streaming, anche se la visione delle immagini su grande schermo merita tantissimo!


Del co-regista e co-sceneggiatore Chris Buck ho già parlato QUI. Chris Pine (voce originale di Magnifico), Alan Tudyk (Valentino), Victor Garber (Sabino), Evan Peters (Simon), Heather Matarazzo (donna volante) e Nasim Pedrad (Sania), li trovate invece ai rispettivi link. 

Fawn Veerasunthorn è la co-regista e co-sceneggiatrice del film, al suo primo lavoro come regista. Tra i suoi lavori come animatrice figurano Raya e l'ultimo drago, Zootropolis e Cattivissimo me 2. Thailandese, anche scenografa, ha 41 anni.


Ariana DeBose è la voce originale di Asha. Americana, ha partecipato a film come West Side Story (che le è valso un Oscar come migliore attrice non protagonista). Anche regista e sceneggiatrice, ha 33 anni e quattro film in uscita tra cui Kraven - Il cacciatore



 

2 commenti:

  1. Mi sa che averlo visto sotto le feste mi ha reso più buona di te :) Non perfetto, facilmente dimenticabile, ma per qui 90 minuti mi sono persa volentieri a Rosas e sono stata conquistata dalla capretta. Canzoni effettivamente dimenticabili.
    Certo, uno sforzo in più potevano anche farlo in vista del centenario, questo il più grande difetto.

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    1. Io la capretta l'ho adorata finché era muta, poi non l'ho più tollerata. In compenso, voto 10 al ballo delle galline!

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