Pagine

domenica 26 febbraio 2012

Bolla's top 5: Oscar!

Anche quest'anno è arrivato il momento più atteso, temuto e odiato da tutti i cinefili: la notte degli Oscar. Questa edizione 2012, se vogliamo essere sinceri, non parrebbe molto entusiasmante né foriera di sorprese, inoltre noi italiani saremo costretti a seguire la diretta ammorbati dalla voce querula di Simona Ventura (o meglio, VOI italiani. Io no, non ho Sky! XD), il che non invoglia affatto alla visione. A prescindere da tutto ciò, comunque, per festeggiare degnamente la vigilia della notte degli Academy Awards ho deciso di stilare una personalissima top 5 delle pellicole che hanno vinto l'ambita statuetta di miglior film dal 1927 al 2011. ENJOY!!

5 - Il padrino (The Godfather, 1972)

Definirlo semplicemente un film "di mafia" sarebbe come dire che il Colosseo è un vecchio edificio. Il primo film della trilogia de Il padrino ha lo stesso respiro epico di un'opera di Omero, affonda i denti nella società americana prima ancora che nel complesso sistema che governa le Famiglie mafiose, è una riflessione sui tempi che cambiano (troppo spesso in peggio) e su valori ancestrali che vengono o distorti o dimenticati. Marlon Brando è semplicemente un mostro di grandiosità e bravura, ma anche il resto del cast non scherza. Un caposaldo imprescindibile.



4 - Eva contro Eva (All About Eve, 1950)

Una spietata critica a ciò che accadeva "dietro le quinte" dei film, nel covo di vipere che era (e sicuramente è ancora) Hollywood. Una Bette Davis in stato di grazia interpreta la divina Margo, attrice ormai in declino ma ancora arroccata alla sua idea di primadonna, tanto arrogante quanto fragile ed insicura, che accoglie l'apparentemente semplice ed ingenua Eve (un'altrettanto meravigliosa Anne Baxter) consentendole di insinuarsi talmente tanto nella sua vita da risuscire a rubarle il posto. Dialoghi indimenticabili, una struttura a flashback modernissima e una storia ancora oggi avvincente, un altro caposaldo indimenticabile.



3 - Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo's Nest, 1975)

Ignorato per la bellezza di 28 anni, l'ho visto solo un paio d'anni fa e me ne sono innamorata. Un'opera corale dove il seme della speranza e della libertà viene seminato nell'arido terreno di un manicomio grazie alla vitalità, alla sfacciataggine, alla follia di uno dei più bei personaggi mai interpretati dal divino Jack Nicholson. Più di due ore di commozione, risate, riflessioni, urla liberatorie e attori che sarebbero diventati delle icone nel decennio seguente e non solo. Altro capolavoro di cui, se avete voglia, potrete anche leggere la mia recensione.



2 - American Beauty (American Beauty, 1999)

Quando entrai al cinema, quel giorno, era stranamente a film già iniziato. Imprecando tra i denti, non avrei mai potuto immaginare che quell'inusuale e sciagurato ritardo di un paio di minuti avrebbe contribuito a rendere la visione di American Beauty ancora più avvincente e scioccante... perché ero una delle pochissime persone in sala che non aveva idea del destino toccato alla voce narrante. Reminescenze a parte, questo film ha tutto: attori della madonna (Kevin Spacey e Annette Bening in primis ma anche quei tre grandissimi stronzi di Mena Suvari, Thora Birch e Wes Bentley, che dopo un film simile e un brillante futuro davanti sono riusciti ad affondare nella melma di produzioni imbarazzanti, tranne pochi casi isolati come Ghost World), una storia coinvolgente, una regia incredibile che riusciva a catturare lo spettatore con la magia di un sacchetto di plastica mosso dal vento o una pioggia di petali che si riversava dal soffitto e dal corpo di una giovanissima dea bionda, una colonna sonora indimenticabile. Altro moderno caposaldo, ultimamente un po' finito nel dimenticatoio, purtroppo.



1 - Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs, 1991)

Il primo della lista è il film dedicato all'ultimo, vero e grande mostro della storia del cinema, Hannibal Lecter. Tutti i film (e i libri scritti da Thomas Harris, ovviamente...) che sono venuti dopo sono delle baggianate, delle offese alla natura del colto cannibale, dei fenomeni da baraccone che non hanno nemmeno un quarto del valore, della bellezza e dello spaventoso potere di terrorizzare lo spettatore di cui è dotato Il silenzio degli innocenti. Basterebbe solo lo sfuggente gesto con cui Hannibal sfiora la mano di Clarice tra le sbarre della prigione per consacrare questo film a capolavoro eterno, ma sarebbe assurdo dimenticare lo sguardo magnetico e folle di Anthony Hopkins, la serrata, cupa regia di Demme, i dialoghi da antologia ("Scusa, sai, ma ho un amico per cena..."), l'inquietante score di Howard Shore e le immagini scioccanti del maledetto Buffalo Bill. Da vedere e rivedere, fino a consumare la cassetta come ho fatto io.

19 commenti:

  1. Che cinesottosviluppato che sono, non ne ho visti due e per non farti inorridire non ti dico quali sono! :D
    Ah, ho scoperto solo oggi che c'erano gli Oscar!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh no, dai, adesso voglio sapere :PPPP
      Mica inorridisco, a me mancano non sai quante "basi" che farebbero davvero inorridire un cinefilo!

      Elimina
    2. American Beauty e... rullissimo di tamburi, IL PADRINO! Olé!

      Elimina
    3. E vabbé, ma si possono sempre recuperare :P
      Non è mai troppo tardi per il buon cinema!!
      (comunque mi aspettavo dicessi Eva contro Eva, che effettivamente forse è meno conosciuto!)

      Elimina
    4. Di American Beauty mi basta la parodia dei Griffin! Ahah! Il PaCino... boh, non mi ha mai incuriosito! È storia del cinema, ma io non sono un appassionato di cinema in toto! Comunque può darsi che lo recuperi, ho molte personalità!

      Elimina
    5. Eh beh sui Griffin non discuto, li adoro u__u
      Comunque, capisco che il Padrino, a prescindere, sia un film "di genere" che magari non interessa a tutti. Mi contraddico con quel che ho detto nel post ma siccome rientra tranquillamente nel filone "mafia", io quel genere di film lo guardo a prescindere visto che è uno dei miei preferiti *_^

      Elimina
    6. Mi piace questa risposta, non è la solita "devi vederlo, è storia, bla bla bla". Effettivamente è anch'esso "di genere", e non vado pazzo per i mafia movie. Tranne alcune perle di Cinico TV! :D

      Elimina
  2. Non male come cinquina.
    In realtà, con tutte le cappelle che ha fatto, l'Academy ha tirato fuori anche grandi scelte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, ogni tanto ci azzeccano.
      Tranne quando preferiscono Forrest Gump a Pulp Fiction, tipo, ecco XD

      Elimina
  3. A parte Eva contro Eva e qualcuno volò sul nido del cuculo, che non ho visto; non si può essere che d'accordo con la tua classifica:)

    RispondiElimina
  4. eva contro eva è sicuramente il mio film preferito,poi il silenzio degli innocenti,qualcuno volò sul nido del cucculo-peraltro ho letto anche il libro 22 anni fa!-american beuty è bello,ma nettamente inferiore a Magnolia ad esempio-il capolavoro di Anderson- e della serie il PADRINO preferisco assolutamente il numero due!^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magnolia è bellissimo, ma sono più affezionata ad American Beauty, forse perché i protagonisti avevano un'età abbastanza vicina alla mia, chissà.
      I Padrini sono tutti belli, ma anche lì sono più affezionata al primo che al secondo, forse proprio per la presenza del grande Marlon!

      Elimina
    2. si,tutti i film della saga di Micheal Corleone sono bellissimi bellissimi in modo assurdo.Il secondo mi piace moltissimo perchè John Cazale è sublime.
      Magnolia lo avevo preferito anche ai tempi è più potente,simbolico,da brividi.Però american beauty mica è una cazzata eh?Ottimo anche lui

      Elimina
    3. Sinceramente non vedo l'ora di riguardarmeli i Padrini, visto che ho la trilogia in DVD e vorrei trovare il tempo di vederli tutti con tranquillità.
      Forse nel 2097... XD

      Elimina
  5. Ogni tanto imbroccano qualcosa pure quelli dell' Academy. Ma io ho sempre l' impressione che, alla fine, tirino a sorte :D
    Non amo particolarmente American Beauty, ma applaudo forsennata per gli altri quattro.
    P.S.
    Il nostro tifo da stadio non è servito a niente :(

    RispondiElimina
  6. Anche qui devo rendere nota la mia antipatia per American Beauty. E invece nessuno parla mai della premiazione di Non è un Paese per vecchi. Però la tua classifichina mi piace tanto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero indecisa, lo ammetto, tra Non è un paese per vecchi e Il padrino.
      Poi ho pensato "E che diamine, sul blog di Non è un paese per vecchi ho già parlato, de Il Padrino mai!" XD

      Elimina