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mercoledì 8 agosto 2018

Barry Seal - Una storia americana (2017)

Settimane fa mi è capitato di vedere Barry Seal - Una storia americana (American Made), diretto nel 2017 dal regista Doug Liman.


Trama: Barry Seal, pilota di linea, viene ingaggiato dalla CIA per missioni di spionaggio in America Centrale. Presto, l'uomo suscita l'interesse del cartello di Medellín, e comincia a portare carichi di droga in America...



Si può trasformare la vera vita "criminale" di un informatore della CIA prima e della DEA poi, passata per metà a trafficare documenti compromettenti, armi e droga, e per l'altra metà all'interno dei tribunali, in un divertente mix di azione, commedia e biografia interamente retto dalle spalle di Tom Cruise? Beh, basta togliere la parte più noiosa legata a processi e testimonianze, enfatizzando ed esagerando quella relativa al contrabbando, ed ovviamente la risposta è "sì". D'altronde, nulla è impossibile a Hollywood. E così, al pubblico viene offerta per l'ennesima volta una storia che racconta l'ascesa, l'incredibile successo e l'inevitabile caduta di un self made man "creato" dal sistema americano, capace di sfruttare tutti i buchi presenti nell'intrico di agenzie (governative e non) e soprattutto di approfittare di un momento di massimo marasma politico, tra alleanze di convenienza, necessità di controllare gli stati "comunisti" del Sud America e ribellioni fomentate direttamente da Washington. La faccia da caSSo di Tom Cruise impedisce allo spettatore di riflettere troppo sulla bassa moralità del protagonista, per il quale ovviamente si arriva a fare il tifo dal momento che "tiene famiglia" e, soprattutto, non ha mai ucciso nessuno né, tanto meno, è coinvolto in prima persona negli spargimenti di sangue effettuati dal cartello di Medellín o dal cattivissimo governo USA che fa il bello e il cattivo tempo mentendo agli ignari contribuenti; soldi, lusso e la piacioneria di questo Barry Seal guascone contribuiscono a farci sognare di poter vivere una vita simile, volando liberi per il mondo e facendoci amico persino il tanto temuto Pablo Escobar, alla faccia del paio di cadaveri che rimangono a terra alla fine del film, due "parentesi" drammatiche all'interno di una pellicola che non cerca quasi mai di prendersi sul serio.


La natura "sciocchina" di Barry Seal - Una storia americana viene espressa anche dallo stile utilizzato, con i capitoli della vita del protagonista scanditi da titoli in sovrimpressione a indicare con chi stesse lavorando in quel determinato anno, oltre che dalla scelta di far raccontare la storia tramite dei video dallo stesso Barry, palesemente sudato ed impaurito ma comunque sempre molto ironico ed ammiccante, pronto a bucare la quarta parete; nel corso del film, inoltre, viene fatto uso del vecchio espediente di mostrare le rotte degli aerei del protagonista facendoli muovere, stilizzati, su delle mappe, ed una di queste ultime sbatte volutamente un errore in faccia allo spettatore, gag che continua anche alla fine dei titoli di coda. A sostenere il ritmo concitato e in qualche modo spensierato del film c'è anche una colonna sonora accattivante ma soprattutto, come dicevo all'inizio, c'è Tom Cruise che fa Tom Cruise, dacché pare che Barry Seal in realtà fosse un ciccione maledetto. Il buon Tommaso pilota aerei per davvero, sfodera il suo sorriso d'ordinanza, in una scena riesce, non so come, a palesare stupore spalancando un occhio e lasciando l'altro normale, in generale riempie di carisma ogni sequenza del film confermando ancora una volta la sua rinascita cinematografica all'insegna della follia action, eclissando tranquillamente altri ottimi attori (uno su tutti, l'adorabile Domhnall Gleeson, qui purtroppo sottoutilizzato) che, accanto a lui, diventano delle sagome di cartone, anche in virtù di una sceneggiatura non molto "generosa" per quel che riguarda i personaggi secondari. Ma per una serata col cervello staccato va benissimo così, anche sé, per essere un film di mero intrattenimento, Barry Seal - Una storia americana è anche troppo lungo e prolisso.


Di Tom Cruise (Barry Seal), Domhnall Gleeson (Monty "Schafer"), Jesse Plemons (Sheriffo Downing) e Caleb Landry Jones (JB) ho già parlato ai rispettivi link.

Doug Liman è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come The Bourne Identity, Mr & Mrs Smith, Edge of Tomorrow - Senza domani ed episodi di serie quali The O.C.. Anche produttore, attore e sceneggiatore, ha 53 anni e un film in uscita.


Se la figura di Barry Seal vi interessa, esistono altri due film in cui è stato ritratto, Un gioco pericoloso del 1991 (con Dennis Hopper nei panni di Barry Seal) e The Infiltrator del 2016, ai quali potete aggiungere Blow, La regola del gioco oppure Trafficanti. ENJOY!

6 commenti:

  1. A noi è piaciuto molto,quello che ci vuole per una serata divertente senza pensieri.Alla faccia della somiglianza o accuratezza dei fatti ;)

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    1. Sì mi ci sono divertita parecchio pure io. Però è un pochino lunghetto!

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  2. Ce l'ho registrato, e un giorno o l'altro, anche se potrebbe deludere, certamente vedrò ;)

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    1. Ma sì è comunque una visione parecchio divertente :)

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  3. Lo vidi al cinema, non è un film brutto, ma inutile. Mi ero persino scordato esistesse.

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    1. E' simpatico, per lo meno. Fa passare la serata :)

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