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venerdì 10 maggio 2019

Il ragazzo che diventerà re (2019)

Mi ero segnata questo film in conseguenza del nome di regista e sceneggiatore, Joe Cornish, e appena arrivato a Savona ho recuperato Il ragazzo che diventerà re (The Kid Who Would Be King).


Trama: Alex, studente sfigatello, trova per caso la spada Excalibur e riesce ad estrarla. Preso di mira da una rediviva Morgana e dalle sue forze del male, il ragazzino cerca, con l'aiuto di Merlino e di tre improbabili cavalieri, di sconfiggerla ancora una volta.



Posso dire di esserci rimasta un po' male? Ammetto di non avere più visto Attack the Block dall'anno della sua uscita al cinema (ne sono passati otto), però ricordo ancora un bel film cattivello e divertente pur avendo per protagonisti dei ragazzini e, per quanto distante sicuramente dall'idea di Edgar Wright, anche la sceneggiatura di Ant-Man alla fine non era male, simpatica e avventurosa quanto bastava. Non è che ne Il ragazzo che diventerà re manchi l'avventura, quello no; anzi, il film si riprende proprio quando Alex, Excalibur in mano, si mette in testa di intraprendere una quest per raggiungere il padre, con tutto quello che ne consegue, addestramento cavalleresco compreso, però nel complesso ho trovato il film sciocchino, moscio e troppo, troppo infantile. Mi rendo conto che il target di riferimento dell'operazione non supera i 12/13 anni di età, ché a 14 secondo me si è già troppo grandi per godersi le avventure di Alex, tuttavia da Joe Cornish mi aspettavo decisamente qualcosa di più rispetto a una verniciata di modernità sul mito di Re Artù, anche perché l'incipit è interessante. L'idea che un ragazzino qualsiasi, per quanto intriso di sogni e belle speranze, possa estrarre Excalibur ed accollarsi il compito di riunire dei cavalieri per combattere Morgana è simpatica e veicola un messaggio positivo. Ai piccoli spettatori viene fatto comprendere che non serve essere predestinati o "super" per fare del bene e che chiunque, per quanto cicciottello, goffo o stronzo, se ben indirizzato ai "dettami cavallereschi" (modello fondamentale di tolleranza e signorilità in questi tempi bui) può riuscire a diventare una persona migliore e far sì che gli altri, naturalmente, siano portati ad affidarsi a lui/lei. Il problema de Il ragazzo che diventerà re, tuttavia, è che questo messaggio viene reiterato in maniera anche troppo didascalica, attraverso una storia semplice e priva di guizzi oltre che (errore madornale!) di fondamentali sequenze tragiche o villain degni di nota, ché Morgana alla fine val più per l'effetto speciale in cui viene trasformata in drago che per l'inquietudine che (non) è in grado di suscitare.


Scarsini anche i protagonisti. I mocciosi di Attack the Block erano brutti, sporchi e cattivi, mentre qui l'ambiente è quello di una scuola privata in cui anche i bulli sono comunque "trattenuti"ed eventuali desideri di riscatto sociale, magari alimentati da infanzie negate (sì, si parla di genitori alcolizzati ma è un mero plot device), lasciano il tempo che trovano; lontani dal "block", i ragazzini di Il ragazzo che diventerà re diventano l'ennesimo gruppetto di inglesetti in odore di Harry Potter e, quel che è peggio, è che gli attori scelti per interpretarli sono pessimi. Degno figlio di tanto padre, si salva solo il piccolo Louis Ashbourne Serkis col suo faccino ciccio ed espressivo, sugli altri bisognerebbe calare un pietoso velo di silenzio; l'idea di aggiungere al quadretto un Merlino adolescente, invece, è divertente, peccato per la scelta infelice di fargli utilizzare dei gesti inconsulti prima di ogni incantesimo, cosa che fa sembrare Angus Imrie un povero beota. Certo, va peggio a Patrick Stewart, infilato a forza nel film per scopi probabilmente alimentari e costretto ad interpretare un Merlino ispirato a quello Disney, tanto carino ed esilarante in versione animata quanto imbarazzante all'interno di un film, per quanto pensato per i più piccini. Gli effetti speciali, ecco, quelli invece sono sempre validi e per quanto la CGI abbia sempre quel tetro sapore di videogioco d'inizio millennio (ma quanto faceva più paura l'inquietante bestiario di Labirynth, per dire?), è indubbio che, visti al cinema, la battaglia finale contro Morgana oppure gli scontri contro i Cavalieri non morti offrono momenti di grande perizia tecnica, ché Joe Cornish non è l'ultimo degli scemi. Ahimé, nemmeno il primo della lista ora come ora, visto e considerato che il suo prossimo progetto è un film di fantascienza per la TV. Considerato che si parlerà di follia telematica, posso sperare in un ritorno alla vecchia, ironica e caustica cattiveria che tanto mi aveva entusiasmata durante la visione di Attack the Block, nel frattempo il regista ci lascia l'ennesimo film senza infamia né lode, dimenticabile nel giro di un giorno o due.


Del regista e sceneggiatore Joe Cornish ho già parlato QUI. Rebecca Ferguson (Morgana) e Patrick Stewart (Merlino da adulto) li trovate invece ai rispettivi link.


Louis Ashbourne Serkis, che interpreta Alex, è il figlio dell'attore Andy Serkis mentre Tom Taylor, che interpreta il bulletto Lance, è stato Jake nel dimenticabilissimo La torre nera. Detto questo, se Il ragazzo che diventerà re vi fosse piaciuto recuperate La spada nella roccia, Excalibur, Attack the Block e I Goonies. ENJOY!

6 commenti:

  1. Considera che io avevo trovato sciapo pure l'esordio del regista... 😪

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  2. Perché non l'ho mai sentito? Comunque sono tanti i dubbi..

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    1. Perché praticamente non è stato pubblicizzato :(

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  3. Attack The Block è bellissimo, a me ha divertito moltissimo.
    Questo da me non arriverà mai, e mi sa che mi toccherà vederlo in altro modo.

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    1. Purtroppo questo non è nemmeno degno di allacciare le scarpe ad Attack the Block. o forse non ho l'età giusta per vederlo...

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