Pagine

martedì 26 novembre 2019

Light of My Life (2019)

A causa dei disastri meteorologici accorsi nel weekend non sono potuta andare al cinema e temo che non recupererò mai più né L'ufficiale e la spiaCountdown, ma perlomeno sono riuscita, in qualche modo, a guardare Light of My Life, scritto, diretto ed interpretato da Casey Affleck.


Trama: un padre e una figlia cercano di sopravvivere in un mondo dove il genere femminile è stato quasi completamente cancellato a causa di un misterioso virus.


Light of My Life è uno stranissimo film post-apocalittico, in cui la fanno da padrone toni intimi e tinte neutre, ricordando spesso un'altra pellicola atipica per il suo genere (in quel caso l'horror), ovvero A Ghost Story. La storia è interamente imperniata sul rapporto padre e figlia tra l'adolescente Rag e il suo papà senza nome, impegnato a proteggerla da una società in cui le donne sono quasi sparite e dove le poche superstiti vivono rinchiuse in edifici, "rifugi" o forse qualcosa di più negativo; Rag, non ancora sviluppata, veste come un ragazzino e porta i capelli corti, ma lo stesso, dopo la prima occhiata distratta, viene in qualche modo percepita dagli uomini che la incontrano come "femmina" e questo condanna lei e il padre a vivere perennemente in fuga. Affleck non spiega mai di preciso cosa sia successo alle donne, nella realtà da lui riportata sullo schermo. Probabilmente sono state colpite da un virus, quasi sicuramente gli uomini hanno paura delle superstiti e si può solo pensare che, prima o poi, le donne prigioniere verranno usate per ripopolare un mondo squilibrato, finendo per diventare oggetti sessuali oppure peggio. Il terrore del personaggio di Affleck, costretto a crescere da solo una figlia in un mondo allo sbando, è quindi comprensibile e palpabile anche se il film gioca di sottrazione e non indulge mai nella spettacolarizzazione delle minacce che incombono sui due, preferendo sfruttare dialoghi a lume di torcia, campi lunghi in cui padre e figlia si perdono all'interno di paesaggi affascinanti ma inospitali e nemici non particolarmente caratterizzati, talvolta solo ombre che si muovono dietro l'apparente sicurezza di una finestra oppure uomini talmente repentini nei loro attacchi che è raro che allo spettatore rimangano impressi i volti.


Nonostante questo, o forse proprio per questo, Light of My Life a tratti è più angosciante di molti altri film post-apocalittici (a me viene in mente sempre, come esempio negativo, quell'It Comes at Night che è piaciuto a tutti tranne a me), anche perché i personaggi sono molto ben costruiti e non ci si può non affezionare alla coppia di protagonisti. Un plauso a Casey Affleck, che oltre ad essere un regista rigoroso e raffinato, con un occhio non banale per la composizione delle singole sequenze, oltre ad essere uno sceneggiatore capace di creare dialoghi spontanei e significativi, è stato anche in grado di crearsi un ruolo perfetto per le sue abilità di attore; il suo papà goffo, che spesso incespica sulle parole ed improvvisa storie deliziose per la sua bambina, non proprio in formissima o in salute ma deciso a non mollare per il bene della figlia, è credibile e perfetto proprio grazie a quei difetti che lo rendono incredibilmente umano e c'è moltissima alchimia con la ragazzina che interpreta Rag, non la tipica mocciosetta da copertina, bensì una ragazzina dotata di una bellezza androgina senza essere "aliena", un minuto spontaneamente solare e l'altro spontaneamente incazzata come una biscia, come tutti gli adolescenti. Certo, dire che Light of My Life è un film per tutti sarebbe un po' disonesto da parte mia. Spesso i tempi sono MOLTO dilatati e qualche spettatore potrebbe patire la lunghezza di dialoghi apparentemente inutili, mentre io mi sono lasciata cullare anche da questi momenti di intimità che spezzano la catena di eventi prima di un finale assai commovente. Fossi in voi, non lo perderei.


Del regista e sceneggiatore Casey Affleck, che interpreta Papà, ho già parlato QUI. Tom Bower (Tom) ed Elisabeth Moss (Mamma) li trovate invece ai rispettivi link.


Se Light of My Life vi fosse piaciuto recuperate A Quiet Place. ENJOY!


8 commenti:

  1. Pur non raccontando niente di nuovo, cosa che è il suo vero limite, mi è piaciuto. Loro bravissimi. Anche se ricordano un po' troppo I protagonisti di The Road.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. The Road non l'ho mai visto, quindi non posso fare paragoni :)

      Elimina
    2. Infatti leggendo la trama, guardando il trailer, leggendo anche i vari commenti sui toni e lo stile del racconto, sembra paro paro The Road...

      Elimina
    3. E niente, dovrò recuperare The Road u.u

      Elimina
  2. Ciao! A breve ne scriverò anch'io più approfonditamente, ma io non ci ho proprio visto quello che ci state vedendo in tanti... Dice molto poco e la dinamica è comunque già vista e rivista🤷🏻‍♀️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, io adoro le atmosfere malinconiche e anche la recitazione di Affleck, quindi forse sono di parte :)

      Elimina
    2. anch'io di solito... infatti A quiet place che consigli come simile mi è piaciuto parecchio. qui qualcosa è andato storto ;)

      Elimina
    3. A Quiet Place è molto più claustrofobico e dinamico, sicuramente.

      Elimina