Pagine

venerdì 2 luglio 2021

Time (2021)

Un altro splendido film dell'Udine Far East Film Festival che merita un post a sé è Time, diretto dal regista Ricky Ko.


Trama: un sicario ormai anziano e i suoi due assistenti decidono di mettere al servizio le loro arti per chi, stufo della vita e vinto dalla vecchiaia, vorrebbe suicidarsi. Tutto si complica quando una ragazzina incrocia la loro strada...


Anche Time era uno dei film che avevo in elenco e che mi avevano attirata per la trama e anche questo è schizzato in cima alle priorità grazie al consiglio di Nicola su Facebook. Che dire, Nicola non sbaglia un colpo, perché Time è una di quelle pellicole per nulla banali che riconciliano col mondo e fanno riflettere tra un'emozione e l'altra, un film difficile da incasellare solo come commedia o dramma, perché come spesso accade nella cinematografia asiatica le due cose vanno a braccetto intrecciandosi con mille altri generi. Time, nella fattispecie, comincia come un'omaggio divertentissimo alle trame, allo stile e agli attori del cinema action anni '60/'70 di Hong Kong e mostra l'indiscussa figaggine di un trio di assassini giovani, belli e letali; quegli stessi assassini ci vengono riproposti ai giorni nostri, ormai invecchiati ed impegnati ad attendere che la loro vita finisca tra una triste giornata e l'altra. Di più, i tre vengono trattati come dei pesi da una società cambiata troppo velocemente e non riescono a stare al passo coi tempi, neppure chi, come Fung, ha comunque un figlio che dovrebbe volerle bene e che invece vive come un parassita alle sue spalle, inutile e fancazzista marito di di un'altra sfaccendata con bimbetto a carico che viene utilizzato come leva per ottenere soldi dalla madre. La vita dei tre ex sicari è una continua battaglia contro la società menefreghista, l'inadeguatezza, la solitudine e i rimpianti per il passato ed è questo che li spinge a diventare gli "angeli" di chi soffre come loro, a praticare una clemente eutanasia per chi è nelle loro stesse condizioni, raggranellando nel farlo anche qualche soldo. Questa sorta di status quo dura finché Chau, il braccio del terzetto, non incappa in una ragazzina che gli si accozza per motivi che è bello scoprire guardando il film e che riuscirà, non senza difficoltà, a fare breccia nella gelida facciata di chi era già morto dentro da anni e che aveva rinunciato, pur essendo un killer, ad uccidere il suo nemico più importante.


La storia di Chau e dei suoi compagni viene raccontata con una grazia incredibile, una magica alternanza di momenti genuinamente esilaranti ed altri molto amari, che riportano sullo schermo tutta la tristezza di chi viene messo da parte o sottovalutato solo perché anziano; l'amarezza viene spesso bilanciata dal messaggio di speranza che muove tutto il film, ovvero un invito a riconoscere chi merita di diventare davvero parte della nostra Famiglia nonostante la mancanza di legami di sangue, a trovare persone che meritano davvero il nostro aiuto e il nostro tempo perché, a modo loro, riescono a salvarci in qualunque situazione e a rendere le difficoltà della vita molto più sopportabili. In tutto questo, si muovono tre attori bravissimi (vecchie glorie del cinema di Hong Kong che purtroppo, nonostante la filmografia sterminata, non conoscevo), capaci di dare vita a tre personaggi ognuno più indimenticabile dell'altro e di adattarsi ai diversi stili di racconto; Yin Tse, che interpreta Chau, è credibilissimo nei panni del killer glaciale ed è a tratti anche molto tenero e fragile nel suo essere un anziano che ha perso la via, mentre i suoi due compari Bo-Bo Fung e Suet Lam, chiamati spesso ad incarnare la parte "comica" della vicenda (soprattutto il secondo con la sua stazza enorme e le sue voglie insaziabili), hanno una dignità umana talmente grande che non è possibile provare altro che rispetto e affetto nei loro confronti. Time è graziato non solo dalla trama e dagli attori ma anche dalle scene action le quali, benché siano poche, sono coreografate benissimo e mettono una voglia folle di rivedere in azione il terzetto di sicari e si alternano a momenti "musicarelli" (affidati per intero alla bella voce di Bo-Bo Fung) che non stonano nemmeno un po' e vengono ripresi nel singalong dei titoli di coda, che vi consiglierei di guardare. Lo so che avete solo fino a mezzanotte per recuperare i film dell'Udine Far East Film Festival ma sarebbe un peccato perdervi sia Limbo che Time, quindi cercate di fare gli straordinari!!

Tsz Pun Ricky Ko è il regista della pellicola. Nato ad Hong Kong, è al suo primo film come regista ma ha alle spalle una carriera di aiuto regista ed è stato anche attore. 



  

Nessun commento:

Posta un commento