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mercoledì 24 novembre 2021

The Trip (2021)

Se non fosse stato per Lucia, che a differenza mia è sempre sul pezzo, non mi sarei nemmeno accorta che su Netflix era uscito l'ultimo film diretto e co-sceneggiato da Tommy Wirkola, The Trip (I onde dager).


Trama: marito e moglie vanno in una baita isolata per un weekend, ognuno intenzionato a fare la pelle all'altro. Destino vuole, nella baita si nascondono tre evasi che scombineranno non poco i loro piani omicidi...


All'interno di una camera da letto dai colori sgargianti, un uomo e una donna sanciscono la fine del loro matrimonio con un plot twist degno di una telenovela. Ohibò, ma E' una telenovela, la versione norvegese de gli Occhi del cuore e Lars, protagonista di The Trip, è il René Ferretti della situazione, un regista fallito sia come artista sia come uomo il quale, in maniera assai goffa, con chiunque abbia la compiacenza di starlo ad ascoltare si prepara un alibi per l'imminente omicidio della moglie Lisa. L'idea è quella di andare nella baita dell'anziano padre e, con la scusa di una gita in montagna finita male, far fuori la donna, non fosse che, Shyamalan twist... anche Lisa ha accettato la proposta di un weekend in baita solo per fare fuori Lars! Insomma, i due si odiano e non c'è da stupirsi: quella che era nata come una storia d'amore tra artisti (Lisa è un'attrice fallita quanto Lars) è diventata una palude di risentimento, resa ancora più infida e profonda da debiti, tradimenti, bugie, e chi più ne ha più ne metta. Wirkola si diverte ad esplorare questo matrimonio in rovina mettendo in scena, almeno all'inizio, un confronto più psicologico che fisico, che serve a delineare le personalità dei due coniugi dirottando tutta la nostra simpatia di spettatori verso Lisa, donna combattiva e senza troppi fronzoli che si è ritrovata un'ameba per marito, uno che non si occuperebbe nemmeno delle parti più cruente di un eventuale omicidio, lasciandole ad altri perché disgustato dalla vista del sangue. La situazione di "stallo" si risolve nel momento esatto in cui Lars e Lisa scoprono che la baita è diventata il rifugio di tre evasi e lì, ovviamente, le dinamiche si complicano e Wirkola si butta su quello che sa fare meglio: sbragare.


The Trip
viene definita dai più "commedia horror". In realtà, se andiamo a vedere, è vero che ci sono alcuni momenti in cui persino io, a fronte del periodo abbastanza negativo che sto passando, ho riso di cuore (il padre di Lars è già personaggio dell'anno, senza discussioni), ma il veleno che corrode Lars e Lisa offre il gancio a momenti in cui, onestamente, ho provato abbastanza angoscia. In particolare, è Lars il personaggio più incommentabile, spesso anche più dei tre evasi, giustamente molto caricati, e soprattutto in una particolare, difficilmente sopportabile sequenza centrale, dà prova di essere una merda patentata, un'ameba disgustosa che non esiterebbe a rimanere fermo a braccia incrociate a guardare mentre Lisa subisce le peggio cose. E' una fortuna e una liberazione che, dopo un'inizio "tranquillo" e una parte centrale che non stonerebbe in un film molto più serio, Wirkola dia il via libera a una splatterata violentissima e sopra le righe, che accompagna una sorta di "rinascita" di Lars e offre a Noomi Rapace la possibilità di profondersi in un'interpretazione fisica e godereccia, ché fa sempre bene al cuore vedere dei nazi (tra gli altri) venire massacrati da donne inferocite con le armi contundenti più improprie che possiate pensare. Certo, The Trip è un film che consiglio o a chi già conosce Wirkola e lo apprezza, oppure a chi ama quel tipo di film un po' supercazzola e un po' violenti che riversano sullo spettatore secchiate di sangue (per dire, sempre su Netflix c'è il meno raffinato All My Friends Are Dead, che come stile non si discosta molto), mentre converrebbe che gli altri si tengano distanti. Se apprezzate il genere, vi aspettano due ore di divertimento puro che non rimpiangerete assolutamente! 


Del regista e co-sceneggiatore Tommy Wirkola ho già parlato QUI mentre Noomi Rapace, che interpreta Lisa, la trovate QUA.

Christian Rubeck interpreta Dave. Norvegese, ha partecipato a film come Hansel & Gretel - Cacciatori di stregheDead Snow 2 - Red vs. DeadAutobahn - Fuori controllo, Seven Sisters e a serie come Doctor Who. Ha 41 anni.


Se The Trip vi fosse piaciuto perché non riguardare La guerra dei Roses e il già citato All My Friends Are Dead? ENJOY!


3 commenti:

  1. Sì, per chi ama il genere è una vera chicca. Mi ha ricordato parecchio Why don't you just die, ma forse è un po' più "centrato".

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  2. All My Friends Are Dead non l'ho visto, pensavo fosse più "teen", non che ci sia qualcosa di male ma non ero nel mood in questo periodo. Se invece è molto simile a The Trip, che mi ha divertito parecchio, direi che anche questo cercherò di vederlo al più presto. Ogni tanto ste piattaforme streaming qualcosa di decente ce la regalano dai.

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    1. A me All My Friends Are Dead era piaciuto parecchio, secondo me lo stile è simile. Ovvio, Wirkola ha una marcia in più, ma un'occhiata fossi in te gliela darei!

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