Con un ritardo devastante arrivo finalmente a parlare anch'io di Seven Sisters (What Happened to Monday), diretto dal regista Tommy Wirkola. NO SPOILER, anche se probabilmente il film l'avrete già visto tutti.
Trama: A causa della sovrappopolazione, nel futuro alle famiglie viene consentito di avere un solo figlio mentre gli altri eventuali bambini vengono messi in stasi criogenica. In qualche modo, sette sorelle sono riuscite a sottrarsi a questo destino creandosi una comune identità fittizia ma un giorno la prima sorella, Monday, scompare e cominciano i guai...
Mi avevano detto che Seven Sisters era molto bello ma tra una cosa e l'altra ne ho rimandato la visione finché non è uscito al cinema in Italia. Onestamente, parliamoci chiaro: non so quante persone siano andate a vederlo in sala visto che il film è stato reso disponibile già mesi fa sulla versione USA della piattaforma Netflix (con ovvie conseguenze di cui non starei a parlare, tanto ci siamo capiti) e non so nemmeno perché la distribuzione italiana prenda queste cantonate a ridosso del Natale, con un sacco di film "importanti" che rischiano di eclissarlo (infatti a Savona non è uscito) e, soprattutto, a rischio di appiattire la pellicola con un doppiaggio/adattamento indecenti (Lucia dixit e io mi fido). Sta di fatto che è un peccato perché Seven Sisters è davvero un bellissimo esempio di action distopico e meriterebbe di venire visto da quante più persone possibili soprattutto perché, sì, sullo schermo gigante di un cinema la vicenda delle sorelle Settman dovrebbe essere una botta di adrenalina mica da ridere. D'altronde, a Tommy Wirkola ho voluto bene sin dai tempi di Dead Snow, il regista ha il gusto del sangue (tanto sangue ma anche occhi, dita mozzate, morti particolarmente violente e "gratuite") e dell'azione, non è pacchiano né confuso nemmeno quando gli mettono per le mani una potenziale ciofeca come Hansel e Gretel cacciatori di streghe, che inaspettatamente all'epoca mi era parecchio piaciuto: gli basta prendere degli attori dal forte piglio badass, mettere in piedi delle convincenti scene d'azione dove, a scelta, ci si spara o ci si pesta pesantemente e ritagliare dello spazio sia per un po' di sana inquietudine sia per qualche siparietto divertente. Va detto inoltre che nel corso di Seven Sisters ho pianto senza ritegno e che la rivelazione sul pre-finale mi ha messo un'angoscia indicibile in quanto buttata in faccia allo spettatore senza troppi giri di parole, il che ha reso la pellicola qualcosa di più di un semplice action violento, arrivando a toccare anche delle corde emotive, cosa che non mi sarei mai aspettata. E più non dimandate, perché parlare della trama di Seven Sisters vorrebbe dire inciampare in spoiler continui, non mi sembra il caso.
Parlerò quindi un po' di Noomi Rapace, che nel film interpreta ben sette sorelle, uguali ma ognuna ben distinta dalle altre per quel che riguarda non solo le scelte di stile ma anche per il carattere. Ora, la Rapace non è proprio una signora attriciona e la versione originale del film ne mette in risalto anche la dizione non proprio perfetta, sporcata dall'accento svedese (ma chissene, il film è una co-produzione europea ed è palesemente ambientato in una non meglio specificata "confederazione" dove la moneta è l'euro), però è comunque una gioia per gli occhi vederla interpretare a volte l'eroina determinata, altre il pulcino terrorizzato, altre ancora la fatalona fredda come il ghiaccio, prestandosi ad una sceneggiatura di una cattiveria talvolta incredibile. La Rapace è dotata di un perfetto mix di fascino, fragilità e fisico talmente palestrato che durante determinate inquadrature mi veniva da piangere pensando alle mie forme da budino Elah, ricorda un po' le eroine "maschie" di alcuni film anni '80/'90 con una buona dose di sentimento in più quindi secondo me è perfetta per il ruolo delle sorelle Settman. Buono anche il cast di supporto, con un Willem Dafoe stranamente paterno (almeno finché... no, niente, lo ha fatto a fin di bene, dai) e probabilmente pagato a cottimo da Netflix visto che spunta in ogni loro produzione, e una Glenn Close particolarmente detestabile (nobile proposito il suo, eh, però anche un po' baffangulo!). Molto caruccia anche la bimbetta presa per incarnare la versione infantile delle Settman, anche lì una sola attrice visto che probabilmente sette tutte uguali sarebbero state un po' difficili da recuperare. Mi rendo conto che questo è un post un po' più stringato del solito ma ho deciso di fermarmi qui visto che, come ho detto sopra, ogni parola in più rischierebbe di compromettere la visione di Seven Sisters. Aggiungo solo che la pellicola di Wirkola è una delle più interessanti ed "esaltanti" uscite quest'anno quindi sarebbe davvero un peccato perdersela!
Del regista Tommy Wirkola ho già parlato QUI. Noomi Rapace (le sorelle Settman), Glenn Close (Nicolette Cayman) e Willem Dafoe (Terrence Settman) li trovate invece ai rispettivi link.
Marwan Kenzari interpreta Adrian Knowles. Olandese, ha partecipato a film come Autobahn - Fuori controllo, La mummia e Assassinio sull'Orient Express. Ha 34 anni e due film in uscita tra cui il live action di Aladdin, dove interpreterà Jafar!
Christian Rubeck, che interpreta Joe, è un aficionado di Wirkola in quanto ha partecipato sia a Dead Snow 2 che a Hansel e Gretel - Cacciatori di streghe. Se Seven Sisters vi fosse piaciuto potrebbe essere giunto il momento di recuperare gli altri film del regista!
Sono curiosissimo di vederlo ed in ritardo anch'io.
RispondiEliminaWirkola mi è sempre piaciuto, e spero mi sorprenda anche qui!
Odo pareri contrastanti ma siccome io mi sono molto emozionata l'ho trovato davvero bello :)
EliminaL'incipit non mi piace, ma devo dire che il film scorre benissimo!
RispondiEliminaPerché non ti piace l'incipit? :)
EliminaUn'altra recensione positiva per questo film. Di Virkola ho visto solo Dead Snow, veramente un film carino (visto che sul tema zombie ormai bisogna vivacchiare ed è difficile trovare spunti interessanti).
RispondiEliminaDead Snow era carino, il sequel lo superava di parecchie misure ed era dannatamente divertente :)
EliminaAnch'io ci arriverò in ritardo, ma ultimamente è così su tutto... ti basti pensare che ho cominciato giust'appunto sabato sera la mia avventura con The Handmaid's Tale. Questo ha l'aria di essere un film che rischia di piacermi pure tanto. Ti saprò dire :)
RispondiEliminaAh ben, come dicono i GGiovani: #ciaone
EliminaIo The Handmaid's Tale devo ancora cominciarlo, mi sa che fino all'anno nuovo non c'è trippa per gatti. Questo però ti ruba solo un paio d'ore, guardalo perché merita molto :)
Mi sembrava un prodotto interessante già da titolo...le tue parole confermano le mie aspettative..
RispondiEliminaInteressante lo è molto, spero possa piacere anche a te! :)
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