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martedì 21 giugno 2022

Veneciafrenia (2021)

E' diventato disponibile in questi giorni un film che aspettavo da un po', Veneciafrenia, diretto e co-sceneggiato nel 2021 dal regista Álex de la Iglesia.


Trama: un gruppetto di turisti spagnoli sbarca a Venezia proprio durante le proteste contro le grandi navi. Dopo una misteriosa festa in maschera, uno di loro scompare e da quel momento i superstiti vengono perseguitati da un uomo vestito da giullare...


Come ho scritto su Facebook, Veneciafrenia è un film perfetto per essere ambientato nella ridente Liguria, dove l'unico "foresto" buono è il foresto morto e dove ormai la citazione cult per eccellenza è "mandate i soldi e statevene a casa, bastardi!". Immagino che né Álex de la Iglesia né il suo impronunciabile compare Jorge Guerricaechevarría siano mai stati in Liguria, tuttavia ne hanno percepito l'accoglienza, trasponendola in un luogo ben più famoso per i turisti stranieri, e decisamente più affascinante e misterioso (nonché pluricitato nel cinema di genere), ovvero Venezia; mescolando finzione e attualità, Veneciafrenia si svolge proprio durante le proteste contro l'ingresso delle grandi navi in laguna, tuttora attive ma diventate di dominio pubblico proprio l'anno scorso, se non vado errata. Che io sappia, non ci sono mai stati morti o feriti e le proteste si sono limitate a cartelloni e slogan, ma de la Iglesia va oltre e crea una società segreta dal sapore decadente ed inquietante, tra i cui membri spicca un giullare con un forte gusto per il sangue, che pensa ai turisti come la fonte di ogni male. A farne le spese, sono dei ragazzotti neppure tanto giovani, che sembrano tirati fuori dritti dagli horror di inizio secolo popolati da turisti irrispettosi, ubriachi e molesti i quali, prevedibilmente e giustamente, venivano fatti fuori come monito a non andare in posti sconosciuti o "selvaggi" (almeno dal punto di vista dell'americano medio, io spesso tendevo a dare ragione agli autoctoni che si ritrovavano queste minchie di mare tra i piedi. D'altronde, sono ligure.); sfido chiunque a non dare ragione ai poveri venexiani, costretti a subire la presenza di tre vajasse fatte e finite accompagnate da due decerebrati che non sanno nulla né di storia né di cultura, anche perché de la Iglesia e compagno spendono i primi 20 minuti ad intrecciare dialoghi rapidissimi e fastidiosi a comportamenti ancora più deprecabili, che rendono il punto di vista del killer abbastanza condivisibile.


Gli ingredienti per un horror pazzo e sanguinoso ci sarebbero quindi tutti, purtroppo Veneciafrenia ha qualche problemino di ritmo. Le sequenze in cui l'assassino vestito da giullare imperversa, con la sua imprevedibilità e il suo humor nero, non sono affatto male e regalano momenti di gioisosissimo splatter condito da una critica neppure tanto velata alla stupidità di una società in cui è difficile distinguere la realtà dalla finzione e le emozioni vengono in gran parte anestetizzate; altro ovvio punto di forza del film è proprio Venezia, che torna ad essere un dedalo oscuro di vicoli senza via di uscita, di misteri che legano il passato al presente, di inquietanti figure mascherate che approfittano del Carnevale per agire indisturbate, e dove ci sono ben poche speranze di venire salvati. Nonostante questo, però, Veneciafrenia è appesantito in primis dalla parte di trama legata alla società segreta che tira le fila delle proteste, intrigante all'inizio ma poco entusiasmante da metà in poi, e da personaggi con i quali non è possibile empatizzare nemmeno per un istante. Sia la protagonista, Isa, che il Giacomo interpretato da Enrico Lo Verso (che onestamente, così invecchiato, ho faticato a riconoscere), sono decisamente poco carismatici e la sottotrama amorosa che viene timidamente accennata offre giusto il fianco a un inutile exploit di maschia isteria di cui sentivo ben poco il bisogno. Ammetto che da de la Iglesia mi sarei aspettata qualcosina in più, ciò non toglie che Veneciafrenia è un film simpatico, perfetto per una serata in lieta ignoranza. Lo produce Prime Video, quindi mi aspetto che arrivi presto anche in Italia, in quel caso dategli un'occhiata e ricordate sempre: "dagli al foresto!". 


Del regista e co-sceneggiatore Álex de la Iglesia ho già parlato QUI.

Enrico Lo Verso interpreta Giacomo. Italiano, ha partecipato a film come Hudson Hawk - Il mago del furto, Il ladro di bambini, La scorta, Lamerica, Farinelli - Voce regina, Hannibal, Baària e a serie quali I Miserabili, Il commissario Rex e Il giovane Montalbano. Ha 57 anni e un film in uscita.


Ingrid García Jonsson, che interpreta Ida, era la protagonista di Ballo Ballo. Se Veneciafrenia vi fosse piaciuto recuperate A Venezia un dicembre rosso... Shocking. ENJOY!

6 commenti:

  1. è un thriller/horror un po' sottotono, di solito è pungente come autore Alex De La Iglesia, di cui sto facendo una rassegna alla fabbrica, tornerò a parlare con la recensione del film xD

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    1. Sì, c'è un po' di satira sociale ma l'ho trovata spuntata rispetto a quella presente in altri film.

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  2. Uh horror veneziano?
    Le maschere come nuovo incubo?
    Sento puzza di trashata, e un po' lo confermi, ma la curiosità c'è.

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    1. No, non è assolutamente trash. A mio avviso, come horror estivo, potresti anche tentarlo! :)

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