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sabato 3 dicembre 2022

Samaritan (2022)

Come, un post di sabato?? Un po' inusuale dalle mie parti, lo so,  ma da oggi comincia una collaborazione a cadenza mensile col blog Pellicole dall'Abisso, con un post che potete trovare in contemporanea anche alle loro coordinate. Vista l'anima B-Movie e Trash di Pellicole dall'Abisso, mi è sembrato giusto cominciare con Samaritan, film diretto dal regista Julius Avery e presente sul catalogo Prime Video.


Trama: Un ragazzino si convince che il suo vicino di casa altri non è che il suo eroe, Samaritan, creduto morto da decenni...


Non capisco se sono io ad essere diventata una gigantesca spaccapalle o se i film fanno sempre più pena, soprattutto quelli che approdano direttamente in streaming (probabilmente la seconda che ho detto, visto quanto mi sono divertita guardando Bullet Train, film che ha lasciato parecchi spettatori tiepidi). Da Samaritan, per carità, non mi aspettavo un capolavoro; il regista è quello di Overlord, il protagonista è Sylvester Stallone che fa l'ex supereroe in pensione, costretto a tornare in pista quando la città dove vive diventa teatro di attentati terroristici, al massimo credevo mi sarei divertita parecchio con una serata a base di tamarrate assortite. Purtroppo, Samaritan ha un enorme difetto, ovvero quello di avere qualche ottima idea a livello di scrittura, che viene prontamente fiaccata da banalità e sciatteria non solo per quanto riguarda la trama, ma anche per la regia e gli effetti speciali. Il film, infatti, veicola un paio di riflessioni interessanti sulla natura del male, che non è mai nero al 100% ma potrebbe anche essere grigio, dipende dai punti di vista; in una città come quella mostrata in Samaritan, l'ennesimo schifo a base di poveracci e bande criminali, sarebbe ipocrita consigliare al piccolo protagonista di essere buono e basta, quando l'unico modo per sopravvivere parrebbe essere quello di affiliarsi a qualche delinquente così da raggranellare soldi che la società non permette di fare in altro modo, e lo stesso villain, almeno all'inizio, non è un semplice cattivo tout court, ma pensa ad una rivoluzione proletaria che scuota le coscienze. Questo paio di ragionamenti vagamente articolati, neanche a dirlo, si perdono nel giro di un paio di sequenze, e Samaritan diventa il solito film in cui un eroe è costretto, suo malgrado, a tornare a vestire gli antichi panni per salvare un brat in distress da un criminale neppure troppo irragionevole che, tutt'a un tratto, diventa un rincoglionito senza speranza, un pazzo urlante a livello Dr. Evil (sorvolo sui buchi di trama. Un istante prima Cyrus è una specie di fratellone per il piccolo Sam e un istante dopo gli punta una pistola alla testa designandolo come "persona più importante per Samaritan", nonostante, di fatto, nessuno dei criminali coinvolti abbia mai avuto sentore di un legame particolare tra i due. Ma potrei andare avanti per ore).


Sfortunatamente, detto pazzo urlante è anche la cosa migliore della pellicola. Chiù Pilou per tutti, mi verrebbe da dire, citando il bardo, ché al decimo apprezzamento sul bel ragazzone danese il povero Bolluomo era anche un po' stufo, ma non posso farci nulla; lo dico in ogni recensione di film dove compare Pilou Asbæk e lo ripeto, il fanciullo è davvero bello (o, meglio, è il tipo di zamarro biondo e un po' ciccio che mi piace, non posso farci nulla), peccato per i personaggi un po' MEH che gli tocca interpretare. Non che ci sia qualcun altro di interessante a livello di cast, se non vogliamo contare Sly che si limita a fare lo Sly un po' più vecchio, profondendosi persino in un momento Rocky assieme al piccolo protagonista, anche perché va bene Old Man Stallone, ma i momenti più fisici del film sono coreografati e diretti con una pochezza rata, mentre io avrei voluto uno sfogo molto più fluido di viuleenza. A questi punti, inoltre, vorrei anche riguardare Overlord, che forse ricordo male altrimenti non si spiegherebbe perché da Julius Avery mi sarei aspettata di più: di quell'horror truce e tamarro rammento sequenze al cardiopalma e concitate, oltre ad un ottimo utilizzo di effetti speciali artigianali, ma qui la CGI è una delle più posticce viste di recente e non c'è una sola sequenza degna di venire ricordata o perlomeno segnalata, nel bene o nel male. A mio avviso, Samaritan non va bene neppure per i fan di Stallone che non si perdono un film e il mio consiglio è quello di evitarne la visione senza problemi, ché Prime è pieno di pellicole migliori! 


Del regista Julius Avery ho già parlato QUI. Sylvester Stallone (Joe), Pilou Asbæk (Cyrus) e Martin Starr (Albert Casler), li trovate invece ai rispettivi link.


Se Samaritan vi fosse piaciuto recuperate Unbreakable. ENJOY! 

6 commenti:

  1. L'ho cercata, ma non ho trovato UNA recensione che non ammazzi questo film.
    Eppure l'idea di base del supereroe che si è ritirato (vedi Gli Incredibili) poteva anche essere buona.

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    1. Assolutamente, infatti alcune idee sparse nel corso della pellicola sono anche buone. Purtroppo è tutto di una superficialità imbarazzante...

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  2. Il film non l'ho (ancora) visto, ma prima o poi lo farò perchè al vecchio Sly ci sono affezionato... al cuore non si comanda! :) piuttosto ti faccio i complimenti per la nuova collaborazione: di questi tempi scoprire un nuovo blog, vivo e vegeto, è quasi un miracolo! Mi fa sentire meno vecchio :D

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    1. Spero non ti deluda come ha fatto con me ma ne dubito.
      Per quanto riguarda le collaborazioni, non siamo vecchi, solo stagionati! :D

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  3. L'unico al mondo che potrebbe salvare questo film sarebbe Mr. James Ford, se solo si decidesse a tornare a scrivere su WhiteRussian... :)

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