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venerdì 24 ottobre 2025

Nuovi Incubi Halloween Challenge Day 24: Sotto shock (1989)

Oggi, per la Nuovi Incubi Halloween Challenge, tocca a un film a cui servirebbe un remake. Ho quindi scelto Sotto shock (Shocker), diretto e sceneggiato nel 1989 dal regista Wes Craven.


Trama: Jonathan, promettente stella del football, ha un incubo in cui un pazzo uccide la madre adottiva e i suoi fratelli. L'incubo si rivela reale, e consente alla polizia di catturare Horace Pinker e mandarlo alla sedia elettrica. Purtroppo per Jonathan, il killer trova un modo per vendicarsi anche dall'aldilà...


Sotto shock
era un altro di quei film che passavano quasi ogni anno a Notte Horror. Mi sembrava di ricordarlo abbastanza bene, anche se non lo riguardavo da tantissimo, ma probabilmente la mia testa aveva fatto un mix di Sotto Shock e La casa 7, quindi qualche sera fa mi sono ritrovata davanti un film non dico nuovo, ma comunque zeppo di elementi dimenticati. Non so neppure, in tutta sincerità, se è giusto inserirlo nel novero dei film ai quali servirebbe un remake, perché Sotto Shock, con tutte le sue imperfezioni, va benissimo così com'è, al limite gli effetti speciali sono un po' datati, così come lo scontro finale tra Jonathan e Pinker. Servirebbe anche una ripulita alla sceneggiatura, perché con tutto l'enorme rispetto per Wes Craven, Sotto Shock sembra un patchwork di 4/5 idee diverse, messe insieme giusto per il gusto di non far mancare nulla, e a tratti rasenta l'anarchia pura. Anzi, sembra quasi la "vendetta" di un autore al quale era stata tolta dalle mani la creatura più famosa, sviluppata da altri in modi che Craven disprezzava, all'interno di una saga all'epoca arrivata già al quinto capitolo. Sotto Shock, infatti, è zeppo di punti in comune con Nightmare - Dal profondo della notte: ci sono sogni che diventano reali, genitori poliziotti che non credono ai loro figli e li ostacolano in ogni modo, c'è un killer che torna dall'aldilà per vendicarsi di chi lo ha ucciso, c'è persino una scena introduttiva, sui titoli di testa, in cui Pinker traffica coi suoi televisori come faceva Freddy col suo iconico guanto. Se però Freddy rimaneva confinato all'interno dei sogni, l'elemento anarchico di Pinker è che costui fa un po' quel che vuole. Unito con un non meglio specificato rito voodoo all'elettricità e all'energia intesa come generica forza vitale, Pinker inizia come essere umano (e non viene spiegato perché Jonathan lo sogni, più che altro non si capisce come faccia il ragazzo a sognare "a comando"), continua come emulo de L'alieno di Jack Sholder/Il tocco del male e infine diventa un demone televisivo, limitato da un paio di regole che cambiano in corso d'opera e sono talmente cervellotiche che il finale va accettato facendo spallucce, con un bel "perché sì". A differenza di Nightmare - Dal profondo della notte, dove il fulcro della questione era l'isolamento di Nancy e dei suoi amici, perseguitati dal frutto concreto degli atti sconsiderati di genitori assenti, qui la star è il mostro, e Jonathan, assieme alla fidanzata fantasma e agli amici, sono soltanto eroi sui generis dotati della personalità di un cartonato, sebbene gli adulti continuino ugualmente a farci una ben magra figura.


Pinker, come le incarnazioni recenti di Freddy, è un bastardo ciarliero con un enorme appetito verso il sangue. E' brutto da dire, ma è una gioia vedere Mitch Pileggi che gigioneggia e dissacra qualsiasi cosa, prestandosi a un personaggio sempre a un passo dal diventare cartoonesco e riuscendo a mantenerlo comunque terrificante e pericoloso. Probabilmente il film passava in TV abbastanza tagliato, perché non ricordavo gli ettolitri di sangue che accompagnano gli omicidi di Pinker, da quel punto di vista poco meno scioccanti della famigerata sequenza del letto che inghiotte e sputa Johnny Depp; anzi, proprio perché gli omicidi sono centellinati e intervallati da momenti divertenti o ridicoli, la loro forza risalta ancora di più. Detti momenti ridicoli sono affidati innanzitutto alla camminata di Pinker, perfetta su di lui ma ben poco verosimile su altri, soprattutto sulle bambine bionde che di spalle vengono interpretate da nani, e toccano l'apice quando il serial killer diventa quasi onnipotente; è da quel punto in poi che tecnici degli effetti speciali e scenografi danno letteralmente il bianco, dimenticando ogni vergogna quando si tratta di realizzare la versione horror di una poltrona vibrante. Ciò che non è ridicolo, in quel frangente, è la regia di Wes Craven, che si scatena a sua volta annullando ogni barriera tra realtà, sogno e dimensione televisiva, gettando personaggi e spettatori all'interno di un loop allucinante. Non meno allucinanti e d'atmosfera sono le sequenze soffuse, ammantate di luce azzurrina, in cui l'amore di Jonathan per Alison si scontra col sacro terrore della morte, ed è un peccato che i due attori siano mediamente cani (lei, se non altro, è bellissima, lui sembra un pezzo di torrone piantato lì), perché non nego di avere provato un brivido di inquietudine ogni volta che il regista decideva di far comparire la bionda insanguinata. Sotto shock, infine, vanta un'ottima colonna sonora, con canzoni dei Megadeth, di Alice Cooper (il cui chitarrista compare nei panni dell'operaio posseduto da Pinker) e di un gruppo messo su per la bisogna, The Dudes of Wrath, formato da pezzi grossi tra i quali Paul Stanley dei Kiss, Vivian Campbell, Rudy Sarzo e Tommy Lee. Riflettendoci, non è che a Sotto Shock non servirebbe un remake, perché un po' di cosine invecchiate male ci sono. Il problema è che, nelle mani sbagliate, diventerebbe un prodottino senz'anima e patinato, mentre sono proprio i suoi difetti e la locura che lo caratterizza a renderlo divertentissimo!


Del regista e sceneggiatore Wes Craven, che interpreta anche uno dei vicini di Jonathan, ho già parlato QUI. Michael Murphy (Tenente Don Parker), Mitch Pileggi (Horace Pinker), Ted Raimi (Pac Man) e Heather Langenkamp (una delle prime vittime di Pinker) li trovate invece ai rispettivi link.

Peter Berg interpreta Jonathan Parker. Americano, ha partecipato a film come Girl 6, Cop Land, Cose molto cattive, Collateral e a serie quali 21 Jump Street e Alias. Come regista, ha diretto film come Cose molto cattive. Anche sceneggiatore e produttore, ha 61 anni. 


I due figli di Wes Craven, Jessica e Jonathan, interpretano rispettivamente la barista al chiosco nelle prime scene e il tizio che fa jogging nel parco e viene ucciso da Pinker nei panni del poliziotto. Se il film vi fosse piaciuto recuperate Nightmare - Dal profondo della notte e La casa 7. ENJOY!

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