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domenica 13 ottobre 2019

Non succede, ma se succede... (2019)

Spinta da un trailer simpatico e dalla presenza di Seth Rogen ho recuperato Non succede, ma se succede... (Long Shot), diretto dal regista Jonathan Levine.


Trama: Fred Flarsky, integerrimo giornalista dalle forti idee liberali, scopre che la sua ex babysitter è diventata la segretaria di stato. Dall'incontro fortuito tra i due nasce un'improbabile collaborazione quando la donna decide di far scrivere a Fred i propri discorsi...


Il Long Shot del titolo originale indica una cosa improbabile (mai quanto la sua traduzione italiana, chevvelodicoaffare.). Fred Flarsky sarebbe contento se iniziassi il post dicendo che il Longshot della Marvel era un mutante col dono della fortuna, capace di volgere le situazioni più improbabili in suo favore, e l'improbabilità è un po' il filo conduttore della commedia di Jonathan Levine. Nell'America Trumpiana, nel MONDO Trumpiano, che la bella segretaria di stato Charlotte Field riesca a fare le scarpe allo stupido e vanesio presidente americano pur essendo donna, giovane e bella, magari mostrando al mondo intero il suo fermo impegno di lottare per l'ambiente, è improbabile. Ancor più improbabile un sistema basato sulla meritocrazia, che vede un paria come Fred Flarsky ritrovarsi nei panni di ghost writer della donna più potente del mondo. Se poi aggiungiamo che il paria in questione ha il volto barbuto e gioviale di Seth Rogen mentre lei la bellezza surreale di Charlize Theron, e tra i due piano piano nasce una splendida storia d'amore a base di canzoni dei Roxette e inconfessabili affinità, beh, è ovvio che il long shot diventa ancora più "long", ma il bello del cinema è anche la possibilità di abbandonarsi e sognare un mondo migliore, pieno di Fred e Charlotte innamorati e al potere, ché francamente le varie Kate, William, Harry e Meghan, glamour e cacafigli, hanno davvero un po' rotto le palle. Non c'è vergogna quindi nell'abbandonarsi all'improbabile universo creato da Levine e soci, che mescola l'umorismo "grezzo" e citazionista tipico di un film di e con Rogen alla leggerezza di una romcom adatta un po' a tutti i palati, soprattutto a quelli femminili, che potranno prendere a modello la Theron come donna innamorata ma forte, alla quale nessuno riesce a mettere i piedi in testa. Un gioco di contrasti e incastri che, a dire il vero, la tira anche troppo per le lunghe (il film avrebbe potuto durare anche mezz'ora di meno, tranquillamente) ma che comunque regala parecchie risate e, a patto di non essere totalmente cinici e disillusi, anche un po' di sano ottimismo se non addirittura flebili speranze.


Poi, insomma, sapete che se c'è di mezzo Rogen io non faccio testo e divento di parte. Ammetto pubblicamente che tra Seth Rogen e un Alexander Skarsgård dall'accento franzoso e la risata inquietante, io sceglierei ciccio Rogen tutta la vita, col suo vocione roboante e l'umorismo da tredicenne, e anche se un po' lo odio per lammerda che è diventato Preacher (che orrore quest'ultima stagione) me lo terrei volentieri sul comodino per abbracciarlo quotidianamente nemmeno fosse un orsacchiotto formato famiglia. Peccato non essere la Theron, che vi devo dire. Eppure, nonostante, anche lì, i due assieme siano la coppia più improbabile del creato, l'alchimia funziona eccome. La bella Charlize Theron aveva già dimostrato di sapersi prendere in giro nel dimenticabile Un milione di modi di morire nel west, dove peraltro era affiancata, anche lì, da un partner non particolarmente bello e pure un po' sfigato, ed evidentemente Talia è stata molto generosa con lei, perché l'attrice dimostra di divertirsi e sapersi divertire senza perdere un'oncia della sua eleganza, persino nelle situazioni dove il suo personaggio mostra la natura di "ronzino" sotto la maschera della statista. A proposito di maschere. Quando nel cast ho letto il nome di Andy Serkis ho avuto l'istinto di riguardare l'intero film dall'inizio alla fine, perché giuro che non l'ho proprio riconosciuto. Ma divago, perdonatemi. In soldoni, Non succede, ma se succede... è uno di quei film perfetti per una serata davanti alla TV. Il mio consiglio è aspettare che venga messo in catalogo su qualche servizio di streaming, perché al cinema non val la pena andare, a meno che non lo proiettino in v.o., ché sapete quanto la voce di Rogen sia troppo particolare perché Simone Mori, la cui inflessione rende i personaggi interpretati dall'attore più cretini di quanto non siano (d'altronde era il doppiatore di Ross, e chi è più sfigato di Ross??), le tributi il giusto onore.


Del regista Jonathan Levine ho già parlato QUI. Charlize Theron (Charlotte Field), Seth Rogen (Fred Flarsky), Bob Odenkirk (Presidente Chambers), Andy Serkis (Parker Wembley), Alexander Skarsgård (Primo ministro James Stewart) e Lisa Kudrow (Katherine) li trovate invece ai rispettivi link.

June Diane Raphael interpreta Maggie Millikin. Americana, ha partecipato a film come Zodiac, Anchorman 2 - Fotti la notizia e The Disaster Artist, inoltre ha lavorato come doppiatrice in BoJack Horseman, I Muppet, American Dad! e Big Mouth. Anche sceneggiatrice e produttrice, ha 39 anni e un film in uscita.


Randall Park interpreta il capo di Fred. Americano, ha partecipato a film come The Interview, The Disaster Artist, Ant- Man and the Wasp, Aquaman e serie come Alias, E.R. Medici in prima linea, Dr. House, Beautiful, Cold Case e CSI - Scena del crimine, inoltre ha lavorato come doppiatore in Robot Chicken e BoJack Horseman. Anche sceneggiatore, regista e produttore, ha 45 anni e tornerà nell'universo Marvel con la serie WandaVision.




2 commenti:

  1. Brutto titolo a parte, spero di vederlo presto. La coppia mi piace tantissimo e di una commedia a lieto fine, ogni tanto, uno pure ha bisogno. Magari con bel cast ammesso.

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    1. Loro come coppia sono strani ma meravigliosi. Sarebbero da shippare anche nella vita vera! :PP

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