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venerdì 7 febbraio 2020

Underwater (2020)

Per fuggire alla prima serata di Sanremo sono corsa al cinema a vedere Underwater, diretto dal regista William Eubank.


Trama: un gruppo di ricercatori rimane bloccato in una stazione sottomarina sul fondo della Fossa delle Marianne e i vari membri dovranno cercare di sopravvivere in un oceano improvvisamente zeppo di misteriosi pericoli.


Non sono fatta per certi film. Solo due cose, viste al cinema, mi fanno realmente morire d'ansia (lasciamo perdere le bambole assassine): gente in procinto di precipitare da altezze vertiginose, assieme a Spider-Man che zompetta tra i grattacieli, e gente bloccata sott'acqua. Il film può essere anche una zozzeria inguardabile a livello Alien degli abissi ma se mi tocca vedere per più di cinque minuti dei subacquei impossibilitati a risalire in superficie mi si ferma il cuore. Questo per dire che Underwater, benché non sia la stella più fulgida all'interno del panorama horror/sci-fi subbaqui, mi ha innervosita così tanto che, complici anche gli antibiotici che mi avvelenano l'organismo, ho passato l'ultima mezz'ora preda di attacchi di nausea e desiderio compulsivo di respirare aria fresca. Quindi il post potrebbe non essere molto obiettivo per quanto riguarda una pellicola "catastrofica" che sarebbe stata perfetta anche negli anni '80 o '90, popolata da personaggi tagliati con l'accetta e ben riconoscibili (final girl, macchietta di colore, capitano duro & puro, uomo mezzo matto ma di buon cuore, tipa dolcissima ed ingenua, tizio che permane morto per metà film), gettati in mezzo a tutto ciò che di orribile potrebbe comparire negli oceani a causa del dissennato sfruttamento delle risorse naturali, con una comparsata finale di Lui in persona. Il problema, guardando Underwater, è che non c'è il tempo materiale di riflettere sui suoi difetti o sul suo essere un Alien/Leviathan meets Armageddon, perché William Eubank e i suoi sceneggiatori ci catapultano già dopo 3 minuti scarsi nel vivo dell'azione, laddove per "azione" intendo esplosioni ininterrotte e fughe dalla morte imminente come se piovessero, e hai voglia a chiedere un attimo di tregua per mancanza d'ossigeno.


Ad aggravare la sensazione di claustrofobia ci pensano delle riprese subacquee fatte di ombre, sporadiche lucette al neon, filtri torbidi e jump scare tentacolati ed esplosivi; a un certo punto Cassel (sprecato, mi duole dirlo, unico reale neo del film) minaccia di passare all'infrarosso e lì ho pensato davvero di alzarmi e uscire, perché è un'altra cosa che mi terrorizza. Per fortuna la parentesi all'infrarosso dura poco, il resto sono visioni di mostri tentacoluti e più o meno schifidi e sequenze concitatissime di fuga dalla morte&distruzione, con qualche incursione in uno splatter scoppiereccio che talvolta stona con le atmosfere "raffinate" evocate da colei che è passata dall'essere inespressiva ragazzetta protagonista di commercialate scrause ad essere fascinosa musa di autori indipendenti. Sì, lasciatemi spendere due parole su Kristen Stewart, ché solo gli scemi non cambiano mai idea. Con la testa rasata e la tinta bionda, l'ex Bella Swan si getta con "gioia" (si fa per dire, la ragazza la gioia la lascia sempre altrove) in un ruolo che sarebbe stato perfetto per una Milla Jovovich più giovane, sfoggiando, maledetta lei, un fisico invidiabile quando è costretta a recitare senza le pesantissime tute da immersione e ad omaggiare Ripley in mutande e top (lo stesso vale per Jessica Henswick e prima che inveiate contro Eubank per l'eventuale sessismo, dico solo che costui è un signore e gente come David Ayer o Mark Tonderai dovrebbero solo imparare a realizzare inquadrature che non si concentrino solo su tette e culi) ma anche l'intensa espressività di chi è tormentato dalla paura e da orribili traumi passati. Per dire, la sequenza finale è di una bellezza incredibile e non solo grazie al regista e ai mostroni ma anche e soprattutto grazie alla Stewart. Quindi, onestamente devo ancora capire se ho visto un b-movie pompato dalle mie paure oppure quello che potrebbe definirsi un sci-fi/horror subacqueo con tutti i crismi ma poco importa: sono uscita dal cinema molto soddisfatta e questo è quello che conta!


Di Kristen Stewart (Norah), Vincent Cassel (Capitano), T.J. Miller (Paul) e John Gallager Jr (Smith) ho parlato ai rispettivi link.

William Eubank è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come The Signal. Anche sceneggiatore e produttore, ha 38 anni.


Jessica Henwick, che interpreta Emily, è stata la Colleen Wing delle serie Iron Fist e The Defenders. Il film è stato girato nel 2017 ma l'acquisizione della Fox da parte di Disney ne ha ritardato l'uscita di tre anni. Detto questo, se Underwater vi fosse piaciuto recuperate The Abyss, Leviathan, Crawl e 47 metri. ENJOY!

16 commenti:

  1. Hai citato come film simili The Abyss che per me è stupendo, Leviathan che è una roba poverissima e brutta, Crawl che diverte il giusto tra popcorn e birretta. Mentre 47 Metri ancora mi manca. A questo punto sono un po'confuso perché sospetto un po' la "sola" tipo Life con Gillenhaal che pareva figo e poi era una "Alienata" stupidotta.
    Ti aggiungo un titolo alla lista, perché, pensa un po', dalle mie parti invece sto per parlare di Sfera che ho rivisto di recente. Vedi il caso alle volte...

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    1. Io amo Leviathan, è uno di quei miti che mi trascino dall'infanzia XD
      Non mi resta altro che dirti "guardalo", magari quando passerà su qualche servizio streaming, e fatti una tua idea: io mi sono molto divertita, quanto a Sfera non lo ricordo molto ma non mi sembra paragonabile.

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    2. Sfera arriva da un romanzo di Crichton e l'ambientazione sottomarina me lo fa associare agli altri, ma non è un survival movie tipo Blu Profondo, per capirci. È una cosa un po'diversa.

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    3. Sì sì allora ricordo di averlo visto. No, questo è molto più "grezzo" per quanto riguarda la trama.

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  2. Io amo la Stewart, la trovo di un bello assurdo, quindi ci sguazzerò.

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    1. Beh allora avrai di che rifarti gli occhi!

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    2. Ogni volta che sento dire che è brutta mi si spezza il cuore. Una volta che non vediamo una bellezza stucchevole e in serie, ci lamentiamo pure. Ci vuole coraggio...

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    3. Il problema sono i personaggi che interpretava. La pochezza degli stessi la rendeva brutta per forza, ma perché non aveva alcuna luce nello sguardo, nessuna espressività, sembrava avere il pilota automatico, povera lei. Ora, onestamente, la trovo sempre molto bella, forse perché ha trovato la sua strada (Robert Pattinson no, me spiace. Cesso era, cesso è rimasto).

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  3. Tra l'altro Robert Pattinson non ho capito bene da chi e perché è stato nominato come il più bello del mondo.... roba da matti. Ciò detto sto film mi ispira quindi credo proprio che in qualche modo andrò a vederlo.

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    1. Più bello secondo i canoni dell'antica Grecia, se non erro. Quindi magari ci sta. Io, per non sbagliare, lo trovo comunque Urendo XD

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    2. Siamo assolutamente sulla stessa lunghezza d'onda. In antica Grecia erano così "cecati"?

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  4. Ammetto di non essere stato finora un fan della Stewart,probabilmente hai ragione tu, sarà dipeso dal tipo di personaggi che ha interpretato finora. Però in "Underwater" mi ha convinto più del solito.

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    1. Per esempio in Personal Shopper e Lizzie l'ho trovata molto ma molto valida.

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  5. Diciamo pure che questa settimana il vero horror si è visto sul palco dell'Ariston... :D

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    1. Lo definirei da Oscar quello dell' Ariston

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    2. Mi aspettavo di vedere Bugo comparire accanto a Joaquin Phoenix, lo ammetto XD

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