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venerdì 10 giugno 2022

Vicious Fun (2020)

Cercate una commedia horror con le palle? Vicious Fun, diretto e co-sceneggiato nel 2020 dal regista Cody Calahan, potrebbe fare al caso vostro.


Trama: un critico cinematografico abbastanza sfigato si ritrova involontario testimone di una riunione di serial killer i quali, ovviamente, cercheranno di sfogarsi su di lui...


Vicious Fun
, inserito anch'esso nella Summer of Chills di Shudder, è una spassosa commedia horror dall'ancor più spassoso assunto, che lascia lo spettatore con la speranza di vedere presto un sequel (o anche una serie TV. Sarebbe perfetta, anche solo per sapere cos'è successo in quello Utah che non si può nominare). Nonostante contenga due elementi che, ultimamente, sono arrivata a soffrire poco, ovvero l'ambientazione anni '80 e la presenza di un protagonista esperto in film horror, i realizzatori di Vicious Fun sono riusciti a non renderli le caratteristiche preponderanti e a utilizzarli piuttosto come mezzi per farsi due risate in più, costringere i protagonisti a rimanere senza telefonino, con conseguente uso creativo e talvolta contundente dei telefoni fissi, oppure dare il là alla strepitosa sequenza origine di tutte le sfighe di Joel, costretto a ricorrere a tutta la sua conoscenza del genere per tentare di sopravvivere a una riunione di serial killer. La sequenza in questione, oltre ad essere il cuore del film, è davvero una delle cose più esilaranti che possiate vedere quest'anno: immaginate, infatti, una riunione di "alcolisti" anonimi composta da Jason Vorhees, Patrick Bateman, John Wayne Gacy, Hannibal e qualsiasi altro serial killer cinematografico o reale vi venga in mente, pronti a scambiarsi confidenze su come condurre una vita normale alla faccia delle pulsioni omicide o, perché no, su come farla franca, il tutto posto con lo stesso tono conciliante e anche un po' drammatico delle terapie di gruppo, e non avrete più motivo di snobbare Vicious Fun (aggiungo anche una delirante sequenza molto maschia sul "non denigrare i baffi di un uomo". Quella è la mia preferita).


Se il tono del film è molto scanzonato, gli omicidi perpetrati dai vari serial killer, sui quali poi tornerò, vengono presi tremendamente su serio. Calahan non è uno scemo e non getta tutto in caciara solo perché l'atmosfera del film imporrebbe leggerezza, ma ci dà pesante con sangue, intestini in bella vista e un paio di sequenze ad alto tasso di disgusto, una delle quali contiene anche un occhio cavato (so che tra i miei lettori c'è chi non apprezza), e anche i personaggi più simpatici o caricaturali non fanno una bella fine. Se amate un determinato attore del mucchio (qualcuno ha detto David Koechner?) la cosa potrebbe darvi fastidio, ma tolto di mezzo il caratterista più famoso e messo da parte un protagonista carismatico fino a un certo punto, ciò che rimane è da leccarsi i gomiti. La bionda e violentissima Amber Goldfarb è un osso duro da cui dovrebbe guardarsi persino Freddy Krueger, Julian Richings e Robert Maillet, dopo Anything for Jackson e Becky, sono diventati due dei miei "mostri" preferiti e sono perfetti per i personaggi che sono toccati loro in sorte, mentre l'overacting di Ari Millen è qualcosa di commovente, che rischia di rendere il suo Bob uno degli emuli di Patrick Bateman più adorabili di sempre. Vicious Fun è perfetto per una fresca serata estiva a base di horror divertenti, cercate qualche altro film a tema da accoppiagli per una maratona e non ve ne pentirete!


Di Julian Richings (Fritz), Robert Maillet (Mike) e David Koechner (Zachary) ho parlato ai rispettivi link.

Cody Calahan è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Canadese, ha diretto film come The Oak Room. Anche produttore, attore e stuntman, ha 39 anni.  



Ari Millen, che interpreta Bob, aveva già partecipato al film The Oak Room, sempre di Cody Calahan. ENJOY!

4 commenti:

  1. Sembra proprio un comedy horror perfetto per l'estate.
    Se lo trovo, non me lo faccio scappare. ;)

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  2. Quoto il Cannibale qui sopra. L'ambientazione anni '80 stanca anche, ma questa ha tutte le carte in regola per piacermi.

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    1. L'ambientazione anni '80 qui non diventa fondamentale, tranquilla!

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