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martedì 6 dicembre 2022

Gli occhi del diavolo (2022)

Ho rimandato ancora la visione di Bones and All (ma QUI trovate la recensione scritta per me da Vidur di Pellicole dall'Abisso) perché ero sicura che il primo horror a saltare a Savona sarebbe stato Gli occhi del diavolo (Prey for the Devil), diretto dal regista Daniel Stamm e, focca la bindella!, avevo proprio ragione ad essere così sicura. Ne è valsa comunque la pena?


Trama: Ann è una suora dal passato traumatico, che esercita all'interno di un'accademia per esorcisti. Quando un demone minaccerà una delle piccole ospiti della struttura, la suora sarà costretta ad affrontare i più oscuri recessi del proprio animo...


Gli occhi del diavolo mi ha dato la stessa impressione di Incarnate, horroretto di qualche anno fa, sempre a tema demoniaco. Alla fine del film mi sono girata verso i miei compari di visione dicendo "Pensavo peggio, dai. Però mi è sembrato il pilot di una serie TV." ed entrambi hanno avvallato la mia impressione. Probabilmente succede, quando gli sceneggiatori (ben tre!) vengono dal mondo della serialità e, soprattutto, due di loro non hanno mai messo mano a un horror. Se andate a vedere le loro schede su IMDB scoprirete infatti che i tre hanno in comune la partecipazione alla serie Buddies, spin-off di Quell'uragano di papà, e addirittura un paio hanno collaborato al cartone animato Rio, quindi con l'horror c'entrano proprio come i cavoli a merenda ma, probabilmente, hanno ben presente come si costruisce un'eroina "materna" in grado di accattivarsi i più piccoli. La protagonista del film, Ann, è una suora non convenzionale, che fin dall'inizio ci viene proposta in abiti borghesi, truccata di tutto punto, giovane animo ribelle pronta a scuotere dalle fondamenta la secolare tradizione che consente solo ai preti di praticare gli esorcismi, mentre alle suore è riservato il ruolo di "infermiere" sul campo; a differenza dei suoi colleghi, Ann sa guardare oltre il demone per concentrarsi sulle vittime, e ai miei occhi di bimba cresciuta a pane, cartoni animati e serie TV questa sua caratteristica l'ha messa sullo stesso piano di Sailor Moon, Buffy e tutte quelle fanciulle speciali non perché si sono fatte il mazzo cubico ma perché hanno avuto la "fortuna" di nascerlo (cito Buffy perché Ann è bionda, anche se il suo colore di capelli ha una sfumatura che strizza più l'occhio ai Targaryen). In pratica, Gli occhi del diavolo mi è sembrata la origin story di una supereroina, e il finale "aperto" mi ha dato ragione, anche se non ho trovato in rete notizie di un'eventuale serie televisiva ispirata al film, per fortuna.  


Che poi, Gli occhi del diavolo. E' vero, a causa del doppiaggio italiano la qualità del film somiglia parecchio a quella de Gli occhi del cuore, ma mai una volta che nel corso della vicenda si parli di occhi (tranne nell'unica scena orripilante durante la quale ho dovuto girarmi per non vedere) o simili, tant'è che nel titolo originale, che gioca sulla consonanza tra Prey e Pray, si fa riferimento alle prede del dimonio, il quale ha la pazienza di passare anni a cacciare la stessa persona, da buon segugio. Lo fa, com'è ovvio, con mille omaggi a L'esorcista e con una struttura simile a quella delle migliaia di horror a tema che hanno preceduto Gli occhi del diavolo, film che non spicca particolarmente né per la trama né tantomeno per la realizzazione, visto che ogni jump scare è facilmente prevedibile e gli infarti si possono evitare con un'agile mano davanti alla faccia. Peccato, perché con un po' più di originalità a livello di regia e struttura, l'idea di una suora esorcista non sarebbe stata nemmeno così male, anche solo per fare indignare i broflakes e fare ammattire chi si sente offeso da ogni svolta femminile all'interno delle opere di finzione, ma data la pochezza dell'operazione, ho paura non se ne sia accorto nessuno. Se mai qualcosa, di questo Gli occhi del diavolo, mi rimarrà ancora in mente tra qualche mese, probabilmente sarà l'esilarante scherzone del demonio ai danni del boss degli esorcisti, condannato a subire una figuraccia indegna con tanto di capata in terra, gli appunti di Ann corredati di lunghezza della lingua degli indemoniati, e il fatto che Virginia Madsen, un tempo bellissima, sia diventata una sciura abbastanza sfatta. Avanti il prossimo!


Di Virginia Madsen, che interpreta la dottoressa Peters, ho già parlato QUI.

Daniel Stamm è il regista della pellicola. Tedesco, ha diretto film come L'ultimo esorcismo ed episodi di serie quali Scream: La serie, Fear the Walking Dead e Loro. Ha 46 anni. 


Se Gli occhi del diavolo vi fosse piaciuto recuperate L'esorcista, l'unico esponente degno di questo genere di film e, al limite, la saga di The Conjuring. ENJOY!

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