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venerdì 23 dicembre 2022

Violent Night (2022)

Lo aspettavo... beh, lo aspettavo come si aspetta il Natale, ma mi ha fatto penare questo introvabile Violent Night (no, il titolo italiano non esiste), diretto dal regista Tommy Wirkola. Con l'occasione, faccio tantissimi auguri di Natale ai pochi che ancora hanno voglia di seguire questo blog azzoppato come una renna anziana! Ci sentiamo tra qualche giorno con le classifiche di fine anno! 


Trama: la notte di Natale, una facoltosa famiglia viene presa in ostaggio da un gruppo di criminali e tocca proprio a un riluttante Babbo Natale risolvere la situazione...


La settimana prossima la programmazione del blog sarà ridotta per ovvi motivi festaioli e anche perché mi dedicherò alle consuete classifiche di "chiusura" , quindi quella di Violent Night sarà l'ultima recensione del 2022 e, vi avviso, non sarà oggettiva. Rilassata come non mai, felice come una bambina che per la prima volta in vita sua vede un film di Tommy Wirkola in sala e, soprattutto, consapevole di stare per guardare un'epica pu**anata graziata dalla presenza di quel gran figo di David Harbour, non avete idea di quanto mi sia goduta Violent Night alla faccia di tutte le (giuste, per carità, ma qui non ci sarà spazio per il disfattismo) critiche piovute sul film. Anche perché, siamo onesti, chi è andato al cinema per aspettarsi qualcosa di non derivativo o arguto partiva svantaggiato in partenza, ché qui gli sceneggiatori non vanno tanto per il sottile e confezionano il più classico, trito dei film natalizi con tanto di morale e messaggio consolatorio annesso, passando però attraverso il cinismo bolso e ubriacone di un Babbo Natale ex guerriero vichingo costretto a salvare i membri della peggiore delle famiglie (le cui personalità sono state scritte sul retro di uno scontrino) da un commando di delinquenti assortiti (le cui personalità sono state scritte sul retro di un biglietto della metro). I "sentimenti" positivi sono cheap quanto quelli negativi, tanto che non c'è nemmeno il tempo di commuoversi come accadeva davanti ai dialoghi tra uno spaventato Bruce Willis e l'amico a distanza Reginald VelJohnson in Trappola di cristallo (nume tutelare, assieme a 58 minuti per morire, dell'intera operazione) e persino le tenere bambine in difficoltà sono delle iene di rara perfidia, nonostante il loro nome figuri nell'elenco dei buoni. La particolarità di Violent Night è dunque quella di non essere particolare affatto, eppure i realizzatori sono riusciti a dosare ogni singolo cliché e omaggio in modo che il risultato finale fosse divertente, dissacrante e, soprattutto, interessante dall'inizio alla fine.


L'aspetto più gradevole di Violent Night, per quanto mi riguarda, è stato proprio quello di "stravolgere" le tradizioni dei classici film di Natale e di estremizzare quelli che lo sono diventati col tempo (vedi la parentesi "realistica" su Mamma ho perso l'aereo) tingendoli delle pennellate sanguinolente del "solito" Tommy Wirkola, colui che della tamarreide ha fatto un'arte al punto da rendere piacevole anche roba come Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe; se, alla fine di quella trashata piaciuta solo a me e ad altre tre persone, mi ero augurata di vedere presto un seguito, il medesimo pensiero ha fatto capolino anche alla fine di Violent Night, perché io amerei molto godermi di nuovo il Babbo Natale di David Harbour e conoscere anche i suoi elfi e la Signora Natale (!). Ciò detto, rimanendo in tema David Harbour, lo sceriffo Hopper non potrà MAI scalzare l'adorato Bruno dal mio podio personale di figoni del cinema action, ma non posso nemmeno negare che un pezzetto del mio cuore sia già suo da tempi non sospetti, e vedere il suo corpicione (cit) ignudo coperto di tatuaggi mi ha fatto fare la stessa esclamazione eccitata di Amy in The Big Bang Theory; David ha il phisique du role perfetto per interpretare un Babbo Natale ubriaco e sfatto, ma è anche pregevolissimo come riluttante eroe "di menare", soprattutto quando viene armato con dolorosissimi oggetti contundenti. Voto dieci anche a Leguizamo, che finalmente è riuscito a riprendersi il ruolo di malvagio natalizio che gli spettava già dal 1990 e che, circondato da un codazzo di henchmen uno più esilarante dell'altro, migliora ulteriormente la qualità dell'operazione. Personalmente, ritengo che il periodo festivo non potesse cominciare meglio e non vedo l'ora di riguardare Violent Night fino a farlo diventare uno dei miei classici natalizii! 


Del regista Tommy Wirkola ho già parlato QUI. David Harbour (Babbo Natale), John Leguizamo (Scrooge), Beverly D'Angelo (Gertrude), Cam Gigandet (Morgan Steel), Brendan Fletcher (Krampus) li trovate invece ai rispettivi link.


André Eriksen, che interpreta Gingerbread, aveva già lavorato con Wirkola in The Trip. Ciò detto, se Violent Night vi fosse piaciuto recuperate Trappola di cristallo e Babbo bastardo. ENJOY!



5 commenti:

  1. Ecco appunto, l'ho detto proprio ieri anch'io. Ma perché non hanno lasciato il titolo originale che andava benissimo anche per la distribuzione italiana? Mistero.

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    1. Onestamente non lo so ma, tanto, purtroppo questo film è stato davvero mal distribuito.

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  2. Auguri carissima, e questo film comunque assolutamente da vedere...ma quando si potrà ;)

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  3. Io ho avuto un dialogo surreale con la cassiera del nostro multisala, per poco non mi metto a piangere... per fortuna che qualche amico ha avuto pietà e mi ha accompagnata a Genova!
    Per il resto, ovviamente concordo!

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