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venerdì 24 maggio 2024

Fase IV: distruzione Terra (1974)

Per la challenge Horrorx52 su Letterboxd dovevo vedere un film uscito nel 1974. La scelta è ricaduta su Fase IV: distruzione Terra (Phase IV), diretto proprio quell'anno dal regista Saul Bass.


Trama: a seguito di un non ben precisato evento cosmico, le formiche del deserto dell'Arizona cominciano a sviluppare comportamenti inusuali. Due scienziati vengono inviati ad indagare e la situazione degenera...


Come sa chi segue un po' il blog, non vado matta per la fantascienza. Probabilmente questo film era finito nella mia lista perché ne aveva parlato Lucia, altrimenti non penso mi sarebbe mai venuto in mente di guardarlo. Il genere continua a non esser uno dei miei preferiti, ma sono contenta di avere recuperato un'opera particolare come Fase IV: distruzione Terra. Ci sono molti motivi per cui questo film è particolare, in primis perché è il primo ed unico lungometraggio diretto da Saul Bass, che molti di voi conosceranno come realizzatore di spettacolari titoli di testa come quelli, giusto per citarne un paio, di Psyco, Casinò, Cape Fear, Quei bravi ragazzi e West Side Story. In quanto frutto della mente di un illustratore e artista, Fase IV: distruzione Terra è incredibilmente ricercato a livello di immagini ed è un'esempio di fantascienza lenta, adulta, alla 2001: Odissea nello spazio. Si prende, infatti, tutto il tempo per mostrare lunghissime sequenze ambientate nel sottosuolo, che mostrano la silenziosa ma ineluttabile riorganizzazione di formiche mutate da un non ben precisato evento cosmico, sfruttando spesso proprio il punto di vista degli insetti, tra primi piani e immagini documentaristiche ma mai sciatte. Attraverso un mix di riprese dal vero, timelapse e pregevoli effetti speciali, la misteriosa attività delle formiche si dipana agli occhi dello spettatore senza bisogno di dialoghi esplicativi, giustapposta al tentativo di due scienziati di comprendere cosa stia accadendo. Se, all'inizio, gli scienziati vengono descritti come la fredda voce della ragione (soprattutto uno) e ultimo baluardo contro un caos che rischia di diffondersi sulla Terra, mano a mano che il film prosegue si percepisce un apprezzamento sempre maggiore verso le strutture geometriche e regolari delle operazioni imenottere, con la natura che getta nel caos tecnologie all'avanguardia, sfruttandone i punti deboli e smascherando la fondamentale natura bruta dell'essere umano. 


Questo lento mutamento di prospettiva si accompagna ad un cambiamento anche dello stile. Dopo un prologo iniziale inusuale, interamente dedicato alle formiche, l'atmosfera diventa, per buona parte del primo atto, quella tipica di un film di fantascienza anni '50, con umani terrorizzati da creature minacciose e il governo americano che cerca di metterci una pezza. Gli intenti non necessariamente distruttivi delle formiche vengono evidenziati, tuttavia, da strutture quasi artistiche, che non solo creano immagini spettacolari dal punto di vista formale, ma che sottolineano una volontà di comunicare, cambiare e costruire, cosa che diventa il fulcro di un finale diventato cult e di cui esistono due versioni. La versione recuperata negli ultimi anni è l'ennesimo esempio della creatività di Saul Bass, una conclusione visionaria fatta di immagini oniriche, di cui ogni fermo immagine meriterebbe di essere appeso in casa per arredare con gusto, e accompagna degnamente le ultime parole del film, ma personalmente ho apprezzato anche il finale classico, che ho trovato comunque comprensibile anche senza particolari ausili visivi; in esso, il film si apre, se non all'ottimismo, almeno alla speranza o alla volontà di abbracciare un cambiamento non scontato, e come sempre dimostra che los titolistas malvagi erano già belli attivi negli anni '70, perché nessuno ha mai detto che la Fase 4 preveda la distruzione della Terra. A discolpa di eventuali fraintendimenti, è vero che il film prende talvolta il sentiero dell'horror a sfondo ecologico, e l'assedio delle formiche tocca anche picchi di disgusto, enfatizzati dalla natura minuscola di un insetto famelico che potrebbe infilarsi a branchi in qualsiasi orifizio, prima di decidere di divorarti dall'interno, ma si è visto decisamente di peggio, al cinema. Ciò detto, ribadisco la contentezza di avere guardato Fase IV: distruzione Terra, pellicola interessante che vi consiglierei di recuperare, se vi piace il genere.

Saul Bass è il regista della pellicola. Famoso come illustratore e realizzatore di alcuni dei titoli di testa più famosi della storia del cinema, ha vinto un Oscar per la regia del corto Why Man Creates. Americano, anche scenografo, animatore, sceneggiatore e produttore, è morto nel 1996, a 76 anni. 


Per il ruolo di Kendra era stata provinata anche Linda Blair, scartata alla fine a causa della giovane età e del compenso troppo elevato che avrebbe richiesto la sua presenza. Di Fase IV: distruzione Terra esiste uno psichedelico finale alternativo che tratterebbe del futuro dell'umanità, recuperato e restaurato qualche anno fa. ENJOY!

5 commenti:

  1. Questo film non mi ha convinto moltissimo, le scene documentaristiche per me sono un po' troppe e in genere la storia non mi ha preso. Dopo pochi anni dalla visione l'ho quasi dimenticato. Ricordo però che per un giorno o due dopo averlo visto sentivo minuscole zampette camminarmi addosso...

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    1. Per fortuna io non ho avuto effetto zampettante. Non penso rientrerà mai nei miei film preferiti, tuttavia l'ho apprezzato molto per la sua natura sperimentale.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Mi sono iscritto a Letterboxd, non so nemmeno io bene perché, però al momento mi sono limitato a dare qualche voto ai film e a fare qualche lista. Se inizio anche con le challenge, è la fine :)

    Comunque, Saul Bass fenomeno assoluto delle illustrazioni. Non sapevo avesse anche girato un film e a questo punto mi sono incuriosito

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    1. Non lo sapevo nemmeno io, secondo me una visione la merita anche se continuo a preferirlo come illustratore.
      Letterboxd lo uso più che altro per sbirciare cosa guardano gli altri, soprattutto quali film horror nuovi meritano!

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