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mercoledì 1 aprile 2020

Come to Daddy (2019)

Giorni in cui i cinema sono chiusi ma siccome c'è tanta roba da recuperare è bello anche stare a casa *rosic*. Così, in questi giorni ho guardato Come to Daddy, diretto nel 2019 dal regista Ant Timpson.


Trama: un ultratrentenne riceve una lettera dal padre che non vede dall'età di cinque anni e decide di accettare l'invito a raggiungerlo. Purtroppo, papà si rivela uno stronzo di prim'ordine...



Per riuscire a raggiungere le righe minime affinché questo risulti un post "normale", mi toccherà fare i salti mortali visto che il punto di forza di Come to Daddy è il non sapere. Quello che posso dire, per quanto riguarda la trama, è che il film di Ant Timpson è una commedia nerissima o una tragedia comica, all'interno della quale personaggi che non si vedono da decenni cominciano a sbroccare male. Il figlio dal nome improponibile, Norval, ha la faccetta stralunata di Elijah Wood, perfetta per un uomo che vive nella speranza che il padre fedifrago sia una brava persona, che magari possa aiutarlo a fare i conti con un passato di alcolismo, depressione e tentati suicidi, ma viene purtroppo accolto dal genitore con una cattiveria che ha dell'inverosimile, da un uomo rozzo, alcolizzato fin dal mattino e privo di parole che non siano di biasimo costante; Norval, poverello, lì per lì cercherebbe di sopportare, di abbozzare, di darsi un tono nonostante il suo lavoro di "artista" che se la crede, poi a un bel momento sbrocca anche lui, comprensibilmente. Da qui, lascio alla vostra immaginazione. Come to Daddy è un film che gioca molto di attesa e punta tutto su dialoghi e confronti, soprattutto nella prima parte, mentre nella seconda arriva a mescolare i registri, appropriandosi persino di elementi tipici del thriller horror, giusto per confondere un po' lo spettatore, scodellando inoltre una riga di personaggi talmente sopra le righe che al confronto il Windom Earle di Twin Peaks è un signorino posato.


Fior di caratteristi come Martin Donovan e Michael Smiley, soprattutto quest'ultimo, dominano la scena abbracciando con gioia l'atmosfera grottesca di Come to Daddy e il desiderio di "strano" che pare avere avvinto l'ex Frodo Baggins sia come attore che come produttore e verso la fine c'è anche la possibilità di godere di qualche scena pulp. D'altronde, benché sia al suo primo film come regista, Ant Timpson non è estraneo alle splatterate (ve ne accorgerete leggendo più sotto il suo excursus nel campo della produzione), ma oltre a questo ha un occhio non malvagio per la costruzione delle inquadrature e l'utilizzo delle luci artificiali e naturali e lo dimostra la bellezza di alcune sequenze, arricchite dalla scelta di un setting assai particolare, ovvero una casa a pianta rotonda montata su alte palafitte, a strapiombo su un lago (con buona pace dello smartphone d'oro di Lorde), che nasconde nei suoi meandri un sacco di luoghi misteriosi. Onestamente, aggiungere altro sarebbe un vero delitto, vi consiglio di recuperare Come to Daddy senza porvi troppe domande e godervelo per il film interessante e divertente che è, ringraziando il cielo che continuano ad esistere matti come Elijah Wood.


Di Elijah Wood (Norval Greenwood), Martin Donovan (Brian) e Michael Smiley (Jethro) ho già parlato ai rispettivi link.

Ant Timpson è il regista della pellicola. Neozelandese, è alla sua prima prova dietro la macchina da presa ed è conosciuto soprattutto come produttore (il suo nome è legato a film come The ABCs of Death e seguiti, Turbo Kid e Deathgasm). Anche sceneggiatore e attore, ha 54 anni.


Stephen McHattie interpreta Gordon. Canadese, ha partecipato a film come Beverly Hills Cop III, A History of Violence, 300, Watchmen, Pay the Ghost, Madre!, Il giustiziere della notte, Rabid e a serie quali Starsky & Hutch, Il tenente Kojak, Miami Vice, Ai confini della realtà, X-Files, Oltre i limiti, The Hunger, Walker Texas Ranger, Nikita, Detective Monk, The 4400 e The Strain. Anche regista e produttore, ha 73 anni e un film in uscita.


6 commenti:

  1. me lo segno, la tua recensione mi ha incuriosita xD

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    1. Segna, segna. Anche Elijah Wood, come Daniel Radcliffe, ultimamente azzecca solo film particolari :)

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  2. Non sapevo che fosse diventato anche produttore, però niente lui mi fa simpatia e poi la descrizione del film invoglia alla grande. Per cui recupererò.

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    1. Produttore, anche lì, strano. Recupera, recupera.

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