Certe volte meglio non sapere le cose. Certe volte, meglio guardare film come Gunpowder Milkshake, diretto e co-sceneggiato dal regista Navot Papushado, disponibile su Amazon Prime Video, lasciandosi ispirare dalle locandine viste su Letterboxd e dalle attrici coinvolte, e più non dimandare.
Trama: una killer a pagamento scazza gli ultimi due lavori e viene condannata a morte dall'organizzazione per cui lavora...
Perché certe volte è meglio non sapere le cose, oltre ad avere la memoria di un criceto? Perché a me, per esempio, il nome Navot Papushado non diceva nulla e mi sono guardata Gunpowder Milkshake come fosse una parodia al femminile di John Wick diretta da qualche russo rincoglionito. Purtroppo poi tocca documentarsi prima di scrivere il post e si viene a scoprire che Papushado non solo non è russo, ma era uno dei registi e sceneggiatori di quel trionfo di Big Bad Wolves, rimanendoci conseguentemente male e aggiungendo punti di ignominia a una pellicola altrimenti innocua. Gunpowder Milkshake altro non è che un mix di tutte quelle pellicole "di menare" (mi perdonino i giovini de I400calci per il prestito linguistico) tamarre che vanno per la maggiore in questi ultimi anni; l'ispirazione principale è il già citato John Wick col suo world building fatto di assassini dotati di particolari rifugi/punti di rifornimento armi (là è la catena di hotel Continental, qui c'è una biblioteca) ma si possono aggiungere anche Atomica Bionda, Hotel Artemis, l'umorismo grossolano di Guns Akimbo, un po' di Léon, persino Charlie's Angels e Baby Driver, quest'ultimo citato in un paio di "vorrei ma non posso" fatto di morti in macchina e canzoni utilizzate come elementi costruttivi della trama più che come mero sfondo. Protagonista del film è una killer che ha seguito le orme della madre scomparsa e che, un giorno, si ritrova nel mirino della sua organizzazione dopo avere sbagliato ben due lavori; una simile situazione porta con sé tutto un codazzo di sparatorie, scontri corpo a corpo, rivelazioni e personaggi tra il cazzuto e l'assurdo, insomma tutti elementi che, normalmente, mi porterebbero a leccarmi le dita, ché sapete quanto adori le storie di killer al femminile che menano come fabbri ferrai (e qui ce ne sono ben quattro), ma che stavolta mi hanno lasciata spesso perplessa e annoiata.
Nonostante un paio di sequenze invero pregevoli, nella fattispecie quella all'interno dello studio medico, il combattimento multiplo in biblioteca e il piano sequenza al ralenti finale, i tempi morti di Gunpowder Milkshake sono infatti troppi, soprattutto all'inizio, quando gli sceneggiatori si preoccupano di mettere quintali di carne di seconda mano al fuoco e lasciarla lì, a friggere per "dopo". Di fatto, il film ingrana solo con la prima sequenza meritevole, la prima ad avermi portata a sorridere di approvazione anche dopo un paio di scene più splatter del normale (il vampiro che finisce impalato è notevole), dopodiché diventa poco più di un divertissement piacevole, se si riesce ad ignorare una generale aria di scopiazzatura che rende Gunpowder Milkshake un frullato insipido sia a livello di sceneggiatura che di regia che, nonostante il cast stellare, di attori, punto assai dolente. Io non so se il personaggio di Sam è stato volutamente scritto per essere inespressivo e distaccato, ma Baby e Léon avevano un contesto che li rendeva adorabili, mentre Sam spesso sembra solo vittima della svogliatezza di Karen Gillan e nemmeno affiancandole una bambina vivace ed espressiva la situazione migliora; addirittura, i nemici maschili non sono proprio pervenuti, in particolare i "boss di fine livello", tanto che l'unico a rimanere impresso è il sempre valido Michael Smiley, mentre va un po' meglio dalla parte femminile, dove, a parte Angela Basset che fa a gara di inespressività con la Gillan, ci sono Lena Headey, Michelle Yeoh e, soprattutto, la splendida Carla Cugino a tirare su la baracca. Visti i film precedenti di Papushado, Gunpowder Milkshake mi risulta una caduta di stile proprio perché vorrebbe credersela e averne a pacchi; certo, ho visto di molto peggio e non posso sconsigliarvi la visione del film, però è proprio a "lasciar correre" simili pellicole che tentano di dissimulare la mancanza di idee con un paio di trovate esagerate che lo stile di questo genere di film si appiattisce fino ad intristire gli appassionati. E io ora sono molto, molto triste.
Del regista e co-sceneggiatore Navot Papushado ho già parlato QUI. Karen Gillan (Sam), Lena Headey (Scarlett), Paul Giamatti (Nathan), Ralph Ineson (Jim McAlester), Carla Cugino (Madeleine), Angela Bassett (Anna May), Michelle Yeoh (Florence) e Michael Smiley (Dr. Ricky) li trovate invece ai rispettivi link.
Se Gunpowder Milkshake vi fosse piaciuto aggiungete anche i due Kingsman oltre ai film citati nel post. ENJOY!