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lunedì 17 gennaio 2022

Il Bollodromo #86: Lupin III - Parte 6 - Episodio 14

Siccome è molto difficile guardare gli episodi di sabato e anche scrivere post la domenica, l'appuntamento con i "recap" di Lupin III - Parte 6 è abbastanza ballerino e me ne scuso con quelle 30/40 persone che passano di qui per sbaglio a leggerli. Ma bando alle ciance e parliamo di 蜃気楼の女たち - Shinkirō no onna-tachi (Le donne del miraggio). ENJOY! 


La fioraia Mathia è ricoverata in ospedale e Lupin si rivela a lei per quel che è, non come l'amorevole vecchietto che andava a comprarle i fiori. Il fatto che Mathia non mostri particolare ansia o sorpresa e il fatto che nel covo delle ladre dai capelli rossi ci sia un vaso di fiori in un punto quantomeno insolito dovrebbe fare sorgere qualche sospetto, ma magari sbaglio, sono io ad essere una brutta persona malfidente. Ciò detto, la banda è ovviamente in fibrillazione per la mole di rivelazioni della settimana scorsa e Jigen (che ha affibbiato il ruolo di cuoco a Goemon senza troppe remore, approfittando del fatto che il samurai è scarso a poker) vorrebbe sapere chi sia la madre di Lupin ma, colpo non troppo di scena, la Tomoe dell'episodio precedente non è la vera genitrice del ladro, bensì una sorta di tata/governante/insegnante che lo ha introdotto all'arte del furto e lo ha protetto nel corso di un'infanzia non migliore di quella passata da un qualsiasi Cavaliere dello Zodiaco. Lui comunque la chiama mamma ed è assai perplesso perché l'ha vista morire dopo aver rubato fior di gioielli al nonno, come mostrato nella puntata numero 13. Ciò detto, l'azione incalza e non si può restare ancorati ai ricordi, anche perché c'è sempre appesa la spada di Damocle della rossa Mercedes e della sua banda denominata Elvira, che sono pronte a fare un colpo in Messico.


In Messico, la Elvira si scopre essere non già un'attrice popputa e nemmeno una banda di cloni, come pensavo, bensì un gruppo di violenti debosciati travestiti da Mercedes (!) che mettono a ferro e fuoco una città con mezzi militari per rapinare una banca, con sommo scorno di Zenigata e soci che si ritrovano nel bel mezzo di una guerriglia urbana. Ben più raffinato, Jigen spara un solo colpo e piazza un segnalatore su uno dei mezzi della Elvira, il che consente all'intera banda di scoprire il rifugio di Mercedes e soci e di mettere così alle strette la vanesia ladra, costretta così non solo a restituire a Lupin il tesoro rubato, ma anche ad ammettere che Tomoe è viva. Lupin non uccide Mercedes solo perché "sa valutare un tesoro quando ce l'ha davanti. E le donne sono i tesori più preziosi del mondo", al che la rossa, poverella, quasi quasi spererebbe che Lupin voglia farsela ma niente, ciccia, il ladro stavolta preferisce farla arrestare da Zenigata. Recuperato il tesoro e messa a posto Mercedes, resta solo una domanda, anzi due: dov'è finita Tomoe? Che vuole da Lupin ancora? Ma soprattutto: chi cucinerà la prossima volta?


Al secondo episodio, il nuovo story arc della serie si conferma molto più interessante del primo. I rapporti tra i personaggi principali vengono approfonditi attraverso gag e scambi molto carini e divertenti, l'idea di fare luce sull'infanzia di Lupin è avvincente e, soprattutto, vengono riproposte finalmente le dinamiche che hanno reso le serie storiche un cult assoluto, ovvero le interazioni tra le varie abilità di una banda di ladri finalmente tornati a rubare, complottare e mettere alle strette gli avversari. L'invincibilità di Lupin non sarebbe tale senza la saggezza e la pistola di Jigen, la spada di Goemon e le mille risorse di Fujiko, purtroppo gli sceneggiatori tendono spesso a sottovalutare l'interazione tra le parti, preferendo concentrarsi su personaggi secondari di cui frega poco, riducendo i comprimari a mere comparse sullo sfondo, mentre Le donne del miraggio rimette tutto nella giusta prospettiva. Speriamo duri e speriamo, soprattutto, che l'episodio della settimana prossima sia un trionfo di Jigenitudine, anche se mi dispiace sempre vedere quanto il pistolero sia sfortunato in tema di donne e quanto queste ultime, almeno nell'universo creato da Monkey Punch, non capiscano una mazza di uomini! Alla settimana prossima!


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