Pagine

lunedì 8 gennaio 2024

Dream Scenario (2023)

Grazie all'imbeccata di Cassidy de La bara volante, oggi ho l'occasione di prendere due piccioni con una fava: fare gli auguri al mitico Nicolas Cage (che ieri ha compiuto ben 60 anni!) e recuperare un film talmente bistrattato dalla distribuzione che nemmeno il cinema d'élite di Savona lo ha programmato, ovvero Dream Scenario, diretto e sceneggiato nel 2023 dal regista Kristoffer Borgli.


Trama: Paul, insegnante di biologia, sposato e con due figlie, comincia inspiegabilmente ad apparire nei sogni delle persone e la sua vita ne viene stravolta...


Siccome il post nasce in occasione del compleanno del nostro Nic Cage, vorrei cominciare con una nota di biasimo rivolta alla I Wonder Pictures, che sul manifesto italiano ha messo questa citazione tratta da un articolo dell'Hollywood Reporter: "Una performance davvero esilarante. Nicolas Cage non è mai stato così divertente". Ora, va bene invogliare la gente ad andare a vedere i film, ci sta cavalcare la moda dei meme dedicati al nostro, ma quel che penso è che l'Hollywood Reporter non abbia capito Dream Scenario, mentre i responsabili marketing della I Wonder Pictures non l'abbiano nemmeno visto. Il personaggio di Cage a me è sembrato tutto meno che divertente, fin dall'inizio. Anzi, a essere sincera mi ha causato un misto di pena e fastidio assai simile a quello provato davanti alla protagonista di Sick of Myself, altra pellicola di Kristoffer Borgli con la quale Dream Scenario condivide parecchi aspetti. Paul Matthews è una persona ordinaria e dimenticabile, dalla vita altrettanto ordinaria e dimenticabile; è come il protagonista de La vita è meravigliosa, non gli manca nulla ma non ha nemmeno quella scintilla che rende speciale lui o le sue giornate e, come la Signe di Sick of Myself, non sopporta di non essere diventato famoso. Sì, vederlo farsi bello davanti alla moglie dopo un colloquio disastroso o cercare mezzucci per capire se la ex è ancora interessata a lui strappa un sorriso e la stessa cosa accade quando Paul comincia a comparire nei sogni delle persone come una presenza "inutile", un mero voyeur delle fantasie altrui, senza polso nella vita come nella dimensione onirica, ma Dream Scenario fa presto a cambiare registro e sbattere in faccia allo spettatore quanto sia facile venire masticati e sputati da una fama costruita sul nulla. Finché Paul si limita a comparire nei sogni, con la sua faccetta rassicurante (cit.), le persone lo trattano come una star e ogni porta gli viene spalancata, e nessuno (lui per primo) si impegna a capire il motivo dello strano fenomeno; quando è la sua stessa vita a diventare un incubo, alimentato dalla paura di chi inizia a vederlo come un mostro, non c'è modo di fermare il disastro o di recuperare anche l'"insoddisfacente" bellezza della normalità, con conseguenze angoscianti e tristissime. Per quanto mi riguarda, Dream Scenario nella sua interezza, ma specialmente nell'ultimo atto, è un'opera di modernissima tristezza, una spietata rappresentazione del male di vivere e della pressione sociale che siamo tutti costretti a subire quotidianamente, e l'ultima sequenza in particolare mi ha fatta sciogliere in lacrime.


Nicolas Cage, il festeggiato, è stato giustamente nominato ai Golden Globes. Non vincerà, anche perché tra i suoi contendenti ci sono Giamatti, Damon e Phoenix, ma la sua interpretazione è una delle migliori degli ultimi anni, un ritorno alla triste, goffa quintessenza dell'uomo medio(cre) che me lo aveva fatto amare in film come Il ladro di orchidee e Al di là della vita: Paul trasuda da ogni poro la volontà di essere celebrato per qualcosa di più, è imbarazzante nei suoi tentativi di elargire sorrisi accattivanti, alimenta un'empatia infinita quando le sue labbra si muovono nel tentativo di dire qualcosa di intelligente o "potente", invano. Cage si contiene e mostra il dito medio a tutti quelli che si sarebbero aspettati il suo overacting, diventando così un perfetto Paul, un protagonista che delude costantemente le aspettative e a cui sembra quasi venga negata ogni possibilità di sfogarsi, sempre schiacciato da qualcosa, persino in un finale talmente poetico e surreale che sembra essere stato preso di peso da un film di Spike Jonze. A tal proposito, Kristoffer Borgli è sulla buona strada per diventare un regista tra i più quotati. Le scene oniriche sono deliziosamente surreali ma mai "esagerate", e la realtà, soprattutto dal secondo atto in poi, prende la connotazione di un sogno grazie a riprese grandangolari ed inquadrature sghembe che lasciano quella sensazione che si prova dopo essersi appena svegliati, ancora intrappolati nelle maglie di un incubo restio ad abbandonare la nostra coscienza. Rispetto a Sick of Myself mi è sembrato che lo stile di Borgli, sia a livello di regia che di sceneggiatura, si sia affinato ancora di più, sacrificando forse un po' di quella rozzezza indipendente e volutamente sgradevole che aleggiava sulla sua pellicola precedente, ma senza indebolire la sua modernissima critica sociale. Nell'attesa del suo prossimo lavoro, vi consiglio Dream Scenario in quanto è uno dei film più belli dell'anno passato e faccio di nuovo gli auguri a Nicolas Cage, di buon compleanno e di altre mille pellicole così interessanti!  


Di Nicolas Cage (Paul Matthews), Julianne Nicholson (Janet Matthews), Dylan Baker (Richard) e Michael Cera (Trent) ho già parlato ai rispettivi link.

Kristoffer Borgli è il regista e sceneggiatore della pellicola. Norvegese, ha diretto il bellissimo Sick of Myself, che potete trovare su MUBI. Anche montatore, attore e produttore, ha 39 anni. 


E ora, un po' di trivia: Dream Scenario è prodotto dalla A24 ed Ari Aster, che in origine avrebbe dovuto dirigere il film con Adam Sandler come protagonista; Marc Coppola, fratello di Nicolas Cage, interpreta Sidney, l'ospite a cena di Richard che somiglia tanto a Paul. Prima di scappare, non dimenticate di leggere anche l'omaggio dei miei altri colleghi!!

Il Zinefilo affronta “L'ultimo dei templari”:

Non quel Marlowe presenta, "Cagis Salomonis: la Clavicola di Nicolas Cage!"

La Bara Volante a caccia di tesori con “Il mistero dei Templari - National Treasure”:

"Knowing" sulle pagine di Vengono fuori dalle fottute pareti:

12 commenti:

  1. Voglio prima vedere il film quindi sto cercando di evitare le recensioni, ma passo giusto a fare tanti auguri a Nicolino ^_^

    RispondiElimina
  2. Proprio ieri stavo leggendo un articolo sui 60 di Cage e ho capito che probabilmente lo apprezzo meno di quanto credessi, grandi interpretazioni (da Via da Las Vegas a Il Ladro di Orchidee o Pig) probabilmente perché appesantite da questa bulimia a non rifiutare mai un ruolo (con inevitabili ciofeche al seguito, anche e Trespass lo riguardo con piacere ma certo non per lui...) e scelte sopra le righe in cui sguazza e tuttavia riuscite (Mandy e Renfield) che mi portano così a esprimere un giudizio di non facile puntualità. In Dream Scenario Nick è da podio, non ho visto Sick of Myself ma anche grazie al bel ruolo di Julianne Nicholson molti commenti sul tema, caro a Borgli, dei media e come indirizzano la percezione di noi stessi e degli altri qui si vanno a fare benedire: Dream Scenario è un film tristissimo, un film che parla di noi, delle piccole cose che ci fanno felici ma che fatichiamo a riconoscere e apprezzare fino quasi a credere che ci rendano insoddisfatti; ancora, dei sogni che inseguiamo (o in cui ci rifugiamo) mentre intorno a noi accade quel a cui si dà il nome di vita ("La vita è ciò che ci accade mentre ci occupiamo d'altro"). Incipit fragoso e disturbante, poi una lunga sospensione tra sogno e incubo e un finale che ha il sapore di una fetta di lime in mezzo a labbra screpolate. Grandissimo film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sick of Myself te lo consiglio perché è una discreta bombetta, quanto a Nic Cage diciamo che ha avuto un periodo di scelte infelicissime che, negli ultimi anni, fortunatamente ha avuto un drastico calo. Per il resto, concordo con tutto ciò che hai scritto su Dream Scenario!

      Elimina
  3. Buon compleanno Nic, che bello festeggiarlo in tanti! E mi appunto questo film, che non ho visto ma di cui hai scritto in modo così intrigante! :--)

    RispondiElimina
  4. Film che se fosse uscito come si deve, sarebbe entrato nei miei listoni di fine anno. Sarà impossibile, ma almeno una candidatura Cage se la meriterebbe agli Oscar, se la meritava anche per Pig in realtà, quindi come contentino e come pubblicità per un film davvero splendido, perché no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, sicuramente sarebbe stato nella mia top 5. E sai che Pig devo ancora recuperarlo, mannaggia a me?

      Elimina
  5. Visto al Rome Film Fest, veramente bello
    Non amo molto Nic Cage ma ci regala una performance molto sentita, abbracciando il suo lato meme e overacting (qui di proposito)

    io ho intenso la sua proiezione mentale e onirica come il suo subconscio: se noti lui fa nei sogni la reazione a ciò che legge riguardo alla sua carriera accademica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, anche io credo che il suo subconscio si manifesti nei sogni altrui. Più la frustrazione aumenta più diventa pericoloso, quando decide di nascondersi e accettare l'anonimato, puntualmente scompare anche dai sogni altrui, mentre all'inizio era la sua smania di apparire che lo ha "esaudito".

      Elimina
    2. concordo
      hai detto bene quello che ho provato a esprimere a ottobre uscendo dalla sala xD

      Elimina
  6. Non potevo fare altrimenti, mi aspettava da troppo tempo e questa era l'occasione giusta! Grazie per avermi coinvolta nell'"operazione Cage"!

    RispondiElimina