Trama: un gruppo di cacciatori di mostri si riunisce per superare una prova, alla fine della quale il vincitore entrerà in possesso della gemma Bloodstone. Qualcosa, però, renderà la prova molto più movimentata...
Licantropus è uno special televisivo che, ai tempi dell'uscita, ha fatto parlare parecchio di sé, in quanto prodotto "sperimentale" della Marvel. Il film è tratto dalla serie a fumetti omonima uscita negli anni '70 e il personaggio, nato da un'idea di Roy Thomas, faceva parte del revival horror seguito all'alleggerimento del Comics Code Authority. Ciò che rende particolare la pellicola, è il fatto che Licantropus è stato realizzato proprio come un horror della Universal, con tanto di immagini in bianco e nero (salvo per la presenza di una bloodstone rosso brillante), e all'inizio dà proprio l'illusione di mantenere le atmosfere dei film dell'epoca. Tra personaggi sopra le righe, umorismo nero e un'aura di mistero a circondare la famiglia Bloodstone e la reliquia da essa custodita, è facile lasciarsi coinvolgere dalla storia e cadere nell'illusione di avere davanti un omaggio ai tempi che furono (anche se il look dei cacciatori di mostri è troppo moderno e fighetto), anche in virtù del ritmo "rilassato" con cui vengono introdotte le basi della trama. Dopodiché, essendo comunque un mediometraggio da 50 minuti prodotto dai Marvel Studios e distribuito direttamente su Disney +, le cose si velocizzano e viene anche meno quell'aria gotica che rendeva Licantropus così particolare. Benché, infatti, a un certo punto venga a crearsi una situazione potenzialmente angosciante e perfetta per un horror più "adulto", l'umorismo nero regredisce a siparietti slapstick e le sequenze si riempiono di adrenalinici corpo a corpo, con qualche lievissima concessione ad eleganti macchie di sangue che impattano contro la macchina da presa, la quale pur non mostra nulla di particolarmente splatter o disgustoso, nemmeno quando artigliate e pesanti ferite all'arma bianca lo richiederebbero. Si può dire che, dopo l'inizio promettente, Licantropus si adagia sullo stile di una serie TV Marvel un po' più violenta e spaventosa del normale, ponendo però dei paletti "morali" che non vengono mai superati e che privano i mostri della carica orrorifica ed eversiva che dovrebbero possedere di diritto.
Dal mio punto di vista, ovviamente, questa mancanza di coraggio è un peccato, nonostante mi sia comunque divertita a guardare Licantropus, anche perché l'unione di due stili così diversi manca di equilibrio e di un raccordo che la renda meno stridente. Peccato, perché Giacchino (anche autore, naturalmente, della colonna sonora) dietro la macchina da presa mostra di saperci fare e confeziona delle sequenze estremamente rispettose dello stile Universal, sfrutta bene i giochi di luce ed ombra, quando si tratta di passare alle scene d'azione non entra in confusione e, coadiuvato da un buon montaggio, rende tutto chiaro e comprensibile. Ho apprezzato molto anche il trucco e gli effetti speciali artigianali, affiancati da un'ottima CGI necessaria per dare vita a uno dei personaggi horror più iconici della Casa delle Idee. Infine, Licantropus vanta un ottimo cast. Gael García Bernal è caratterizzato da un perfetto mix di fascino e goffaggine, Laura Donnelly mi ha ricordato tantissimo Krysten Ritter in Jessica Jones (quando le serie Marvel erano meglio, mannaggia!) e Harriet Sansom Harris si mangia tutti con un'interpretazione così sopra le righe che è una gioia per il cuore. Purtroppo, come ho scritto sopra, le potenzialità di Licantropus sono state sacrificate alle necessità della Marvel, che lo rendono automaticamente un'opera non così "sperimentale" come l'avevano pubblicizzato all'epoca. Il mio cervello se n'è reso conto, perché da metà special in poi ha cominciato a venire intaccato da quella sensazione di superficialità consumistica evocata ormai da ogni prodotto del MCU, che lo spinge ad inserirli, man mano che il tempo passa, nel limbo dei film dimenticati. Di solito ci vuole una settimana, magari a Licantropus servirà un mese, ma temo che il destino sarà il medesimo.
Gael García Bernal, che interpreta Jack Russell, ho già parlato QUI.
Nel 2023 è stata distribuita una versione a colori del film, per omaggiare gli horror della Hammer. Se Licantropus vi fosse piaciuto recuperate L'uomo lupo. ENJOY!