Non credevo sarei mai andata a vedere un musicarello napoletano al cinema ma, tant'è, il tam tam della rete post Venezia ha fatto il suo sporco lavoro e giovedì ho visto Ammore e malavita, diretto e co-sceneggiato dai Manetti Bros.
Trama: Ciro è la guardia del corpo di don Vincenzo, Fatima un'infermiera che un giorno vede qualcosa che nessuno avrebbe dovuto vedere. Ciro dovrebbe ucciderla ma Fatima è l'amore perduto della sua infanzia e i due quindi scappano, lasciandosi alle spalle uno stuolo di cadaveri...
Ammetto con colpevolezza di non avere mai visto un film dei Manetti Bros. Ma nemmeno mezzo, eh. Neppure Zora la vampira, che pure all'epoca aveva fatto notizia. Si vede che io e il cinema italiano andiamo in due direzioni diverse. Probabilmente se gente come Sauro e Lisa non ne avessero parlato benissimo nei loro blog non sarei andata a vedere neppure Ammore e malavita che a me, con tutto il dovuto rispetto, l'ambientazione napoletana irrita non poco, con tutti gli stereotipi partenopei che immagino diano fastidio persino agli abitanti di quelle zone. E ammetto che, magari, due sottotitoli in più avrebbero giovato alla visione del film, ché io il 90% dei dialoghi tra Fatima e Ciro non li ho capiti manco p'o cazz'. Aggiungo infine che io e il musicarello non ci siamo mai incrociati nemmeno per sbaglio, neppure da bambina o ragazzina, nemmeno quando i miei genitori erano padroni del telecomando, perché i veri liguri stundai il musicarello lo schifano, belin, e ai biondi capelli di Nino D'Angelo preferiscono la faccia scazzata di De André, per dire. Concluso questo lungo preambolo, devo dire che inaspettatamente Ammore e malavita mi è piaciuto, non tanto quanto avrei voluto magari, ma ne riconosco la genialità e ammetto che non solo mi ha fatto fare un sacco di risate ma si è rivelato persino più profondo di quanto non pensassi. Quegli inni alla libertà sul finale, il giusto ridimensionamento della figura del "padrone" all'inizio (il padrone deve comunque ricordare le sue origini umili, senza mancare di rispetto a chi sta "sotto") e la celebrazione dell'aMMaure sono cose che allargano il cuore e riconciliano un po' col mondo, aggiungendo una ventata di ottimismo e allegria anche all'interno di una storia dove il bodycount è altissimo e la malavita spadroneggia fin dalle primissime sequenze, tra cadaveri canterini che si chiedono "chi cazz'è stu Don Vincenzo?" e turisti che vengono felicemente rapinati a Scampia. Non ho mai visto Song'e Napule (ne dubitavate?) ma mi è parso di capire che, nonostante siano entrambi romani, i Manetti Bros portino la città partenopea nel cuore e ne riconoscano il fascino a discapito di tutti gli stereotipi e di tutte le brutture che l'hanno fatta assurgere, spesso ingiustamente, agli onori della cronaca nera, al punto da arrivare ad essere internazionalmente considerata come una delle città più pericolose del mondo. Poi oh, io a Napoli non sono mai stata quindi mi viene difficile anche parlarne e capire il sentimento che smuove i Manetti ma, di base, mi è sembrato positivo.
Più che la storia in sé, comunque, una sorta di Romeo e Giulietta in salsa mafiosa condita da innumerevoli e consapevoli citazioni cinematografiche che fanno capo nientemeno che a James Bond, colpiscono di Ammore e malavita l'anima musical e il gusto con cui i Manetti mettono in scena non soltanto i vari numeri musicali ma anche le sequenze più "action". Non riesco ad entrare nel merito della musica in sé perché obiettivamente quello di Ammore e malavita non è il mio genere (diciamo che ho riso molto ma è una colonna sonora che non riascolterei) e, benché funzionali alla trama e rispettose del "canone", ho preso le canzoni presenti nel film come una parodia ben realizzata, però ho apprezzato tutte le coreografie e la messinscena che fa loro da contorno, a cominciare dalla Madonnina che s'illumina trasformando un grigio corridoio d'ospedale in una truzzissima sala da ballo, passando per il tizio che canta circondato da cornetti rossi, per arrivare ai cadaveri che tengono il tempo schioccando le dita come un macabro coro greco, giusto per citare un paio di scene che mi hanno colpita più di altre. Bellissima la fotografia "rozza", le inquadrature da poliziottesco, l'esagerazione splatter delle sparatorie e degli innumerevoli atti di violenza che costellano il film, molto interessanti anche i costumi e alcuni dettagli delle scenografie (i cuori "sacri" con in mezzo l'orologio di Johnny Depp in casa di Fatima, la De Lorean! sul finale), tutti aspetti del film che mi spingerebbero a recuperare le precedenti opere dei Manetti Bros perché, davvero, se c'è un film da cui traspare aMMore per tutto il cinema è davvero Ammore e malavita quindi chissà cosa mi sono persa in tutti questi anni. Bravissimi anche gli interpreti, tra l'altro. A dire il vero la Gerini, con quel napoletano parodico e forzato, lì per lì non mi convinceva ma più andavo avanti più mi sono resa conto che questa è la sua migliore interpretazione da anni, mentre Serena Rossi, Carlo Buccirosso, Giampaolo Morelli e tutto il resto del cast si sono conquistati la mia simpatia fin dall'inizio e in particolare Serena Rossi, con quella sua aria un po' motown e la voce bellissima, è stata davvero una sorpresa graditissima. Mi rendo conto che dovrei spendere qualche parola in più ma, ribadisco, non ho le conoscenze per analizzare Ammore e malavita come meriterebbe e mi spiace. Posso solo consigliare chi dovesse leggere il post di andarlo a vedere prima che lo tolgano dalle sale perché un film simile va "vissuto" più che letto. Iamme, ia!
Di Carlo Buccirosso, che interpreta Don Vincenzo Strozzalone, ho già parlato QUI mentre Claudia Gerini, che interpreta Donna Maria, la trovate QUA.
I Manetti Bros, al secolo Marco e Antonio Manetti, sono i registi e co-sceneggiatori del film. Nati entrambi a Roma, hanno diretto film come Zora la vampira, L'arrivo di Wang, Paura 3D, Song'e Napule ed episodi delle serie Il commissario Rex e L'ispettore Coliandro. Anche produttori e attori, Marco ha 49 anni mentre Antonio ne ha 47.
Giampaolo Morelli interpreta Ciro. Nato a Napoli, ha partecipato a film come South Kensington, Paz!, Song'e Napule, Smetto quando voglio: Masterclass e a serie quali Anni 60, Distretto di polizia, Braccialetti rossi e L'ispettore Coliandro. Anche sceneggiatore, regista e produttore, ha 44 anni e un film in uscita.
Serena Rossi interpreta Fatima. Nata a Napoli, ha partecipato a film come Song'e Napule e a serie quali Un posto al sole, Il commissario Montalbano, Che Dio ci aiuti, Il commissario Rex e L'ispettore Coliandro, inoltre ha prestato la voce ad Anna in Frozen - Il regno di ghiaccio. Ha 32 anni e un film in uscita.
Tra gli altri attori che compaiono nella pellicola segnalo il cantante Raiz, al secolo Gennaro Della Volpe, che interpreta Rosario, mentre non so per quale motivo in nessun sito viene riportata la presenza del comico Giovanni Esposito nei panni del boss rivale (accompagnato tra l'altro dal wrestler italiano Giuseppe "King" Danza). Oh ben, c'è e tanto vi deve bastare! ENJOY!
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domenica 15 ottobre 2017
giovedì 5 ottobre 2017
(Gio) WE, Bolla! del 5/10/2017
Buon giovedì a tutti! Dopo l'exploit della settimana scorsa torno solitaria, tra una bestemmia e l'altra, a fare il resoconto delle NON uscite Savonesi, con Madre! ancora al palo e un paio di pezzi grossi che tuttavia non so se andare a vedere, visto che ancora mi manca Valerian... ENJOY!
Blade Runner 2049
Ammore e malavita
Come ti ammazzo il bodyguard
Nemmeno il cinema d'élite ha ascoltato i miei appelli pro-Madre! ...
120 battiti al minuto
Blade Runner 2049
Reazione a caldo: E santo Cielo, fallo più corto!!!
Bolla, rifletti!: Avete idea di cosa significhi fare stare il Bolluomo al cinema per due ore? Blade Runner 2049 ne dura QUASI tre e se considerate che Mirco non ha mai visto Blade Runner e che gli orari del cinema di Savona sono assurdi temo finirò a vedere il sequel del capolavoro di Scott da sola, in settimana. Con tutto il rispetto per Villeneuve, regista che adoro, mi sta passando la voglia...Ammore e malavita
Reazione a caldo: Ma l'aMMore è solo Quentin!!
Bolla, rifletti!: Mi sa di cretinata assurda ma ne hanno parlato benissimo ovunque quindi un po' di curiosità c'è. E chissà che non si riveli un musicarello migliore di La La Land!Come ti ammazzo il bodyguard
Reazione a caldo: Gesù.
Bolla, rifletti!: Niente, sono una brutta persona: durante il trailer ho riso moltissimo. La voglia di vederlo c'è, lo ammetto... magari per un recupero cazzaro una sera?Nemmeno il cinema d'élite ha ascoltato i miei appelli pro-Madre! ...
120 battiti al minuto
Reazione a caldo: Madre! volevo, Madre!! OhMMMMadreeeHHHH!
Bolla, rifletti!: Politica, anni '90, AIDS, Francia... hmm... mi sa di robetta pesantuccia e pretenziosa, da radical chic. Passo, aspettando un'eventuale illuminazione Aronofskiana.
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