Dunque, poiché ieri è uscito su Amazon Prime Video Il principe cerca figlio, mi è tornata voglia di riguardare Il principe cerca moglie (Coming to America), diretto nel 1988 dal regista John Landis.
Trama: Akeem, principe del Regno di Zamunda, frustrato dalle mille imposizioni di corte, decide di andare in America a cercare una moglie che lo ami per quello che è dentro, non per il suo status sociale...
Adesso andrò contro i gusti "cult" del novanta per cento delle persone che leggono questo blog o che, in generale, hanno vissuto infanzia o adolescenza negli anni '80, ma io non ho mai particolarmente amato Il principe cerca moglie e averlo riguardato dopo, credo, 25 anni dall'ultima volta ha rinconfermato le mie opinioni di bambina. All'epoca adoravo i vari 48 ore, Beverly Hills Cop e Il bambino d'oro, cose più avventurose e dinamiche oltre che molto più divertenti, e per me Eddie Murphy dava il meglio di sé proprio in quelle occasioni, con quella meravigliosa risata regalatagli dal compianto Tonino Accolla, mentre Il principe cerca moglie l'ho sempre trovato prevalentemente noioso. Salvo pochi momenti divertenti, legati ovviamente alle esagerazioni del cerimoniale di corte del regno di Zamunda (il "pene reale" su tutte) e a qualche momento di scontro culturale tra africani e americani, Il principe cerca moglie è un film anche troppo serio, questo perché il principe Akeem deve essere ammantato comunque da una regale superiorità, soprattutto nei momenti in cui la commedia si fa più romantica, e inoltre è lungo come la quaresima, cosa che lo fa sembrare ancora più lento, un sentire, per la cronaca, condiviso dallo stesso John Landis, che da anni vorrebbe proporre un director's cut un po' più stringato. E un sentire, per inciso, condiviso anche da Mirco, che già dopo mezz'ora stava dando segni di cedimento dopo aver esordito con un "Ah, ma questo l'ho già visto" (Sì, ma non te lo ricordi!! Mortacci tua!). Se non ci fossero le mattane di Arsenio Hall e l'esordio dei ruoli multipli di Eddie Murphy, oltre a un cast all black di tutto rispetto, credo che Il principe cerca moglie sarebbe finito nel novero di flop anni '80 perché, davvero, il nucleo centrale di questo film sono le peripezie nemmeno troppo ardue di un principe che si incapriccia (vai a sapere perché visto che Lisa è noiosissima e banale) di un'americana e cerca di "conquistarla" (considerato che è fidanzata con un cretino, le ci vogliono circa 10 minuti per infatuarsi perdutamente di Akeem), nulla più.
Visto oggi, con un po' più di consapevolezza rispetto a quando avevo 11 anni, beh, ovviamente il divertimento (relativo) della visione de Il principe cerca moglie deriva dal riconoscere una serie di attori diventati col tempo anche famosissimi oppure sgamare Eddie Murphy e Arsenio Hall sotto i vari travestimenti, cosa che, dopo decenni di Simpson, diventa un po' più facile col primo; in realtà, l'unica trasformazione che ancora oggi, grazie al make up di Rick Baker, lascia con la mascella slogata, è quella in cui Eddie Murphy diventa un vecchio ebreo bianco (italoamericano nella versione italiana), davvero notevole. Ci si diverte a vedere il "solito" Samuel L. Jackson, al suo quarto/quinto film, già impegnato ad interpretare uno sboccatissimo criminale, oppure quello che sarebbe diventato il compassato Dr. Benton di E.R., qui nei panni di un arrogante fighetto dai capelli unti, e si apprezza una sorta di continuity Landiana quando senza preavviso spuntano i Dukes di Una poltrona per due, felici perché finalmente l'incubo della povertà è finito. Per il resto, onestamente, mi sono spesso distratta e ho buttato più volte un occhio all'ora, chiedendomi quanto ancora sarebbe passato prima di arrivare al confronto in metropolitana, una delle cose che ricordavo da quando ero piccola assieme alla sposa abbaiante, al rituale mattutino e alla canzone Mbube, che corre sui titoli di testa e che altro non è se non la versione originale di The Lion Sleeps Tonight. Stantibus rebus, non oso immaginare quanto mi romperò le scatole a guardare Il principe cerca figlio, considerato anche che Accolla non c'è più e che dovrò necessariamente guardarlo in lingua originale senza neppure commuovermi per l'iconica risata di Akeem.
Del regista John Landis ho già parlato QUI. Eddie Murphy (Principe Akeem, Clarence, Saul, Randy Watson), Cuba Gooding Jr. (il ragazzo che si fa tagliare i capelli), Eriq La Salle (Darryl Jenks), Vondie Curtis-Hall (bibitaro alla partita di basket), Samuel L. Jackson (Rapinatore), Tobe Hooper (Ospite alla festa) li trovate invece ai rispettivi link.
James Earl Jones interpreta il Re Jaffe Joffer. Americano, lo ricordo per film come Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, L'esorcista II - L'eretico, Caccia a Ottobre Rosso, Una pallottola spuntata 33 1/3 - L'insulto finale, Rogue One, Star Wars: L'ascesa di Skywalker e a serie come Una famiglia del terzo tipo, La vita secondo Jim, Due uomini e mezzo, Dr. House, The Big Bang Theory; come doppiatore ha lavorato in Guerre stellari, L'impero colpisce ancora, Il ritorno dello Jedi, Il re leone e I Simpson. Ha 90 anni.
Per il ruolo del re era stato preso inizialmente in considerazione Sidney Poitier. Anche a Paul Gleeson, così come a Don Ameche e Ralph Bellamy, era stato chiesto di riprendere il ruolo che aveva in Una poltrona per due, ma l'attore è stato costretto a rifiutare perché già impegnato sul set di Trappola di cristallo. Ovviamente, adesso aspettiamo Il principe cerca figlio ma, se Il principe cerca moglie vi fosse piaciuto, recuperate già Una poltrona per due anche se siamo fuori stagione! ENJOY!