giovedì 14 luglio 2011

Una notte da leoni (2009)

Folgorata dal trailer del secondo capitolo, ho deciso di guardare Una notte da leoni (The Hangover), commedia diretta nel 2009 dal regista Todd Phillips.



Trama: quattro amici, di cui uno in procinto di sposarsi, decidono di festeggiarne l’addio al celibato a Las Vegas. Dopo la serata tre di loro si risvegliano in una suite d’albergo semi- distrutta, senza ricordarsi nulla di ciò che è successo… e senza lo sposo.



Una notte da leoni è stato, indubbiamente, l’exploit comico che nessuno si aspettava. Molto probabilmente diventerà il film cult della generazione successiva a quella di American Pie, l’ultima grande commedia americana (il che è tutto dire…) degli anni ’90. Merito dell’alchimia assolutamente perfetta tra gli attori e gli standard che incarnano (il “fico” della situazione, il perfettino che nasconde un carattere completamente diverso, il folle fuori da ogni schema) e delle situazioni tragicomiche in cui incappano i protagonisti, che sono poi degli “aggiornamenti” di cliché comici vecchi come il mondo: la macchina che non si potrebbe né usare né toccare che, lo sappiamo già, finirà distrutta alla fine del film; boss malavitosi che diventano delle macchiette, insospettabili guest star infilate nella pellicola più o meno opportunamente, schiaffi alle istituzioni, scambi di persona, qualche virata nello scatologico o nel “sexy”, ecc. ecc. Nulla di troppo nuovo, insomma, e forse Una notte da leoni funziona proprio per questo, per il suo essere un ritorno al classico (che non passa mai di moda, come sappiamo).



Consapevoli di questo, non si può urlare ovviamente al miracolo e, lo ammetto, pensavo davvero di divertirmi di più guardando il film. Innanzitutto è un po’ lento ad ingranare e la presenza della “rivelazione” comica Zack Galifianakis è quasi fastidiosa da tanto il suo personaggio è irrimediabilmente scemo. Però mi è piaciuto per parecchi motivi (e non c’entra la presenza di Bradley Cooper, che comunque è sempre un bel vedere!), innanzitutto per il suo inizio in medias res con la telefonata ad una sposa ormai in ansia e per la splendida scena che segue dopo, quella della suite d’albergo irriconoscibile e piena di indizi che i nostri dovranno mettere assieme per capire che diamine è successo durante la fatidica notte. E l’idea stessa del film, appunto, quella di creare una sorta di “giallo” comico che regala nuovi, esilaranti colpi di scena ad ogni rivelazione è geniale e fa sì che lo spettatore non abbia mai un momento di noia o distrazione, nemmeno durante i titoli di coda dove, con un simpatico escamotage, ci vengono rivelati altri particolari piccanti della Notte da leoni. A parte gli sproloqui pseudointellettuali, comunque, di Una notte da leoni ho amato l’assurdo doppiaggio di Mr. Chow e le stupide canzoncine di Stu e Alan (quella che suona al piano Stu mi ha fatta ridere per un’ora…); solo queste valgono da sole la visione del film. Per quanto riguarda il seguito, non sono andata a vederlo al cinema, ma una serata casalinga in compagnia di amici a guardarselo sbellicandosi dalle risate prima o poi me la farò!



Di Bradley Cooper, che interpreta Phil, ho già parlato in questi post.

Todd Phillips (vero nome Todd Bunzl) è il regista della pellicola, nella quale fa anche un brevissimo cameo. Americano, ha diretto film come Road Trip, Starsky e Hutch, Parto col folle e Una notte da leoni 2, da poco uscito. Anche produttore e sceneggiatore (è stato nominato all’Oscar per la miglior sceneggiatura con Borat), ha 41 anni.



Ed Helms (vero nome Edward Paul Helms) interpreta Stu. Americano, lo ricordo per film come Un’impresa da Dio, Una notte al museo 2 e Una notte da leoni 2. Ha inoltre prestato la voce per film come Mostri contro alieni e serie animate come American Dad! e I Griffin. Anche sceneggiatore e produttore, ha 37 anni e tre film in uscita, tra cui  The Muppets.



Zach Galifianakis (vero nome Zacharius Knight Galifianakis) interpreta Alan. Americano, ha raggiunto il successo internazionale praticamente in questi ultimi due o tre anni, ma effettivamente io già lo conoscevo, solo che non lo avevo mai collegato al bel telefilm Tru Calling, dove interpretava uno dei personaggi principali. Lo ricordo anche per film come Heartbreakers – Vizio di famiglia, Parto col folle e Una notte da leoni 2, oltre che per aver doppiato un episodio di American Dad!. Anche sceneggiatore e produttore, ha 42 anni e tre film in uscita, tra cui The Muppets.



Heather Graham interpreta la spogliarellista Jade. Americana, la ricordo per film come I gemelli, Fuoco cammina con me, il bel Boogie Nights – L’altra Hollywood, Scream 2, Austin Powers la spia che ci provava, La vera storia di Jack lo squartatore e Terapia d’urto, oltre a serie televisive come Genitori in blue jeans, I segreti di Twin Peaks, Oltre i limiti e Scrubs. Anche produttrice, ha 41 anni e cinque film in uscita.



Justin Bartha interpreta Doug. Americano, lo ricordo per film come Studio 54, Il mistero dei templari, Il mistero delle pagine perdute e Una notte da leoni 2. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 33 anni e un film in uscita.



Jeffrey Tambor interpreta Sid, il padre di Alan. Caratterista americano dalla faccia familiarissima, lo ricordo per film come Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche, Il dottor Dolittle, Tutti pazzi per Mary, Vi presento Joe Black, Il Grinch, Hellboy , il recente Paul e Una notte da leoni 2, oltre a serie come Il tenente Kojak, Starsky e Hutch, MASH, Love Boat, Ai confini della realtà, La signora in giallo, CSI, Medium. Abile doppiatore, ha prestato la sua voce per Spongebob il film, Mostri contro alieni e le serie Batman, Dinosauri, Pinky and The Brain e Johnny Bravo. Ha 67 anni e quattro film in uscita.



Tra le guest star della pellicola, oltre a Mike Tyson (che nella realtà possiede SETTE tigri, non una…), segnalo Ken Jeong, qui nei panni di Mr. Chow e già villain in Mordimi, mentre la favolosa band che suona al matrimonio è la stessa che, in Starsky & Hutch, vediamo suonare al bat mizvah della figlia di Vince Vaughn. La parte di Jade sarebbe dovuta andare a Lindsay Lohan, che ha rifiutato convinta che il film sarebbe stato un flop. Brava stupida, continua ad entrare e uscire dalle cliniche, che è meglio. E su questa nota allegra, vi lascio al trailer del film... ENJOY!!

2 commenti:

  1. Giustamente, ti lascio un commento su un film che non ho neppure visto e, tra l'altro, mentre sei a spasso con la mia consorte e prole. Non importa, è un puro pretesto e l'importante è l'iniziativa (me lo dico da solo). Io ho avuto modo di vedere il remake de L'ultima casa a sinistra in una semplice seconda serata di una banalissima Italia 1. Lo conosci? Tutto sommato lo trovo migliore del primo, almeno non vi erano sequenze comiche da comica anni '30, anche se la famiglia era un po' poco "borghese". Poi ho rivisto Hellraiser IV, sperando di trovarlo meno sconclusionato della prima volta, ma oserei dire di non aver avuto alcuna soddisfazione in tal senso, mi è sembrato il solito pastrocchio, con una nota di merito per i supplizianti gemelli. Per ora mi fermo, in attesa di un film in comune e non mancando di complimentarmi con te per la cura iconografica del sito, l'approfondimento documentario e financo lo stile di scrittura, frizzante, cinico e indice di saggezza.
    Naturalmente Ale (spero di essere l'unica tua conoscenza con questa originalissima abbreviazione del nome).

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  2. Evviva, sei riuscito a commentare!!!
    Purtroppo non ho visto nessuno dei due, ma il remake de L'ultima casa a sinistra mi piacerebbe vederlo.
    Grazie dei complimenti, comunque se vuoi lasciare altre tracce del tuo passaggio, film comuni che abbiamo visto (tra l'altro anche insieme!) ce ne sono a josa!!

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