martedì 10 gennaio 2012

Penny Dreadful (2006)

Seguendo il mio pessimo metodo per la scelta degli horror (che un giorno, forse, rivelerò) sono incappata in un altro figlio dell'Afterdark Horror Fest, ovvero Penny Dreadful, diretto nel 2006 dal regista Richard Brandes.


Trama: Penny è una ragazza con la fobia dei viaggi in auto, derivata da un terribile incidente dove erano morti entrambi i genitori. La psicologa, per aiutarla a superare il trauma, decide di portarla in viaggio sugli stessi luoghi della tragedia... ma quando caricheranno in macchina un autostoppista si renderanno entrambe conto della pessima idea avuta!


Dreadful in inglese significa Atroce. Pertanto, se è vero che nomen omen, avrei dovuto capire subito che questo film non sarebbe stato molto bello. Anzi. A dire il vero mi ero quasi convinta di avere davanti una pellicola pregevole, almeno all'inizio. La protagonista è brava, i suoi frequenti attacchi di panico mettono ansia perché ci si riesce ad immedesimare con lei, poveraccia, e viene voglia di bastonare la fastidiosa psicologa che, con tutte le buone intenzioni, la costringe a rimanere chiusa in auto. Anche quando sale l'autostoppista viene mantenuta una buona dose di tensione: il tizio è muto, non gli si vede la faccia, mangia carne cruda infilzata in uno spiedo troppo lungo e troppo appuntito ed è palesemente stronzo. Sì perché si fa portare in un campeggio chiuso, spaventa con i suoi silenzi le due cutrettole e per ringraziarle taglia loro persino le gomme dell'auto una volta arrivato a destinazione e sceso. Il tutto in venti minuti di film, i migliori. Quelli in cui ci si illude di stare guardando un horror forse banale, ma sicuramente valido, pieno d'atmosfera. E invece ciccia.


Quando Penny Dreadful entra nel "vivo" comincia una camurriosa rottura di scatole. Lo spettatore capisce che la protagonista sarà anche brava a recitare, ma vederla chiusa in una macchina ad urlare, gemere e smaniare per un'ora non è proprio l'ideale. Il maniaco, infatti, sceglie di punirla per essersi fatta intortare da una psicologa cogliona che la molla da sola in mezzo ai boschi per andare a "cercare aiuto" (geniale chiudere in auto una che ne ha la fobia, bravo!) e, nel frattempo, uccide a random tutti quelli che potrebbero aiutarla pur non essendo assolutamente interessati alla cosa, seguendo l'astuto principio che prevenire è meglio che curare. Penny Dreadful, però, non può essere definito slasher perché il body count è di quattro persone uccise quasi tutte fuori campo, né può essere definito torture porn perché sì, è vero che la povera Penny si spaventa un sacco e ci rimette un dito, ma il maniaco è talmente deficiente e mollo che l'unica tortura a cui riesce a pensare è quella di rinchiudere la poveraccia in macchina con un cadavere per tutto il film. Frozen dimostra che un espediente simile potrebbe anche funzionare, ma sicuramente servono uno sceneggiatore e un regista capaci di mantenere la tensione fino alla fine. E di sicuro è meglio non fare vedere il volto del maniaco alla fine, si rischia di provocare delle grassissime risate. Avanti il prossimo, dunque, e ne approfitto per fare un appello ai traduttori/adattatori della domenica che pensano basti saper smanettare un po' con internet per diventare tali: Google translator NON è un buon programma per sopperire alle vostre lacune. Se il barbuto personaggio si guarda attorno chiamando l'amico senza ottenere risposta alcuna ed esclama quindi "This isn't funny", sottotitolarlo con "Non è pazzesco" significa meritare lo schiacciamento delle palle con l'Oxford English Dictionary. E questo è solo uno dei mille Orrori di traduzione che ho beccato guardando questo film. CAPRE! CAPRE! CAPRE!!

Richard Brandes è il regista e sceneggiatore della pellicola. Già regista di un altro horror e di una commedia rosa, anche produttore e attore, di lui non si conoscono né la nazionalità né l'età ma immagino sia americano.


Mimi Rogers (vero nome Miriam Spickler) interpreta la psicologa Orianna. Americana, la ricordo per film come Mosche da bar. Austin Powers - il controspione, Cruel Intentions 2, Scemo & più scemo - iniziò così... e per le serie Magnum P.I., X - Files, Dawson's Creek e Two and a Half Men. Anche produttrice, ha 55 anni e un film in uscita.


Rachel Miner interpreta Penny. Americana, ha partecipato a film come Tooth & Nail e a serie tv come Sex & the City, Bones, Medium, CSI: scena del crimine, Senza traccia. CSI: Miami, Cold Case, Supernatural, Criminal Minds e Sons of Anarchy. Anche produttrice, ha 31 anni e quattro film in uscita.


Attenzione al cameo iniziale del povero Michael Berryman, messo lì a mo' di santino benedicente (leggasi esca per gli horrorofili gonzi). Se il film vi fosse piaciuto, anche se non comprendo il perché, o se foste interessati a vedere qualche pellicola dove la gente viene crudelmente torturata, cercate il primo Saw che è meglio. Aggiungo anche che esistono altri tre film con lo stesso titolo e il perché è presto detto: nella storia della letteratura inglese un penny dreadful era l'equivalente ottocentesco dei romanzacci pulp moderni, e costava appunto solo un penny. Nomen omen, come ho detto. ENJOY!

5 commenti:

  1. Con quasi lo stesso titolo mi hanno detto sia bellissimo Dread, un film veramente atroce ma nel senso buono del termine, quello della cattiveria. Non l'ho ancora visto, solo un consiglio di un amico.
    Ieri mi sono visto Primal, lo conosci?

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  2. Dread l'ho visto e anche recensito qui: http://bollalmanacco.blogspot.com/2011/05/per-fortuna-ogni-tanto-la-mia-ferrea.html
    Effettivamente come film è davvero valido, nonostante abbia un inizio un po' lento!
    Invece Primal non lo conosco, com'è?

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  3. Allora appena lo vedrò vengo a tovarti! (non lo faccio mai prima)

    Primal? L'ho appena recensito, l'ho voluto chiedere a te perchè sti film che galleggiano tra la zozzeria e il gioiellino capitano anche dalle tue parti.

    Stasera mi sa vado con Shelter.
    Siccome mi conosco può darsi che lo veda stasera come tra un anno.
    Mi noleggio un dvd a sera, poi quel che succede quando torno a casa non lo so mai...

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  4. Babol, guarda il minuto in cui io postavo qui da te e te lì da me.

    :)

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  5. Ahahah miseria, si chiama telepatia!!
    Beh, almeno tu quando guardi un film te lo guardi tutto intero, io invece vado a belle puntate, cosa che non andrebbe fatta, lo so!
    Allora ci risentiremo appena lo avrai visto!

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