Sabato sono andata a vedere Ghostbusters - Minaccia glaciale (Ghostbusters - Frozen Empire), diretto e co - sceneggiato dal regista Gil Kenan. L'ha già visto persino la bonanima di mia nonna ma non farò spoiler.
Trama: i membri della famiglia Spengler si sono trasferiti a New York e sono ormai acchiappafantasmi a tempo pieno. Giusto in tempo per affrontare un'antica divinità votata alla distruzione dell'umanità intera...
Mi rendo conto di essere ormai fuori tempo massimo (come lo sono Aykroyd, Murray e compagnia. Ma ci torno più avanti) quindi non mi sento di essere troppo tranchant nel giudizio verso Ghostbusters - Minaccia glaciale. E' piaciuto al fanciullo seduto accanto a me, figlio tredicenne di uno dei miei storici compari di horror, e tanto basta. Questi sono film che vengono realizzati per loro e per i nostalgici dello zoccolo duro, quelli che vorrebbero vedere tornare gli attori originali anche fossero affetti da demenza senile e col catetere attaccato, basta poter indicare lo schermo e ridere, commossi, dell'ennesima citazione al primo, storico Ghostbusters. Dico questo perché i ragazzini delle medie non hanno (e non gliene faccio una colpa perché alla loro età ero uguale, è giusto e normale che sia così) abbastanza esperienza da fare le pulci a una sceneggiatura costruita sul nulla, dove nessun personaggio introdotto in Legacy è riuscito ad evolvere o diventare minimamente interessante, tanto che Gil Kenan e Jason Reitman hanno dovuto introdurre altri due nuovi membri della squadra per insaporire un po' questo piatto insipido (fallendo male, come Calenda). Inoltre, i ragazzini delle medie probabilmente apprezzano molto di più la CGI odierna, che a me sembra sempre posticcia e senza fantasia, rispetto ai rozzi effetti speciali artigianali di un tempo, che ai miei occhi risultano invece ancora freschi, colmi di inventiva ed ingegno. Quindi, ripeto, non sono più io il target di queste opere. Hai voglia, infatti, a dire che una delle fonti di ispirazione di Ghostbusters - Minaccia glaciale è la serie The Real Ghostbusters, quando il "mostro finale" si vede e no dieci minuti ed è un pupazzone brutto come il peccato, mentre prima del suo arrivo i fantasmi si contano sulle dita di una mano. Se non altro, i bambini non conoscono per nulla il cartone animato che spingeva me e le mie compagne di scuola ad inventarci pazzesche avventure nei panni degli Acchiappafantasmi titolari (io ero Ray, per inciso), quindi apprezzeranno anche quel poco che si vede come una novità, senza fare confronti. Diverso il discorso per gli ultraquarantenni che piangono, pubblico di invasati rappresentato dal matusa piagnone per eccellenza, Dan Aykroyd. E qui aprirò un libro più lungo di quelli che potrete trovare nella biblioteca in cui, guarda caso, troverete un'altra vecchia (e sottolineo vecchia) conoscenza in una riproposta fotogramma per fotogramma di una delle scene più iconiche di Ghostbusters.
'Sto cazzo de Ghostbusters. Gil Kenan, Jason Reitman, io ve lo buco 'sto Ghostbusters. Ma siete capaci a rinfrescare la serie senza citare ogni 5 minuti il film del 1984? Non se ne può più, santo cielo. Il secondo tempo di Legacy non aveva un'idea originale che fosse una ma, per carità, ci stava perché era un film di passaggio tra il vecchio e il nuovo; però nel frattempo sono passati quasi quattro anni, cosa vi costava realizzare un sequel in cui i riflettori fossero puntati sulla famiglia Spengler E BASTA, magari anche con location nuove, inventandovi qualcosa legato a quel poco di originale che era stato raccontato nel film precedente? Eh no, perché altrimenti povero Aykroyd che da decenni non ha più il controllo del suo film preferito. Ma Dan mio, hai idea della tristezza che provo a vederti portare avanti sempre lo stesso personaggio che in trent'anni non ha mai messo piede fuori dal suo negozietto, e soprattutto che si atteggia a nonno comprensivo con le nuove leve, annuendo con sorriso bonario ogni maledetta volta che McKenna Grace e il cinese di cui non ricordo il nome ripetono a pappagallo le battute o i concetti del vecchio Ghostbusters? Bill Murray, di te non voglio nemmeno parlare. Anni a dar contro al franchise e poi sei sempre il primo a tornare, fingendo scazzo cosmico prima di passare a ritirare l'assegno. Ma davvero devo arrivare a 43 anni disconoscendoti, tu che sei stato il mio primo amore? Non bastasse il bisogno di infilare nel film facce ormai incartapecorite (giuro che a vedere Annie Potts salire le scale arrampicandosi coi corrimano mi si è spezzato il cuore), Kenan e Reitman sono riusciti non solo a privare di spessore i nuovi protagonisti, ma hanno aggiunto anche altri personaggi di cui non frega un belino a nessuno. L'unica cosa interessante, potenzialmente, sarebbe stata l'evoluzione del rapporto tra i giovani Spengler e un ex insegnante ormai diventato ufficialmente fidanzato di mammà, rapporto complicato dalla decisione familiare di lavorare tutti come acchiappafantasmi, ma dei quattro personaggi coinvolti due (Trevor e Callie) stanno lì a far numero, Gary è costretto al ruolo del goffo minchione mentre Phoebe si è tenuta tutti gli aspetti lunatici ed asociali del nonno senza ereditare nemmeno un briciolo della sua simpatia. Prendete Sheldon e toglietegli ogni aspetto divertente, avrete un'idea di quanto sia pesante Phoebe in versione adolescente scazzata col mondo. Il cinese e la tizia coi dread erano insignificanti già in Legacy e qui non sono nemmeno in grado di evolvere in love interest per i protagonisti, mentre il mastro di fuoco (e certo, come volevi chiamarlo, sennò? Guardia di ghiaccio?) e lo scienziato biondo mi fanno solo venire voglia di andare da Rick Moranis e Sigourney Weaver e abbracciarli forte, augurando loro di non finire coinvolti nemmeno per sbaglio in un eventuale terzo capitolo. E porca miseria, alla fine sono stata TROPPO tranchant col giudizio, scusate. Rimedio assegnando voto 10 ai soliti marshmallow tenerini e a quel miracolo della natura di Paul Rudd. In un film dove tutti invecchiano male, persino i ragazzini, lui continua a rimanere figo e giovanile. Avrà mica un autoritratto nascosto in soffitta?
Del regista e co-sceneggiatore Gil Kenan ho già parlato QUI. Paul Rudd (Gary Grooberson), Carrie Coon (Callie Spengler), Finn Wolfhard (Trevor Spengler), Mckenna Grace (Phoebe Spengler), Kumail Nanjiani (Nadeem Razmaadi), Patton Oswalt (Dr. Hubert Wartzki), Emily Alyn Lind (Melody), Bill Murray (Peter Venkman), Dan Aykroyd (Ray Stantz), Ernie Hudson (Winston Zeddmore), Annie Potts (Janine Melnitz) e William Atherton (Sindaco Walter Peck) li trovate invece ai rispettivi link.
James Acaster, che interpreta Lars, presta la voce all'Armadillo di Zerocalcare nel doppiaggio inglese di Questo mondo non mi renderà cattivo. Le scene in cui Trevor cerca di acchiappare Slimer sono simili ad alcune sequenze scartate da Ghostbusters II, dove al posto del ragazzino c'era Louis Tully; a proposito di Louis, se Ghostbusters - Minaccia glaciale vi è piaciuto recuperate Ghostbusters , Ghostbusters II e Ghostbusters Legacy. ENJOY!
Posso capire che sia passato di mano, ci sta è anche giusto, va bene se piace ai ragazzini. Mi preoccupano quelli dello zoccolo duro che non so quanto ci abbiano capito del primo film se dicono di apprezzarlo. Nel mezzo. Paul Rudd, l'uomo senza età che fa da barometro, ci medo qualcosa di meta-narrativo ma non riesco a metterlo a fuoco, troppo ghiaccio. Cheers!
RispondiEliminaQuelli preoccupano un sacco anche me, sono sincera. Paul Rudd patrimonio dell'umanità, almeno del genere femminile XD
EliminaGià il precedente mi aveva dato una certa sensazione di inutilità.
RispondiEliminaFiguriamoci questo... :)
Questo è ancora peggio. Chissà cosa combinerebbero con un terzo capitolo, il vuoto cosmico!
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