martedì 17 dicembre 2013

I tre moschettieri (2011)

La scorsa sera, siccome la mia cameretta è fredda mentre in sala c'è la stufa, ho deciso di guardarmi un film in TV invece di pescare tra i millemila a disposizione. Madre, seduta sul divano accanto a me, si è persa tra le braccia di Morfeo dopo 5 minuti mentre io ho guardato per intero I tre moschetteri (The Three Musketeers), diretto nel 2011 dal raffinato regista Paul W.S. Anderson. Raffinato come potrebbe esserlo l'ultima delle vajasse, ovviamente.


Trama: dopo l'ennesimo tradimento di Milady, i tre moschettieri Athos, Porthos e Aramis vagano per Parigi disoccupati e senza uno scopo nella vita. L'arrivo del giovane guascone D'Artagnan e le trame del perfido Cardinale Richelieu, tuttavia, riusciranno a rimetterli in azione...


Lì per lì pensavo davvero di avere sbagliato film. Dopo i titoli di testa, dalle calli venexiane spunta infatti un ninja suBBaquo con due spade che, in men che non si dica e sotto l'influsso di uno slow motion che verrà utilizzato almeno altre 90 volte in tutta la pellicola, vengono infilate nei morbidi corpicini di un gruppetto di guardie. Passano cinque minuti e mi rendo conto di non stare guardando un film tratto da un videogame perché, con incredibile faccia tosta, il figuro ninja, un incrocio tra Poe e Casanova, un wrestler e una bagassa russa si presentano rispettivamente come Athos, Aramis, Porthos e Milady. Ah. Non faccio in tempo a svegliare madre dal gran ridere che l'albero di Natale accanto a me comincia a tremare: al Panthéon, Alexandre Dumas padre si è rivoltato nella tomba una  volta di troppo. Il mio già grande sconcerto aumenta quando un artista d'avanspettacolo, o forse un comico di Colorado che risponde al nome di Orlando Bloom, s'invola con Milady fregandosene della Regina e della natura fondamentalmente onorevole che il Duca di Buckingham mostra di avere nei libri, mentre di lì a poco arriverà anche il giovane bimbominkia D'Artagnan a darmi il colpo di grazia e a convincermi, nuovamente, di stare guardando una parodia. Non può essere altrimenti. La mia unica speranza sono le due figure che ho sempre adorato, il Cardinale Richelieu e Rochefort. Quando spuntano, di loro, lo ammetto, non mi posso lamentare: Christoph Waltz si estrania dall'intera faccenda con scazzo atavico e aplomb più british che tedesco, consolandosi al pensiero che Tarantino ed io gli vorremo comunque sempre bene, mentre Mads Mikkelsen emana un incredibile fascino ad ogni gesto. Ovvio, i due mostri sacri vengono praticamente travolti dalle bizze di un re buliccio e una regina cessa, ma chi diavolo l'ha fatto il casting??


Risposta: lo stesso pazzo che ha deciso di usare interni pacchianissimi e abiti talmente trash che commuoverebbero Lady Gaga, tanto che persino i dialoghi fanno riferimento a questi due elementi del film come a qualcosa di aberrante. E mentre Capitan Harlock piange vergognandosi della sobrietà della sua Arcadia, se paragonata alla polena di una nave volante/dirigibile con le fattezze di uno scheletro che regge i simboli del potere ecclesiastico, io cerco di trovare qualcosa di positivo in questo I tre moschettieri, giusto per evitare accuse di snobismo cinefilo. Compito arduo, ma ci provo. Il film di Paul W.S. Anderson (non QUESTO Paul Thomas Anderson!!) ha di buono che si prende in giro, offre alle spettatrici tre moschettieri bellocci e agli spettatori la Milady più sexy della storia (anche se Milla, figlia cara, alla De Winter un po' di finezza andrebbe lasciata, non sei in Resident Evil, altrimenti  per il ruolo andava bene qualsiasi virago uscita da Machete!), non lesina duelli acrobatici, spacconerie expendabili o scene d'azione con effetti speciali di altissimo livello e sicuramente è perfetto per una serata col cervello staccato. Certo, il romanzo di Dumas praticamente scompare, è come se facessero un film su Se questo è un uomo con nazi zombie e il protagonista che cerca di fuggire dai campi di concentramento armato di Uzi, ma se è questo che vogliono i CCiofani, chi sono io per dire di no? D'altronde nemmeno Kiefer Sutherland e Charlie Sheen erano dei moschettieri "regolari", eppure quanto mi piacevano all'epoca! Quindi, mi limito a ringraziare la Madonna per il fatto che il finale aperto sia rimasto tale e per non essere riuscita ad andare al cinema a vederlo, magari in 3D.


Di Matthew Macfadyen (Athos), Milla Jovovich (Milady de Winter), Luke Evans (Aramis), Orlando Bloom (Duca di Buckingham), Mads Mikkelsen (Rochefort) e Christoph Waltz (Richelieu) ho già parlato ai rispettivi link.

Paul W.S. Anderson (vero nome Paul William Scott Anderson) è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto film come Mortal Kombat, Resident Evil, Alien vs. Predator, Resident Evil: Afterlife e Resident Evil: Retribution. Anche produttore e sceneggiatore, ha 48 anni e due film in uscita.


Ray Stevenson (vero nome George Raymond Stevenson) interpreta Porthos. Irlandese, ha partecipato a film come King Arthur, Punisher - Zona di guerra, Thor, Thor: The Dark World e alla serie Dexter. Ha 49 anni e due film in uscita.


Logan Lerman interpreta D'Artagnan. Americano, ha partecipato a film come Il patriota, The Butterfly Effect, Number 23, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini, Noi siamo infinito e Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri. Ha 21 anni e tre film in uscita tra cui Noah.


Juno Temple interpreta la regina Anna. Inglese, ha partecipato a film come Killer Joe, Il cavaliere oscuro - Il ritorno, The Brass Teapot e Magic Magic. Ha 24 anni e quattro film in uscita tra cui Horns, Maleficent e Sin City - Una donna per cui uccidere.


Il film si conclude in un modo che sembrerebbe dare il La ad un eventuale sequel ma, al momento, e per fortuna, non se ne hanno notizie. Per superare il "diludendo", se questo I tre moschettieri vi fosse piaciuto recuperate La maschera di ferro e il tamarro e divertentissimo I tre moschettieri del 1993. ENJOY!

16 commenti:

  1. è un film scemotto e pacchiano tuttavia una sufficienza la strappa, è così cazzone che strappa più di una risata, Milla è sempre uno splendore, Waltz e Mikkelsen sono immensi anche se li metti a recitare in uno spot del mulino bianco, quindi si è una delle trasposizioni meno riuscite del romanzo di Dumas quella di Herek con Sheen e Tim Curry era ganzissima e anche quella di Peter Hyams con un cattivissimo Tim Roth era valida, mentre questa di Anderson è solo passabile, ma ce di peggio in giro ;-)

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    1. Quella con Tim Curry la aDDoro... ma anche lui, se lo metti a fare la pubblicità del Mulino Bianco, la rende un capolavoro!

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    2. ovvio, stiam pur sempre parlando di Pennywise ;-)

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  2. Caruccio.
    Però quando l'ho visto ho pensato: "La Maschera di Ferro non si batte!"

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    1. La maschera di ferro è il mio secondo preferito :)

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  3. Perché Juno Temple è così bella? Perché? E quoto Marco sull'imbattibilità della Maschera di ferro!

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  4. Non ho ancora avuto il coraggio di guardarlo. Amo i romanzi di Dumas e temo che potrei patire moltissimo la visione di questa "cosa" XD

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  5. Io lo vidi al cinema all'epoca della sua uscita, regalo di compleanno di un'amica che sapeva che "i tre moschettieri" è stato uno dei libri preferiti della mia infanzia....non ti dico la delusione!!!! E' vero, qualche cambiamento spesos è inevitabile e non sempre è negativo, ma così è frnacamente troppo!!
    la peggiore delle versioni cinematografiche che ho visto, compresa quella muta. Il finale aperto comunque, se non ho capito male,lascia ad intendere che potrebbe esserci un seguito...speriamo di no!!!

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    1. Al momento, come ho detto nel post, non si hanno notizie di un seguito... speriamo che Buckingham sia affondato con tutta la flotta, che dire! XD

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    2. Ah ah ah, infatti!!!pensiero poco natalizio, però ci sta...

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  6. non mi rammentare che il mio Madds ha fatto sta cazzata der Gran Cazzaro Anderson. Film di una bruttezza clamorosa

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