Ogni tanto capita anche di riuscire ad andare al cinema a vedere un bel film che lascia uscire dalla sala MOLTO soddisfatti, ed è il caso di questo The Number 23 diretto da Joel Schumacher.
La trama è questa: il 3 febbraio, giorno del suo 32esimo compleanno, Walter Sparrow, un accalappiacani padre di famiglia, si vede regalare dalla moglie un libro scritto sotto pseudonimo, dal titolo The Number 23. Inizialmente poco convinto del regalo, Walter s'immerge nella lettura di quella che sembrerebbe una sorta di biografia della sua vita, e comincia ad essere ossessionato dal numero 23 e dal fatto che un assassino ad esso legato potrebbe essere ancora in libertà...
Questa pellicola è un manuale sull'ossessione che porta lentamente ma inesorabilmente alla follia. All'inizio sembra quasi di assistere ad una commedia "alla Jim Carrey", magari un pò più malinconica: protagonista sfigato, circondato da persone se non cattive comunque irritanti, perfetto marito e padre di famiglia. Fin dal principio, tuttavia, vengono messi in moto quei meccanismi per cui un assommarsi di eventi apparentemente casuali e scollegati influenzano la vita di una persona fino a farla incontrare col suo destino, che è poi l'inquietante fil rouge di tutta la storia, piccole scelte, nomi, eventi, che riconducono inevitabilmente al numero 23.
In parallelo alla storia di Walter ci viene raccontata quella di Fingerling, il protagonista ed autore del libro, un detective hard boiled che potrebbe venire direttamente dalla Sin City di Miller, anche lui preso nel vortice della follia che accompagna l'osessione per il numero 23; nella storia di Fingerling, Walter trova mille similitudini con la propria infanzia, la propria vita, e nella mente immagina il personaggio con le sue fattezze, e la perversa amante di lui identica alla propria moglie.
La tecnica regista usata per le due "vite" è molto diversa. Appena Walter comincia a leggere ed immergersi nel libro, una sequenza a scatole cinesi ci trascina a forza nel mondo di Fingerling, ripreso con tecnica digitale, dai colori vivissimi durante la sua infanzia, e dai toni chiaroscurati del luminosissimo bianco e del tetro nero durante la progressiva immersione nella follia. La trasformazione del magnifico Carrey è ovviamente impressionante. Il suo Fingerling, magrissimo, luciferino, tatuato, debitore del Max Cady di Robert De Niro, è un monumento all'ossessione e alla follia, e tratti del personaggio vengono a poco a poco trasmessi anche al "normale" e sfigato Walter.
Somiglianza inquietante , nevvero? Bene, mai quanto il fatto che il 3 febbraio, data di nascita di Walter, è anche il giorno del compleanno dell'amica che era seduta accanto a me al cinema. E sapete quanto fa 19 più 4 ovvero la mia data di nascita? Ecco, appunto...
In definitiva The Number 23 è un film ben diretto, interpretato magnificamente (oltre allo strepitoso Jim Carrey anche Virginia Madsen e gli altri attori coinvolti sono bravissimi), riesce a tenere alta la tensione e l'inquietudine fino al finale, banale se vogliamo, ma l'unico veramente sensato. Lo consiglio vivamente.
Joel Schumacher, che nonostante il cognome è americanissimo, ha cominciato a lavorare per il cinema come regista negli anni 70, ma ha raggiunto il successo con l'horror sui vampiri punk Ragazzi Perduti. Prediletti da questo regista sono film con una sottile vena tamarra, che si fa più evidente in alcuni, in generale è portato per film prettamente commerciali, finanziati da grandi major e accompagnati da gran battage pubblicitario, seppur non sempre buoni. Ha diretto tra gli altri Linea mortale, Un giorno di ordinaria follia, Il cliente, gli orripilanti Batman Forever e Batman e Robin (per il quale verrà maledetto dalla sottoscritta a vita) 8MM, Bad Company, e lo splendido The Phantom of The Opera, vera e propria scoperta Australiana. Ha 58 anni e tre film in uscita.
Jim Carrey interpreta William Sparrow e l'oscuro fingerling. Ora, non posso nascondere la mia passione per l'uomo dalla faccia di gomma: io ADORO Carrey, nelle commedie demenziali, nelle commedie malinconiche, nei film seri. Mi piego in due dalle risate per ogni sua smorfia e battuta e piango come una fontana nei suoi film più impegnati. Sono una Regular Carrey Fan, signori, e quanto vorrei vederlo con un Oscar in mano... Tra i suoi film, demenziali e meno, cito: Le ragazze della terra sono facili (dove recita coperto di piume), Ace Ventura, The Mask, Scemo & Più scemo, Batman Forever (l'unico motivo per cui valeva la pena vedere l'orrido film) Il rompiscatole, Bugiardo bugiardo, The Truman Show, Il Grinch, Una settimana da Dio, Se mi lasci ti cancello (assieme a The Truman Show il film che assolutamente i detrattori di Jim dovrebbero vedere per poi andare a vergognarsi) Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, Dick e Jane operazione furto. Quest'uomo, che è anche un bell'uomo secondo me, ha 44 anni e un film in uscita.
Virginia Madsen, sorella del bellissimo Michael tanto amato da Quentin, interpreta Agatha Sparrow e la perversa Fabrizia. Molto attiva negli anni 80 quest'attrice talentuosa ha recitato in Dune, Candyman, L'ultima profezia, L'uomo della pioggia, Haunting - Presenze, e Radio America. Ha 46 anni e tre film in uscita tra cui Being Michael Madsen, ove reciterà assieme al fratellino, Dennis Hopper, Darryl Hannah e David Carradine... I can't wait!!!
E per ultima citerei Rhona Mitra, che gli aficionados di Nip/Tuck ben conoscono in quanto interprete della detective inglese Kit. Nel film ha un ruolo importante, anche se non posso rovinare la sorpresa. L'attrice inglese ha recitato ne L'uomo senza ombra, e parecchi telefilm tra cui Boston Legal e Party of Five. Ha 30 anni e un film in uscita.
Ed ora un video per rimembrare il vecchio Jim... enjoy ^___^
Rimando il commento a domani perchè il film lo devo ancora vedere e lo farò per l'appunto...domani quindi attendi con fiducia :-)
RispondiEliminavoglio solo farti i più sinceri complimenti per lo splendido blog!
RispondiEliminaho iniziato a leggerlo per colpa della grindhouse di tarantino e non ho più smesso se non con la fine dei topic!
complimenti ancora!mi raccomando continua così!
a tua disponibilità per ogni evenienza gnomotto@hotmail.com
fillo
Beh, grazie mille per i complimenti, Fillo! ^^
RispondiEliminaQuando Grindhouse chiama... XD
Il film è bello. Secondo me perde un pò verso la fine ma la tensione è tante e poi suscita una certa paranoia. Carrey poi qui dimostra un talento a 360 gradi.
RispondiEliminaAvanguard, vero che ti paranoia un sacco a prescindere? Sì che poi tutte quelle occasioni in cui vedeva il numero 23 erano un pò forzate, però rendono la trama carina ed intrigante.
RispondiEliminaApprezzo che tu apprezzi Jim *___*
Molti alti e altrettanti bassi, ma nel complesso un film che sa intrattenere e mettere tensione!
RispondiEliminaNon lo guardo da sei anni, ma lo ricordo comunque molto bello!!
EliminaEccomi...effettivamente l'avevo letto eoni fa :P
RispondiEliminaMeglio tardi che mai, cioé, prima che mai XD
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