Chiusa la parentesi Lovecraftiana, apriamo quella sul cinema spagnolo e cominciamo a parlare di un film uscito nel 2007, già distribuito ovunque in DVD e che, ovviamente, arriva in Italia solo adesso al cinema (viva la distribuzione seguita da caproni e bestie…), ovvero The Orphanage (El Orfanato) di Juan Antonio Bayona, prodotto da Guillermo del Toro.
La trama è questa: Laura e suo marito decidono di trasformare l’edificio che un tempo ospitava l’orfanotrofio dove lei è cresciuta in un residence per bambini dotati di handicap. Assieme ai due c’è anche il figlio, Simon, affetto da HIV e dotato di amici invisibili. L’armonia familiare viene bruscamente distrutta quando Simon, all’improvviso, viene a sapere di essere stato adottato e, proprio il giorno dell’inaugurazione del residence, scompare, lasciando Laura preda della disperazione e afflitta dalla presenza degli strani amichetti invisibili del figlio..
The Orphanage appartiene a quel filone di horror sovrannaturali di cui fanno parte The Others (non a caso di un altro spagnolo, Alejandro Amenabar), fatti di inquietudine appena percepita, atmosfere quasi oniriche e sporadici spaventi per accontentare anche i “puristi” dell’horror. In questo caso, d’effetto è la morte di Benigna, nella quale non viene risparmiato neppure il più piccolo particolare gore, così come decisamente inquietante è la sequenza della medium, ripresa agli infrarossi.
Però la bellezza del film sta nella trama senza difetto, dove tutto torna perfettamente alla fine, senza incoerenze, nella bravura degli attori, soprattutto di Belén Rueda (e qui immagino sia importante il fatto di vederlo in lingua originale, conoscendo il doppiaggio pessimo dei film spagnoli che non siano diretti da Almodovar o che non mostrino attori americani famosi) e nel suo utilizzare l’elemento sovrannaturale per raccontare il dolore di una madre, il legame tra lei ed il figlio, adottati entrambi e quindi in qualche modo parte di un mondo che necessariamente esclude il padre, e anche la paura di crescere ed affrontare le scomode e terribili verità dell’età adulta.
Un horror stranamente commovente, seppure un po’ banale, che comunque consiglio anche per rivalutare il cinema di genere europeo: spagnoli e francesi si stanno facendo largo con pellicole che sfruttano i topoi ormai strasfruttati dagli americani infondendo in essi tutta l’arte e l’innovazione dei registi del vecchio continente.
Juan Antonio Bayona è uno dei giovani registi spagnoli di ultima generazione. Nonostante abbia già girato alcune pellicole, The Orphanage è il suo primo film di ampio successo. Ha 33 anni e un film in uscita, il thriller horror The Hater, sempre prodotto da Guillermo del Toro, la cui trama ricalca molto l’albo Il Male di Dylan Dog.
Belén Rueda interpreta Laura. L’attrice ha recitato (omiodio!) nella versione spagnola di Un Medico in Famiglia (Médico de Familia) e ha partecipato al film Mar Adentro di Alejandro Amenabar. Ha 43 anni e un film in uscita.
mi dispiace tanto..ma questo film lo tralascio..quel bimbo con il sacco in testa mi terrorizza!
RispondiEliminabuonaserata
Ma povero cuore!!! XD
RispondiEliminaDai è una presenza che si vede anche poco, rispetto alla lunghezza del film ^^
L'ho visto in lingua originale quando é uscito e ricordo non mi era sembrato niente di eccezionale. A suo tempo l'avevo visto anch'io per via di Del Toro e Belen Rueda che come attrice mi aveva stupita in Mare Dentro. Si, buono dal punto di vista di qualità ma comunque sempre il solito "ripescaggio" nel contenuto, senza nuove idee per parlar chiaro, se non la forte sensibilità della protagonista nell'affrontare la vicenda. Mah, l'horror spagnolo a mio parere ha fatto di meglio. Tuttavia é un buon film.
RispondiEliminamuahahahaha.. ok, la smetto °_°
RispondiEliminaE' più forte di me, c'è qualcosa di MMMeraviglioso nella lingua spagnola (e cos'era quell'accenno a un 'qualcuno', eh?? T_T), sarà l'ovvia somiglianza con l'italiano, ma non si può restare seri nel sentire certe parole, dai XD
non sono molto affine agli horror, però sarei curioso di dare un'occhiata a questo... ovviamente in lingua originale : P
l'ho visto, mi hanno incuriosito troppo le voci che giravano, il bimbo con il sacco si vede poco (ed è meglio con quello che senza!!), mi è piaciuto, mi ha coinvolto..
RispondiEliminaely