Giusto perché ormai l’industria cinematografica si sta parecchio adagiando sugli allori, tra le poche novità e i molti remake presenti al cinema questa settimana arriva un sequel, ovvero Kung Fu Panda 2 di Jennifer Yuh.
Trama: dopo gli eventi del primo film troviamo il panda Po ormai perfettamente integrato nel suo ruolo di Guerriero Dragone, amato e rispettato da amici, cittadini e compagni. Ma all’orizzonte si profila la minaccia del malvagio Shen e della sua temibile arma in grado di annientare per sempre il kung fu…
Come dicevo, l’industria cinematografica, soprattutto quella USA, sta grattando il fondo del barile e sforna remake e sequel in quantità. Per fortuna questo trend non si limita a produrre solo cose pessime, ma anche film pregevoli come Fright Night – Il vampiro della porta accanto e questo Kung Fu Panda 2, che arricchisce e completa la storia del primo episodio maturando anche dal punto di vista dei temi trattati, che diventano più seri e complessi. Mantenendo ovviamente l’essenziale carica umoristica del delizioso panda Po, goffo ed imbranato anche ora che è diventato ufficialmente il Guerriero Dragone, e della maggioranza dei personaggi secondari, gli sceneggiatori in questo sequel scavano infatti nell’infanzia del protagonista, portando in superficie un argomento difficile (soprattutto per il pubblico più giovane; non a caso i bambini presenti in sala sbuffavano spesso e volentieri, senza capire una ceppa) come l’accettazione di un passato angosciante e il tentativo di trasformarlo nella forza necessaria a migliorare sé stessi nel presente, guardando al futuro. Fondamentale, dunque, anche l’introduzione di un villain molto più malvagio rispetto a quello del primo film, vanesio (non a caso è un Pavone), folle e dedito allo sterminio come un novello Erode, spinto dalle profezie di una povera Capra veggente.
Superando questa cupezza e maggior serietà, sorvolando su una sequenza talmente struggente che piango ancora adesso a ripensarci, lo spirito di Kung Fu Panda 2 rimane comunque invariato rispetto al primo capitolo. I personaggi regalano gag a profusione, sia i buoni (Po è, come al solito, una fucina di risate, ma esilarante è anche la Mantide che gioca sulla natura della sua specie, con le femmine che staccano la testa ai maschi, e il nuovo personaggio della veggente, un’irritante Capra che predice persino le parole che stanno per esserle rivolte e cerca di mangiarsi gli abiti del malvagio di turno) che i cattivi (il lupo che, nel descrivere Po, usa aggettivi come “supercoccolo e morbidoso” o anche lo stesso Shen, un malvagio talmente borioso da risultare insopportabile ai suoi stessi sottoposti) e le sequenze d’azione mescolano le tecniche serie delle cinque furie o l’eleganza del pavone all’ovvia incapacità, goffaggine e sfacciataggine occidentale di Po, con risultati che vanno dal semplicemente divertente al geniale (la mia sequenza preferita è senza dubbio quella del Dragone Cinese che mangia ed espelle gli avversari!). Per quanto riguarda l’animazione, è ovviamente spettacolare, sia per quanto riguarda i singoli personaggi che le intere sequenze, soprattutto quando l’arma utilizzata sono i fuochi d’artificio, che regalano immagini assai vicine a quelle degli anime giapponesi, in particolare verso il finale; interessante inoltre l’utilizzo di tre diverse tecniche per mostrare tre diversi tempi narrativi, ovvero la CG per il presente, una sorta di teatrino di ombre cinesi per la storia di Shen e una deliziosa animazione stilizzata per l’infanzia di Po.
Detto questo, Kung Fu Panda 2 non è comunque esente da difetti e risulta sicuramente inferiore (anche se di poco) al primo capitolo. Innanzitutto, sembrerebbe quasi uno spin – off per il mercato dell’home video sia per la sua durata che per la velocità con cui vengono presentati i vari eventi che compongono il film; inoltre, a parte Shen e La Divinatrice, i nuovi “maestri” introdotti non sono niente di trascendentale e possono passare tranquillamente inosservati (tranne il Maestro Croc, che consente allo spettatore attento di riconoscerne al volo il doppiatore originale grazie alla “mossa della spaccata”, tipica di Van Damme). Per quanto riguarda la versione italiana, la pecca grossa come una casa è sempre quella fastidiosa voce che Fabio Volo appioppa a Po; il buon Fabio pare infatti non aver capito che il Panda non è un decerebrato idiota che parla come un bambino piccolo affetto da dislessia (“Ehi, tu, Tigre. Vorrei essere… uuhh… ficofico come te!” Ficofico? Ma per pietà…), ed è un peccato visto che il resto dei doppiatori, soprattutto quello di Shen, fa un lavoro a dir poco egregio. Ma arriverà il giorno in cui Jack Black tirerà una panciata a Volo e troveranno un altro doppiatore, spero. Nel frattempo, gustatevi Kung Fu Panda 2, ovviamente guardandovi i titoli di coda, che mostrano come il cucciolo Po sia arrivato al ristorante di Ping, e asciugandovi l’inevitabile lacrimuccia che scenderà alla vista del Maestro Oogway che pesca sulla luna del logo Dreamworks all’inizio. Ah, aspettatevi anche un terzo capitolo, visto il finale!
Di Jack Black (Po), Gary Oldman (Shen), Dustin Hoffman (Shifu), Angelina Jolie (Tigre), Seth Rogen (Mantide), Jackie Chan (Scimmia), Lucy Liu (Vipera), David Cross (Gru), ho già parlato nei post ai quali potete arrivare seguendo i rispettivi link.
Jennifer Yuh è la regista della pellicola. Americana, già supervisore artistico del primo Kung Fu Panda, ha diretto alcuni episodi della serie animata Spawn. Anche sceneggiatrice, ha 39 anni.
Michelle Yeoh (vero nome, Yeoh Chu – Kheng) in originale presta la voce alla Divinatrice. Malese, ha partecipato a film come Il domani non muore mai, il bellissimo La tigre e il dragone, Memorie di una geisha e La mummia: la tomba dell’Imperatore Dragone, inoltre ha doppiato un episodio della serie Jackie Chan Adventures. Anche produttrice, ha 49 anni e due film in uscita.
Jean – Claude Van Damme (vero nome Jean-Claude Camille François Van Varenberg) in originale presta la voce al Maestro Croc. Attore belga annoverato nella classe dei tamarroni cinematografici esperti di arti marziali, tipo Chuck Norris o Steven Seagal per intenderci, ha partecipato a film sostanzialmente indegni di entrare nella storia del cinema, come ad esempio Lionheart: scommessa vincente, Colpi proibiti, Kickboxer – il nuovo guerriero, Senza tregua e Street Fighter: sfida finale. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 51 anni e quattro film in uscita, tra cui il seguito del geniale I mercenari.
Dennis Haysbert in originale presta la voce al Maestro Ox. Attore americano che ricordo con piacere nei panni del presidente nelle prime stagioni della serie 24, ha partecipato anche a film come Heat – La sfida, Insomnia, Potere assoluto e il bellissimo Far from Heaven; inoltre lo si può vedere in episodi delle serie L’incredibile Hulk, The A – Team, Dallas, Magnum P.I., Genitori in blue jeans e Oltre i limiti. Anche produttore e regista, ha 57 anni e un film in uscita.
Victor Garber in originale presta la voce al Maestro Rhino. Altro grande attore che ricordo innanzitutto per il ruolo in una serie TV, quel meraviglioso Alias dove interpretava il padre della protagonista, Sydney, ha partecipato anche a film come Insonnia d’amore, Titanic, La rivincita delle bionde e Star Trek. Per la TV, ha partecipato a serie come Ai confini della realtà, Sentieri, Law & Order, Oltre i limiti, Frasier, Will & Grace e Ugly Betty. Canadese, ha 62 anni e due film in uscita.
E ora vi lascio con il trailer originale (con la voce di Jack Black!!!!) del film.... ENJOY!!
Grazie per la recensione ben dettagliata.
RispondiEliminaDi nulla, grazie a te per essere passato!
RispondiEliminaMi è piaciuto parecchio e al tempo stesso, ho anch'io preferito il primo.
RispondiEliminaSarà che il maestro tartarugone mi è rimasto nel cuore (specie nella scena in cui inizia a spengere le candele una per una XD), ma nel primo c'era una storia semplice e limitata intorno a cui i personaggi potevano sbizzarrirsi... qui invece si comincia a riempire il calderone di altre trame e per forza di cose, bisogna buttare fuori il resto... a aprte Tigre, un minimo messa in risalto (ma de che?), gli altri si confondono con lo sfondo o poco più ed è un peccato.
Lo stesso cattivo è più un figurante visto che il suo tormento Po lo vive interiormente e lo deve appunto affrontare con se stesso.
Insomma, film godibile, ma si può fare di meglio - per assurdo - facendo meno.
ARGH! colpo al cuore nel leggere la descrizione di JCfottutoVD.
RispondiEliminaOddio! XD
RispondiEliminaNel senso che mi sono creata un nemico, Utente Anonimo?
Sorry, sono sincera. u__u
Concordo pienamente con te!
RispondiEliminaAnche sul doppiaggio di Fabio volo!
Complimenti per il bel blog.
Perchè non facciamo uno scambio di link?
Fammi sapere.
A presto!
Volentieri ^_^
RispondiEliminaGrazie per i complimenti e per essere passato!
ehy! ho scritto le stesse identiche cose ma senza averti copiato! bello!
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