venerdì 7 agosto 2015

Ex Machina (2015)

Dopo Kristy, alla fine sono riuscita a guardare anche il secondo dei film che m'ispiravano questa settimana, ovvero Ex Machina, scritto e diretto dal regista Alex Garland. Segue post privo di spoiler, tranquilli.


Trama: il giovane programmatore Caleb vince il primo premio di una lotteria interna all'azienda, ovvero la possibilità di passare una settimana in un luogo isolato assieme al geniale Nathan. Il vero scopo di quest'ultimo però è quello di utilizzare Caleb per sottoporre il robot Ava al test di Turing e verificare se quest'ultima può essere davvero definita un'intelligenza artificiale...



Chi bazzica spesso il Bollalmanacco avrà più volte letto che la fantascienza non è proprio il mio genere. Prima di cominciare a parlare di Ex Machina sarà meglio chiarire una volta per tutte questo personalissimo punto di vita. La verità è che, a differenza di molte persone che ritengono erroneamente la fantascienza come un coacervo di storielle per ragazzini zeppe di astronavi, robot e alieni, io davanti a questo genere mi sento soverchiare da un'ignoranza spaventosa. Avendo sempre privilegiato, fin dalle elementari, le materie umanistiche, cose come le intelligenze artificiali, i paradossi temporali, le dinamiche che regolano la vita sulla Terra e nell'intero universo mi hanno sempre attirata poco e conseguentemente manco innanzitutto delle basi "tecniche" per affrontare la Fantascienza con la F maiuscola. Se a ciò si aggiunge che proprio questa ignoranza di base mi ha spesso tenuta lontana, vuoi per timore di annoiarmi a morte, vuoi per timore di non capire, da moltissime opere seminali sia cinematografiche che letterarie, capita che ogni volta che decido di guardare un film come Ex Machina mi sembra di essere lo scemo del villaggio alle prese con la compilazione del 730. Ergo, la fantascienza "non è il mio genere". Eppure mi ritrovo ad apprezzarla e a rispettarla. Com'è effettivamente accaduto con Ex Machina, pellicola resa assai ostica dall'infinità di citazioni e riferimenti presenti nei dialoghi, che spaziano dal test di Turing (fondamentale ai fini della trama ma ovviamente io non ne conoscevo l'esistenza fino a, tipo, ieri), al fisico Oppenheimer (il creatore della bomba atomica), per arrivare al Prometeo "antico", a quello moderno del Frankenstein di Mary Shelley, passando per il filosofo Ludwig Wittgenstein ed infilando nella trama Platone, Barbablù, Kubrick, Tiziano, persino Star Trek. Come ha detto giustamente Giuseppe de Il buio in sala, con tanta carne al fuoco si rischia di perdere l'insieme e dimenticare questi dialoghi così pregni subito dopo averli ascoltati perché il cervello si riempie di così tante informazioni che si fa davvero fatica a seguire e capire tutto o anche solo ad entrare in risonanza con questi personaggi così colti e geniali. Il che è paradossale, perché la storia di Ex Machina è talmente semplice ed universale che la potrebbe apprezzare persino un bambino.


Liberando la pellicola di Garland da tutti questi meravigliosi e intelligentissimi "fronzoli" rimane la potente storia di una creatura che anela alla libertà, di un uomo accecato dall'arroganza e di un povero cristo spinto più dalla bontà e da una profonda solitudine che dalla sete di conoscenza. I destini dei tre protagonisti si intrecciano in un gioco fatto di inganni e mezze verità, di test dove non è chiaro chi sia il soggetto e chi l'oggetto, di giochi mentali che portano a dubitare della propria natura e di quella di chi ci circonda. Quello che emerge da Ex Machina è un'interessante analisi di cosa ci renda davvero umani, di cosa serva per determinare se l'artefatto che abbiamo davanti possa essere definito "intelligenza artificiale" (ovvero in grado di superare la programmazione ed arrivare a portare avanti dei ragionamenti indipendenti) oppure semplicemente un freddo computer e inoltre la pellicola analizza anche la differenza tra "conoscenza" ed "esperienza", portando all'attenzione dello spettatore il magnifico esempio della donna che conosceva tutti i colori pur avendo vissuto sempre in una stanza bianca e nera e che ha potuto apprezzarli davvero soltanto una volta uscita, "vedendo" così i colori in natura ed usufruendo degli altri quattro sensi e soprattutto del cuore. A proposito di colori, sapete perché ho voluto guardare a tutti i costi Ex Machina nonostante il mio atavico terrore nei confronti della fantascienza? Perché ero rimasta affascinata dal verde brillante che veniva mostrato nel trailer, dall'incredibile bellezza delle location esterne (ah la Norvegia, che meraviglia!!) e dalla sottile inquietudine che mi hanno messo addosso gli interni zeppi  di specchi, telecamere, corridoi, porte chiuse, finestre e virati nei colori del rosso e del blu. Ed effettivamente il trailer per una volta non è stato ingannevole perché Ex Machina è soprattutto uno spettacolo per gli occhi, un trionfo di colori ed ombre mai utilizzati a caso (il bianco, simbolo di innocenza e purezza, acquista una valenza decisamente beffarda) che avvolgono la splendida figura di Ava, all'interno della quale la perfezione dell'effetto speciale e la bellezza naturale di Alicia Vikander si fondono per regalare allo spettatore un personaggio indimenticabile. E non me ne vogliano gli altri due bravissimi comprimari, soprattutto il roscio Domhnall Gleeson a cui voglio sempre più bene. Ci sarebbero mille altre cose da dire su Ex Machina ma, come ho detto all'inizio, conosco poco l'argomento e non vorrei incappare in fregnacce più grandi di me, quindi vi consiglio di guardare assolutamente il film di Garland e di farlo col cuore, senza preoccuparvi troppo di cogliere ogni singolo riferimento. Secondo me, abbiamo un altro potenziale candidato per la Top 5 di fine anno!


Di Domhnall Gleeson (Caleb) e Oscar Isaac (Nathan) ho già parlato ai rispettivi link.

Alex Garland è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo film dietro la macchina da presa. Inglese, ha firmato le sceneggiature di film come The Beach, 28 giorni dopo e Non lasciarmi. Anche produttore, ha 45 anni.


Alicia Vikander interpreta Ava. Svedese, ha partecipato a film come Royal Affair e Anna Karenina. Ha 27 anni e sei film in uscita.


Se Ex Machina vi fosse piaciuto recuperate Ghost in the Shell, Under the Skin, Her, Blade Runner, A.I. Intelligenza artificiale, Metropolis e ovviamente 2001: Odissea nello spazio. ENJOY!

27 commenti:

  1. Sono contenta che ti sìa piaciuto <3 è un candidato alla mia top 5 degli ultimi 5 anni tipo ;)

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    1. Bello, bello davvero, soprattutto molto emozionante sul finale!

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  2. A me la fantascienza piace molto e mi diletto, in modo temo ignorantissimo, con le teorie scientifiche che in genere sono legate a questo tipo di narrazione, come il test di Turing, la relatività e altre bazzecole.
    Il trailer di Ex Machina mi aveva messo un po'di ansia, ma se lo raccomandi vedrò di superare le mie incertezze.

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    1. Secondo me potrai guardarlo senza problemi perché non mette affatto ansia però ti avverto che sul finale c'è una scena che ha disturbato persino me anche se devo ancora capire il perché, con tutti gli horror che guardo... o__O

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  3. Ottimo film, anche se la prima parte è stata fin troppo fredda.
    Con il finale, però, prende un sacco di punti.

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    1. Sì, concordo. E' un film che parte lento e distaccato, poi esplode. Comunque davvero bellissimo :)

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  4. L'ho trovato molto bello, ma mi è mancato qualcosa.
    Finirò per ricordare, nonostante i tanti spunti, il finale, ed è quello che non mi ha convinto del tutto.
    Cattivo, ma non troppo. Bravissimi i tre protagonisti, soprattutto Isaac.

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    1. Io l'ho trovato crudelissimo ma sono da bicchiere mezzo vuoto.
      E Isaac l'avrei preso a badilate nella faccia, sinceramente ho fatto fatica a riconoscere Llewyn Davis in quel sacco di m**a anabolizzato XD

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    2. Molto cattivo anche secondo me!

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  5. Anche io come te mi sento un bell'ignorante quando si parla di fantascienza, proprio perché anche io e la scienza non andiamo molto d'accordo. Però adoro la fantascienza "umana" come questa. Il film non mi è piaciuto (noia, noia allo stato puro per me) ma mi ha dato un sacco di spunti. Ce n'è uno però che non avevo colto e che tu mi hai portato alla mente: Barbablù. Come ho fatto a non pensarci. Bella intuizione la tua, mi è piaciuta molto. Su una cosa non sono d'accordo con te, però: Caleb secondo me non agisce per bontà ma viene guidato dalla sua "seconda testa". Che poi su questo si basa il piano di Nathan e l'idea di rendere Ava donna basata sull'ideale erotico di Caleb.
    Comunque bella recensione, come sempre.

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    1. Intanto grazie :)
      Sì, sulla questione della "seconda testa" sono d'accordo però c'è da dire che Caleb è un solitario, timido, non ha di fidanzata, gli sono morti i genitori da piccolo... insomma, la sua bella dose di sfiga l'ha avuta e potrebbe sicuramente essere portato ad empatizzare col triste destino di Ava (che è poi quello su cui fa leva lei, in quanto donna :P) e trasformarsi in "cavaliere" pronto a salvare la damigella in pericolo.

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    2. Hai ragione, è un altra componente del personaggio :)

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    3. L'ho vista anch'io più sull'empatia che sul "secondo cervello"(ma perchè secondo?diciamo pure l'unico,se si parla di maschietti XD),poi certo che lei sia l'ideale di donna con cui vorrebbe avere un certo tipo di interazione aiuta XD

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    4. Sì, diciamo che Nathan se l'è studiata bene e ha preso due piccioni con una fava :P

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    5. L'unico cervello di certi maschi. Che poi ogni tanto prenda il sopravvento su tutti è un altro discorso... :P

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  6. Un film che tratta le IA da un punto di vista innovativo, era ora, concordo con te, alla fine merita una visione, e magari più di una ;-) Cheers!

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    1. Sì, prossimamente vorrei riguardarlo per coglierlo un po' meglio nell'insieme, come di fatto meriterebbe :)

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  7. A questo punto allora devo proprio vederlo!

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  8. Non so se finirà nella Top5, ma di sicuro ha convinto anche me, grazie anche a quel corpo centrale, quella "tanta carne al fuoco", che acquisisci man mano, durante e dopo la visione, come un computer che sta rielaborando le informazioni.
    Come Mr Ink qui sopra, però, anche io, dopo la bellissima costruzione fatta di dialoghi e provocazioni, mi aspettavo un finale ancora più crudele...

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    1. Mah, per me è già molto crudele così. D'altronde


      SPOILER




      per come l'ho vista io Ava ha condannato a morte Caleb dopo averlo usato e nonostante lui le abbia mostrato empatia, arrivando persino a dare contro all'uomo che stimava di più in assoluto. Posso solo sperare che Caleb prima o poi riesca ad usare le sue abilità per uscire dal bunker ma la vedo dura... :(

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  9. Pure io non sono un grande patito di fantascienza.
    E pure io sono un grande patito di questo film. :)

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    1. Beh, quando si parla di belle donne il Cannibale DEVE essere sempre in prima fila :P

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  10. Lo avevo totalmente ignorato, ma capisco che devo correre a vederlo!

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  11. L'ho visto un po di tempo fa.

    Devo dire che mi è piaciuto di più "The Machine".

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  12. Bellissima rece.
    Ah, è in Norvegia? ma pensa...
    nel film però mi sembra un non luogo vero? o viene specificato?

    comunque nell'ambaradan di riferimenti che hai messo a sto punto inserirei anche Pollock, anche perchè porta ad una scena visivamente bellissima (quella con Nathan al centro dell'inquadratura e il quadro dietro).
    Hai detto una cosa scontata ma che nessuno aveva sottolineato però, ossia che Caleb, ricordiamolo, ricercatore e programmatore, nel film non dà mai l'idea di voler acquisire conoscenze, non sembra mai focalizzato sul suo lavoro malgrado quello che sta vivendo è il massimo che poteva chiedere.
    Se vede che Ava gli ha fatto effetto subito, e ne ha ben donde.
    Grazie mille per l'inaspettata citazione...

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  13. Non l'ho ancora visto ma conto di farlo.
    E se questa è una recensione da "ignoranti"... viva l'ignoranza!!! :)

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