Come al solito
quando esce un horror a Savona mi fiondo a vederlo senza pormi troppe domande, anche quando la pellicola in questione era già stata Sconsigliata da cani e porci. Così martedì ho posato le mie chiappe in sala e ho sprecato un paio d'ore della mia vita, assieme a ben otto euRI, per guardare
The Gallows: L'esecuzione (
The Gallows), diretto e sceneggiato dai registi
Chris Lofing e
Travis Cluff.
Trama:
negli anni '90 la rappresentazione teatrale di The Gallows finisce malissimo, con l'attore principale inspiegabilmente morto impiccato. Ai giorni nostri, nella stessa scuola, la classe di teatro decide di riproporre l'opera: per evitare un sicuro fiasco, l'attore scelto per interpretare il protagonista si lascia convincere a distruggere nottetempo la scenografia ma lui e tre suoi amici rimangono bloccati all'interno della scuola...
Allora, appena finirò di scrivere questo post prenderò un cellulare o una telecamera digitale da 100 euro, schiaccerò il tasto REC, correrò al buio agitando spasmodicamente uno di questi due oggetti chiedendo a un paio di amici compiacenti di urlare come forsennati e poi metterò il video on line o comunque lo manderò alla
BlumHouse, vediamo come mi gira: spero vivamente che dopo tutto questo sbattimento anche a me verranno dati 8/10 euro a visione e spero anche di venire definita per questo regista o sceneggiatrice come i due cucciolotti
Chris Lofing e
Travis Cluff che, evidentemente, devono avere "girato"
The Gallows proprio in questo modo. Sarà che avevo mangiato da poco e in Vespa faceva freddino ma giuro che era dai tempi di
REC che non provavo così tanta voglia di vomitare davanti a un film (e la pellicola di
Balagueró e
Plaza mi aveva fatto questo effetto più per la paura che per l'effetto dato dalla telecamera a mano...), al punto che almeno un quarto d'ora me lo sono perso fissando il vuoto buio della sala e facendo respiri profondi o avrei croccoglassato i pochi spettatori presenti come una qualsiasi Linda Blair.
The Gallows è davvero il punto di non ritorno del
found footage, la dimostrazione che ormai l'arte cinematografica in campo horror è diventata un optional quasi "fastidioso" perché laGGente vuole le riprese verdi in notturna, i primi piani di scarpe che corrono, il BUM! che ti frantuma i timpani prima che un'ombra sfocata compaia alle spalle dei protagonisti e ti frantuma, scusate il francese, i coglioni con le maledette riprese in soggettiva di 'sti attorucoli la cui massima espressione facciale è quella del cervo inchiodato in mezzo alla strada dai fari (fateci caso, è normale: questi poveracci sono costretti a "recitare" al buio con una luce piantata negli occhi, le loro pupille sono sempre talmente dilatate che pare si siano fatti di crack appena prima di cominciare le riprese...). Non c'è fotografia, non c'è scenografia tranne qualche oggetto buttato lì tanto per fare atmosfera, non c'è passione e non ci sono idee perché 'sti maledetti film sono davvero tutti uguali e le uniche due cose che "distinguono"
The Gallows dagli altri sono la scelta di mostrare un paio di volte la stessa sequenza da due punti di vista diversi tornando indietro nel tempo e il finale, che non sarebbe neppure male se non fosse il solito compitino prevedibile che offre le terga al pubblico già voglioso di un sequel. E siccome
Lofing e
Cluff non si sono impegnati, perché dovrei farlo io arrivando a scrivere ben DUE paragrafi per questo filmucolo che tra due giorni avrò già dimenticato e che ha per protagonisti gli adolescenti più imbecilli della storia del cinema di serie Z? Ma per pietà del Signore, persino la voglia di stroncarlo si è addormentata. D'altronde, quando un film si permette di essere la scopiazzatura riveduta e corretta di una rumenta come
ESP - Fenomeni paranormali non bisognerebbe nemmeno mettere mano alla tastiera per avvertire la gente di stargli lontano chilometri!
SPOILER
No dai, voi che avete visto il film rimanete ancora un po' a leggere, ché mi diverto e assecondo il mio lato pignolo. Davvero, quanto diamine può essere imbecille ed irritante l'amico del protagonista? Ma che razza di persona è uno che basa l'amicizia su un'ininterrotta serie di sfottò e prese per il culo?? Il tuo migliore amico è un cane col cervello di una nocciola, deciso nonostante questo a recitare per amore e tu o lo perculi oppure, invece di aiutarlo ad imparare la parte, riesci solo a consigliargli di devastare la scenografia evitando la figuremmé? E se per disgrazia 'ste tre oloturie non avessero deciso di vandalizzare il palco bensì di passare la serata a sniffare Coccoina, come avrebbe fatto l'attricetta a compiere la vendetta della madre pazza e del presunto padre ectoplasmico? E per finire: il genitore del protagonista non poteva raccontargli tutta la storia invece di fare il gallo sulla munnezza e permettersi anche di dirgli "oh, ciccio, tu le cose devi portarle a termine!!"? Ci saremmo risparmiati un'ora e mezza di camurrìa e l'ennesima riproposta della ragazza col muco al naso che si pente di essere solo una povera demente giusto un minuto prima di venire fatta fuori o degli idioti che sperano ancora di venire salvati da aitanti pompieri, polizia e magari anche Superman!! C'est fini!!
Chris Lofing e
Travis Cluff sono i registi e sceneggiatori della pellicola, inoltre
Cluff interpreta anche Mr. Schwendiman. Americani, non sono riuscita assolutamente a trovare informazioni sulle loro età, sorry, ma tiro un sospiro di sollievo all'idea che, per ora, non abbiano progetti futuri.
A dimostrazione della pochezza dell'intera operazione della furberia, signò! dei due realizzatori, parte del battage pubblicitario del film è stato basato sulla
Charlie Charlie Challenge diventata fenomeno virale sul web per il solito mesetto o due ma nata per caso ben prima che la pellicola venisse distribuita. A parte questo, il problema è che a quanto pare
The Gallows in America è stato un successone, quindi aspettatevi che il fantasma di Charlie Grimille torni per qualche
sequel o
prequel e nel frattempo, se il film vi fosse piaciuto, recuperate
Unfriended, il primo
Paranormal Activity,
The Blair Witch Project e la serie
[REC], quattro esempi un po' più validi e meno derivativi di found footage.