venerdì 27 agosto 2010

Nightmare (2010)

L’ho già detto spesso su questo blog, ma mi piace ribadirlo per l’ennesima volta: mai andare al cinema colmi di speranze, è sempre meglio partire convinti della mediocrità di ciò che si sta per andare a vedere. In questo modo, se il film fa schifo arriviamo preparati, se invece il risultato è meglio di quanto ci aspettiamo saremo in parte sollevati e soddisfatti. E’ successo ieri sera dopo aver visto il nuovo Nightmare (A Nightmare on Elm Street), dello sconosciuto Samuel Bayer. Per carità, come remake è più inutile di altri, ma non fa schifo come temevo.


La trama è sempre la stessa, dal 1984: nella città di Springwood i ragazzi cominciano a morire nel sonno, per mano di un mostro artigliato chiamato Freddy Krueger che compare nei loro sogni. I superstiti provano in qualche modo a capire cosa vuole da loro l’immonda creatura e soprattutto come fare a ucciderlo prima che lui faccia altrettanto.


Ah, la mania dei remake, reboot, chiamateli un po’ come volete, il senso è sempre quello. Invadono i nostri cinema con film copia di originali che spesso e volentieri non avevano bisogno di essere rifatti. Almeno lo facessero stravolgendo completamente la trama, le scene clou, e quant’altro: per quanto riguarda il nuovo Nightmare il paragone con l’originale è inevitabile, perché tutte le scene chiave sono prese pari pari dalla pellicola del 1984, che a rivederla oggi è ancora freschissima, attuale ed inquietante. E allora che altro motivo c’è di fare un’operazione simile se non per bieco denaro? Siccome Englund (il Freddy originale) e Wes Craven, creatore del personaggio e regista del primo film, soldi ne hanno a palate, ecco che se ne chiamano fuori, giustamente. Quindi io cercherò di dimenticare l’affronto al Nightmare del 1984 e cercherò di considerare questo nuovo episodio come un film a sé.


La novità che viene pesantemente introdotta è una caratterizzazione molto più marcata del personaggio di Freddy come maniaco e pedofilo. Nei vecchi film la cosa passava un po’ sottotono, non veniva mai detto molto chiaramente cosa avesse fatto il buon Fred ai pargoli, tanto da arrivare a scatenare l’orda di genitori inferociti che decidono di fare giustizia sommaria del bruto bruciandolo vivo. Di questi tempi, invece, dove episodi di violenza e pedofilia sono le notizie più succulente per ogni giornale, la questione viene sviscerata e si cerca (stupidamente, a mio avviso) di instillare anche il dubbio nello spettatore: Krueger era davvero un maniaco? E se i bambini si fossero solo inventati tutto, spingendo i genitori ad uccidere un innocente? Ovviamente la risposta a queste domande, nonostante un flashback/sogno che mostra la sua morte con dovizia di pianti e urla, è un bel dito medio e artigliato mostrato con arroganza allo spettatore così credulone da avere abboccato: Freddy in questo film è più laido, stronzo, schifoso e depravato che in passato, e la scoperta della “caverna” piena di disegni infantili e di foto che testimoniano il suo rapporto malato con i bimbi è un pugno nello stomaco. Per il resto, al di là dei salti continui dovuti alle costanti comparse di Freddy (ecco, all’epoca lo centellinavano, il che era meglio sia per l’atmosfera che le coronarie) e delle secchiate di sangue, una cosa furba di questo remake è il ricorso ad un piccolo stratagemma per confondere ancora di più gli incubi e la realtà: pare che dopo qualche giorno il cervello dell’insonne cronico si costringa a fare “microsonni” per non andare in corto circuito. In questo caso la cosa viene sfruttata facendo piombare i protagonisti in sogni ad occhi aperti quando meno se lo aspettano, mentre camminano o fanno dell’altro, e il regista riesce così a dare vita a pregevoli sequenze come quella del supermercato, scandita dall’ironica canzone All I Have to Do Is Dream degli Elderly Brothers. Un’altra bella scena, che ai miei occhi è suonata come una “non – citazione” è quella in cui Nancy affonda in un corridoio colmo di sangue e finisce per precipitare assieme ad una pioggia rossa nella stanza di sotto attraverso il soffitto, finendo a rimbalzare su un letto: esattamente il contrario di quello che succede al povero Johnny Depp nel primo Nightmare, dove viene inghiottito dal letto e poi rigurgitato con una fontana di sangue talmente abbondante che il soffitto della stanza di sotto comincia a gocciolare.


Me lo aspettavo, ma è incredibile vedere come la pecca principale del film siano il trucco e l’aspetto di Freddy. Mi viene da ridere, perché avranno speso tempo e denaro in quantità inimmaginabili e il risultato è un grottesco incrocio tra un gatto e un castoro. Sarà che già la faccia di Jackie Earle Haley non è delle migliori (non me ne voglia, poveraccio, ma da struccato Englund è un uomo molto più bello) ma il trucco è praticamente identico a quello degli uomini gatto de I sonnambuli, con l’aggiunta di cicatrici da ustione e quant’altro. Per fortuna, almeno, il doppiaggio italiano ha dimenticato la S mutata in F a causa delle labbra fuse, o sarebbe risultato ancora più grottesco. Ma CACCA in abbondanza sugli adattatori italiani che hanno coperto i meravigliosi titoli di testa, scritti con il gesso da mano infantile, con delle banali scritte bianche e solo per tradurre due parole che non leggerà nessuno. Segnalo verso la fine del film una simpatica citazione da Pulp Fiction e, ahimé, una triste quanto prevedibile apertura per futuri seguiti. In definitiva, si poteva fare di peggio: preso come film a sé non sarebbe nemmeno troppo male, ma il vero Nightmare è inarrivabile.


Di Jackie Earle Haley, che interpreta Freddy Krueger, ho parlato qui.

Samuel Bayer è il regista della pellicola, che figura come suo primo film. Prima ha lavorato sui video di artisti del calibro di Garbage, Marilyn Manson, Cranberries, Metallica, Green Day, Offspring, DavidBowie, Blink 182, Smashing Pumpkins ed Iron Maiden. Americano, ha 48 anni e due film in programma, tra cui il seguito di Nightmare. Vorranno mica arrivare a toccare i 6/7 della vecchia versione? Freddy, ti prego, abbattili.


Rooney Mara interpreta Nancy. Americana, ha lavorato come comparsa in Urban Legend 3 e ha partecipato alle serie Law & Order e ER. Ha 25 anni e tre film in uscita, tra cui il remake di Uomini che odiano le donne, dove lei avrà il ruolo della divina Lisbeth Salander. La mia Sally interpretata da una così molla??? ORROREEE!!!


Kyle Gallner interpreta Quentin. Personalmente, visto che la sua carriera è appena all’inizio, lo ricordo solo nei panni del darkettino che finiva vittima di Megan Fox ne Il corpo di Jennifer (nel frattempo si è ingurgitato tutto il catering del set visto che è diventato gonfio come un batrace..), ma ha recitato anche in Il messaggero e in alcune serie tv come Il tocco di un angelo, Giudice Amy, Veronica Mars, Cold Case, Bones, Medium, Law & Order, The Shield e Smallville. Americano, ha 24 anni e sette film in progetto.


Katie Cassidy interpreta Kris. Niente di troppo eclatante nella carriera di questa giovane attrice americana, che ha partecipato a film come Cambia la tua vita con un click, Black Christmas – un Natale rosso sangue e a serie come Settimo cielo, Supernatural, Harper’s Island, Gossip Girl e Melrose Place (quello nuovo ovviamente). Ha 24 anni e due film in uscita.


Thomas Dekker interpreta Jesse. Americano, ha partecipato a film come Villaggio dei dannati e serie come La tata, Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi: la serie, CSI, Settimo cielo, Dr. House, Heroes (nella prima serie era il migliore amico di Claire) e Terminator – The Sarah Connors Chronicles. A partire dal quinto episodio de Alla ricerca della Valle Incantata presta la voce al dinosauro Piedino e in un paio di seguiti che penso siano inediti in Italia ha doppiato anche il topo Fievel nonché un episodio de I griffin. Ha 23 anni e due film in uscita.


E ora un paio di curiosità. Il film era nato come prequel, e avrebbe dovuto narrare la storia prima che Freddy diventasse il mostro che è. Ovviamente ad un progetto simile il buon Englund avrebbe partecipato volentieri. Ovviamente, perché improvvisare basandosi magari su pochi materiali sparsi quando è molto più comodo rimaneggiare la pappa pronta e metter su un remake? No comment. Per quanto riguarda il cast, per il ruolo di Freddy era stato pensato anche Billy Bob Thornton (non male!!) ed era prevista anche una partecipazione speciale di John Saxon, che nel film dell’84 interpretava il padre di Nancy (personaggio peraltro scomparso nel remake…) ma alla fine non se n’è fatto nulla. Per la serie Tante volte il fato è strano: nel lontano 1984 Johnny Depp non era proprio andato a fare l’audizione per Nightmare, ma pare fosse lì solo per accompagnare… Jackie Earle Haley. Alla fine Johhny è stato preso, mentre il povero Haley è stato in stand – by per più di vent’anni! Ovviamente, parlando proprio del primo film, vi consiglio di vederlo, assieme al terzo capitolo (I guerrieri del sogno) e al “settimo” (Nuovo Incubo). Sono i migliori, e se poi vi appassionate nessuno vi vieta di vedere anche gli altri! Beccatevi ora il trailer del primo, vero Nightmare... ENJOY!





2 commenti:

  1. Il primo e indimenticabile "Nightmare" è inarrivabile al punto che nemmeno il suo creatore è più riuscito a fare un film di portata simile, pur avendo lastricare la sua carriera di tante buone pellicole

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