Obiettivo settimanale raggiunto! Dopo sono riuscita ad andare a vedere anche Super 8, l’ultima fatica del regista e sceneggiatore J.J.Abrams, uscendo dalla sala soddisfatta, anche se non tanto quanto avrei voluto.
Trama: mentre stanno girando un corto amatoriale, alcuni ragazzini diventano involontari testimoni di un incidente ferroviario. Da quel momento la cittadina in cui vivono comincia a diventare teatro di inquietanti sparizioni e strani fenomeni, tutti legati al misterioso carico che il treno trasportava…
Super 8 era uno dei film che aspettavo da tempo e con ansia. Dal trailer si capiva che la pellicola avrebbe mescolato atmosfere horror/fantascientifiche ad una storia dal sapore vintage, molto anni ’80, con il gruppo di bambini svegli ed intraprendenti che, affrontando un’esperienza fuori dal comune, sarebbero maturati sia nei loro rapporti che in quelli con le rispettive famiglie. Questo è sicuramente il genere di film che amo di più ed effettivamente, guardando Super 8, si può capire che le promesse del trailer, per una volta, sono state mantenute. D’altra parte ci hanno messo le mani Steven Spielberg (che l’80% delle volte è sempre una garanzia anche quando si limita a produrre) e J.J. Abrams, che tra Alias e Lost è diventato uno dei miei autori preferiti ed è riuscito a trasporre elementi i di queste due serie anche nella pellicola (la presenza pericolosa ed incombente del “fumo nero” di Lost, misteri che vengono svelati poco a poco, la fondamentale malvagità di esercito e servizi segreti), quindi il risultato non poteva essere che positivo.
Super 8 entra nel vivo della trama con una sequenza iniziale, quella dell’incidente ferroviario, a dir poco spettacolare ed emozionante, come da tempo non mi capitava di vedere, e regala altre scene mozzafiato come il primo attacco dell’alieno, l’evacuazione dell’intera cittadina, la guerriglia impazzita nelle strade vuote, il confronto finale nella tana del mostro. Ma il film non è solo, e per fortuna, un’ininterrotta sequenza di pur splendide scene d’azione, ha anche un cuore incarnato innanzitutto dai bravissimi attori che interpretano l’adorabile gruppo di mocciosi aspiranti cineasti. Come i Goonies che cercavano il tesoro di Willie l’Orbo, il gruppetto di “freaks” capitanato dal dolce Joe non è privo di problemi abbastanza seri (la madre del protagonista è morta lasciandolo con un padre vicesceriffo che preferisce risolvere i problemi della città piuttosto che affrontare il rapporto col figlio, il padre di Alice è un ubriacone con un terribile segreto e, in generale, gli altri pargoli sono rispettivamente ciccioni, fuori di testa e mammolette!) ma ognuno dei componenti ha una sua peculiarità che lo rende indispensabile, scafatissimo e divertente. Considerato anche che la colonna sonora di Michael Giacchino è evocativa da morire, che la CG del mostro alieno è ben fatta e non invadente e che il finale, oltre a mostrare un’altra sequenza da applauso, è commovente e di una dolcezza infinita… come mai ho ancora quel senso di insoddisfazione?
Francamente è difficile trovare un perché, ma mi sono accorta di questo “disagio” anche dal fatto che non mi uscivano le parole per la recensione. Quindi, pensando e ripensando, sono arrivata a pensare che forse, da brava figlia degli anni ’80, ho risentito innanzitutto di un senso di “finzione”. In qualche modo, infatti, mi è sembrato di poter grattare via la patina del recente passato e scorgere il presente sotto ogni personaggio, ogni scenografia, ogni gag tesa a sottolineare il distacco tra l’oggi e il ieri (esempio banalissimo: la camera di Charles, col manifesto del primo Halloween e la scatola del Big Jim messi in bella vista, oppure lo sceriffo che dice allo streppone armato di walkman “Uno stereo da portare in giro! Dove andremo a finire…”), e mi è sembrato di vedere persone che “giocavano” a rifare l’atmosfera di quegli anni. Inoltre, sempre rimanendo in tema, Super 8 non è altro che il figlio ibrido del già citato cult I Goonies e di un altro grande classico, E.T. l’Extraterrestre, due pietre miliari del cinema fantastico per ragazzi. Ripensando a queste due pellicole il confronto diventa impari e l’unico a perderci è il pur ben fatto Super 8, che risulta così un po’ freddino, incompleto ed imperfetto, privo sia dell’innocenza goliardica de I Goonies che dell’assoluta poesia di E.T.. Che tristezza, gente, sto diventando una vecchia e nostalgica brontolona, me ne rendo conto. Ma voi che siete GGGGiovani, non tituBBate, andate a vedere Super 8 con animo lieto e godetevi una grande e bella avventura, senza uscire durante i titoli di coda, perché lì c’è la vera trovata geniale dell’intera pellicola: preparatevi ad emozionarvi davanti alla visione di “The Case”, il corto amatoriale girato appunto dai ragazzini protagonisti, un divertente film nel film di cui potrete testimoniare la realizzazione per tutta la durata di Super 8!
J.J. Abrams (dove le due J stanno per Jeffrey Jacob) è il regista e sceneggiatore della pellicola. Come ho già avuto modo di dire, lui è la mente che ha creato meraviglie come Alias e Lost, mentre da regista ha firmato Mission: Impossible 3 e Star Trek. Anche produttore, attore e compositore, ha 45 anni e un film in uscita, il seguito di Star Trek.
Elle Fanning (vero nome Mary Elle Fanning) interpreta Alice. Sorella minore di Dakota Fanning, della quale sta cominciando ad eguagliare la fama e, recentemente, anche a superarla, ha già partecipato a film come Mi chiamo Sam, Déjà Vu – Corsa contro il tempo e Il curioso caso di Benjamin Button, oltre a serie come Taken, CSI: Miami, CSY: NY, Dr. House, Law & Order e Criminal Minds; ha inoltre doppiato la versione in lingua inglese de Il mio vicino Totoro. Ha 13 anni e due film in uscita.
Kyle Chandler interpreta Jackson, il padre di Joe. Americano, ha partecipato a film come King Kong e serie come Freddy’s Nightmare, Ultime dal cielo, Grey’s Anatomy e Robot Chicken. Anche produttore e regista, ha 46 anni e un film in uscita.
Ron Eldard (vero nome Ronald Jason Eldard) interpreta Louis, il padre di Alice. Americano, ha partecipato a film come Scent of a Woman – Profumo di donna, Una cena quasi perfetta e Sleepers, oltre a serie come E.R. Medici in prima linea e Law & Order. Ha 46 anni.
Noah Emmerich interpreta Nelec. Americano, ha partecipato a film come Last Action Hero – L’ultimo grande eroe, The Truman Show e Frequency – Il futuro è in ascolto, oltre a serie come NYPD, Melrose Place, Law & Order, Monk e The Walking Dead. Ha 46 anni e un film in uscita.
Tra gli altri attori che compaiono in ruoli più o meno importanti segnalo l’immancabile Greg Grunberg (presente in ogni produzione di J.J. Abrams, ma ammetto che qui è talmente sacrificato che non sono neppure riuscita ad individuarlo, e sì che lo adoro, sigh…), l’insospettabile Michael Giacchino, compositore della splendida colonna sonora del film, nei panni di uno dei poliziotti, Dan Castellaneta, storico doppiatore originale di Homer Simpson, qui nel ruolo del venditore di auto usate che si ritrova senza motori e infine Glynn Turman. Ve lo ricordate, nei Gremlins, il professore di Billy, quello che voleva fare esperimenti su uno dei mostriciattoli… e finiva mangiato? Ecco, qui torna nei panni del Dr. Woodward. Joel Courtney invece, il giovane attore che interpreta Joe, è da tenere d’occhio perché uno dei suoi prossimi ruoli sarà quello di Tom Sawyer nel film Tom Sawyer & Huckleberry Finn, che uscirà nel 2013. Concludendo con i soliti consigli, li ho già citati più di una volta, quindi se vi è piaciuto Super 8 guardate anche I Goonies ed E.T. L’Extraterreste, ai quali aggiungo anche Incontri ravvicinati del terzo tipo. E ora vi lascio al trailer originale del film.... ENJOY!!!
Fresca di visione, sono tornata qua a leggere che ne pensavi.
RispondiEliminaTramortita ed incantata da scene tecnicamente perfette, commossa dalla poesia dei protagonisti "superumanizzati", la prima impressione che ho avuto, fuori dalla sala, è che la pellicola rappresenti una sorta di passaggio di consegne da Spielberg a Abrams...è come se due mondi si fossero forzatamente uniti . Come dici gli anni 80 sono ovunque, si respirano, gli omaggi a E.T. ( a parte l'evidente trama) sono molti (le biciclette usate dai ragazzi) e la camera , i ragazzini alle prime armi, con l'entusiasmo di costruire qualcosa, con la passione per il cinema e la vita, rappresentano il Nuovo cinema che incontra qui il vecchio.
Il filmino dei ragazzi in coda vale una menzione speciale.
Ciao
A me Super8 è piaciuto, ma sono rimasta anche un po' delusa. Non so, questo passaggio di consegne mi è sembrato una forzatura, e ammetto che mi aspettavo di emozionarmi molto di più. Forse dovrei rivederlo con occhio un po' meno critico, chissà... però vedo che la mia sensazione viene condivisa da parecchie persone!!
RispondiEliminaConcordo in modo assoluto con la tua recensione anche se io più di una sensazione di finzione parlerei di un dichiarato omaggio di J.J. per quel tipo di film con cui è cresciuto.
RispondiEliminaPersonalmente me lo sono goduto di brutto apprezzandone il tentativo senza per forza scomodare i mostri sacri che sono convinto J.J. non voleva superare ma semplicemente omaggiare.
Detto ciò non è certamente un capolavoro ma è un lavoro funzionale e diretto con sentimento che rievoca in me una nostalgia di quegli anni fortissima.
Saluti.:-)
Guarda, sono convinta anche io che non ci fosse nessuna volontà di plagiare o eguagliare i "mostri sacri", appunto, ma solo di omaggiarli. Però da figlia degli anni '80, più che un effetto nostalgia mi ha suscitato effetto depressione XDXD
RispondiEliminaForse mi aspettavo davvero il film dell'anno e, come dico sempre, è meglio andare al cinema con aspettative basse e ricredersi, piuttosto che partire in quarta e rimanerci male ç__ç
Saluti e buona domenica!!
E' stata colpa del troppo Hype dato alla pellicola ma questo è un chiaro marchio di fabbrica di J.J.Abrams che sa vendersi bene e far parlare dei suoi prodotti ( all'epoca successe la stessa cosa anche con Cloverfield) per fortuna che è bravo. :-)
RispondiEliminaSull'ultima tua frase sono daccordissimo anche se spesso sono più contento quando mi piace un film che la massa stronca lì si che provo più soddisfazione.:-)
Mah, nonostante certi commenti penso si possa dire che è uno dei migliori film usciti recentemente: riesce ad ottenere quel che si propone di ottenere, e non è un pregio da poco. Di capolavori innovativi ne sono sempre usciti pochi in tutte i periodi di tempo, non solo in questo, quindi sono ben felice di imbattermi in pellicole di valore medio-alto come questa.
RispondiEliminaAnch'io sono rimasto deluso. Le aspettative alte, come giustamente dice Babol, si ridimensionano in fretta.
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