Altro horror semi-sconosciuto, altro regalo! Stavolta è toccato al particolare Mulberry Street, un altro degli 8 Films to Die For dell’After Dark Horror Fest, diretto nel 2006 dal regista Jim Mickle.
Trama: nel quartiere di Mulberry Street, a Manhattan, i ratti cominciano ad assalire e mordere le persone, infettandole con un virus che le trasforma in zombie roditori. Mentre la situazione precipita, un gruppo di non infetti deve difendersi come può…
E io che mi sono messa a guardare Mulberry Street convinta che avrei visto la più grande belinata trash della mia vita. Oddio, non è che il trash manchi (i protagonisti sono comunque zombie dai tratti vagamente animali, con muso allungato e denti sporgenti), ma questo è uno dei migliori horror che ho visto ultimamente. Di base, purtroppo, è poco innovativo ovviamente, perché anche se li mescoli ai ratti gli zombie rimangono sempre tali, però è ben realizzato, ben diretto, ben recitato e a tratti è davvero inquietante. La cosa più bella di Mulberry Street è quella di essere un film “lento”, che costruisce la tensione a poco a poco (aiutato anche dagli annunci televisivi e radiofonici che, dapprima rassicuranti, diventano sempre più catastrofici), per poi arrivare ad un finale abbastanza al cardiopalma , corollato da una conclusione sussurrata e quasi commovente: come purtroppo raramente accade, infatti, lo spettatore riesce ad interessarsi al destino dei protagonisti, a preoccuparsi per loro e a soffrire se la fine che viene loro riservata non è delle migliori.
L’altra cosa che ho molto apprezzato, rimanendo in tema di personaggi, è l’assoluta assenza di adolescenti idioti o supereroi. I protagonisti vivono ai margini (o quasi) della società, non sono né belli né invincibili e abitano un quartiere già malsano ed infestato di suo, un po’ come accadeva alla disagiata umanità che ammorbava il film Horror in Bowery Street (qui citata come via, non a caso); vero è che la pestilenza si diffonde poi in tutta Manhattan, ma il fulcro della vicenda sono le strade sozze, gli edifici fatiscenti e i vicoli bui di Mulberry Street, con tutti i suoi abitanti vecchi, malandati, “ruvidi” e segnati dalla vita. Dal punto di vista horror, voto 10 alla scelta di non indugiare troppo sui particolari splatter, sebbene non manchino scene in cui la “gente ratta” banchetta con i malcapitati; molto efficace, inoltre, l’idea di dotare gli zombie della capacità di rosicchiare muri e mobilia per intrufolarsi nelle intercapedini, cosa che rende la loro minaccia ancora più pressante.
Anche visivamente, inoltre, il film è molto curato. La regia e la fotografia sono bellissime, seppure quest’ultima non sia molto nitida e, a tratti, sia anche parecchio buia. Tuttavia il regista non è un semplice mestierante, e si vede: la scena finale, con la vestaglia che scende lenta dall’alto a ricoprire i corpi dei due amici, è di un lirismo inusuale per un horror, e anche la sequenza in cui la figlia del protagonista si ritrova sola in un parco deserto mette i brividi per la capacità di far percepire un pericolo incombente mescolando il silenzio a bruschi movimenti di macchina. Molto efficaci anche tutte le riprese all’interno del caseggiato, che sembra quasi un labirinto dove tutte le porte, i pianerottoli e gli appartamenti sono collegati tra loro senza soluzione di continuità… e senza via di scampo da eventuali intrusi, ovviamente. Intrusi il cui make-up, per quanto un po’ sconcertante, è fatto molto bene e consente anche una cinefila citazione del vecchio Nosferatu che, in effetti, altro non era che un enorme uomo-ratto. Insomma, horrorofili, non potete davvero perdere questo insolito zombie rat movie!!
Jim Mickle è il regista e anche sceneggiatore della pellicola. Probabilmente americano (di lui non trovo informazioni…), ha diretto un altro horror recente, Stake Land.
Nick Damici interpreta Clutch. Anche di lui non trovo news biografiche, ma parrebbe americano d’origine e ha sicuramente partecipato a film come In the Cut, World Trade Center e Stake Land, oltre ad episodi delle serie CSI: Miami, CSI: NY, Law & Order. Anche sceneggiatore, ha un film in uscita.
Molto interessante...io non l'ho visto perché Stake Land mi ha delusa e quindi non ho voluto approfondire la filmografia precedente del regista.
RispondiEliminaMa da quello che leggo, questa potrebbe essere proprio robaccia per il mio palato fine :D
Ecco, io invece Stakeland non l'ho mai visto, e sono sempre un po' scettica quando mi "toccano" il mito del vampiro.
EliminaSe dici che non ne vale la pena eviterò!
Nel frattempo, sappi che ho finito di vedere The Innkeepers... che meraviglia!!!
E allora aspetto una tua recensione du The Innkeepers! al più prestissimo!
EliminaDomani o dopo al massimo avrai quel che chiedi ^^
EliminaE sappi che sei stata nominata nella recensione in questione!!
io aspetto invece la tua recensione de la casa degli zombi!^_^
RispondiEliminaOk,ho segnato il titolo di codesto film,appena posso lo guarderò
Appena lo recupero giuro che lo recensisco!!!
EliminaMa dove li scovi questi film?
RispondiEliminaUltimamente sto recuperando parecchi Horror mi toccherà scovare anche questo. :-)
Saluti!
Diciamo che più che scovarli li "provo". XD
EliminaComunque tra tante ciofeche recenti, questo spicca per essere davvero gradevole!