martedì 20 giugno 2017

Nerve (2016)

Nell'attesa di vedere Wonder Woman e parlarne, giovedì è uscito anche Nerve, diretto nel 2016 da Henry Joost e Ariel Schulman (e tratto dal romanzo omonimo di Jeanne Ryan), così ho deciso di guardarlo.


Trama: Vee è una ragazza molto timida che, un giorno, decide di iscriversi al gioco on line Nerve per dimostrare alla sua migliore amica di avere coraggio. Nerve prevede che i partecipanti accettino e portino a termine delle sfide decise dagli utenti paganti, a fronte di ricompense sempre più alte e pericoli sempre maggiori...


Nerve è un simpatico thriller per ragazzi capace di dare qualche "scossa" anche agli spettatori più adulti. La storia, di base, è molto simile a quella raccontata nel ben più riuscito e raccapricciante 13 Beloved: c'è un gioco all'interno del quale i partecipanti devono affrontare prove sempre più difficili per portare a casa dei soldi e, siccome ormai sono passati dieci anni dal film di Chookiat Sakveerakul, anche la popolarità su internet, che di questi tempi è bramata come non mai. Protagonista di Nerve è Vee, liceale dal passato triste che vive nell'ombra dell'amica Sydney, popolare coi ragazzi e disnibita. Come spesso accade in questo genere di storie, Vee è intelligente, creativa e molto carina ma "non si applica" quindi è costretta a vivere di foto rubate e ad accompagnarsi col nerd del gruppo, che la ama non ricambiato. L'iscrizione a Nerve, fatta fondamentalmente per frustrazione e per vendicarsi di Sydney, paleserà agli occhi di tutti come la ragazza in realtà sia incredibilmente bella, tosta e capace e le consentirà anche di conquistare un misterioso fidanzato, a sua volta utente di Nerve. Insomma, parrebbe tutto rose e fiori se non fosse che Nerve pretende dai suoi giocatori un impegno e uno sprezzo del pericolo crescente, con prove che diventano sempre più pericolose ed illegali, al punto che qualcuno, in passato, pare ci abbia rimesso la vita; euforica per le novità rappresentate da Nerve, lì per lì Vee non capisce di essere l'ingranaggio di un gioco pericoloso che rischia di rovinarle amicizie di lunga data e famiglia, privarla della libertà e persino della vita ma ovviamente ci vorrà poco per farle aprire gli occhi e trasformarla nella Katniss Everdeen del gioco. Ho citato la protagonista di Hunger Games perché, effettivamente, tra le due opere c'è una certa affinità dei temi di base e gli utenti di Nerve hanno la stessa sete di spettacolo e violenza che caratterizza gli abitanti di Capitol City, con l'aggravante di essere forse ancora più vigliacchi: da bravi internettari, i cosiddetti watchers, protetti dall'anonimato, diventano degli stalker e si consultano via chat per sottoporre i players a prove sempre più umilianti e pericolose, privandoli dello status di persone per trasformarli in avatar da muovere a piacimento e solo per il gusto del divertimento proibito. Il pistolotto finale della protagonista, la storia d'amore mantenuta nonostante tutto il delirio e la critica al web sotterraneo fanno molto young adult e a chi non è più tanto young rischiano di far storcere il naso ma la verità è che, al netto di un paio di scelte mosce, Nerve è un thriller abbastanza adrenalinico.


Joost e Schulman hanno fortunatamente abbandonato lo stile found footage dei tempi di Paranormal Activity e qui le riprese dal vivo, fatte dagli utenti di Nerve coi cellulari, servono solo per aumentare il senso di vertigine che rischia di agghiacciare lo spettatore timoroso delle altezze come la sottoscritta, in quanto nel film ci sono parecchie prove legate al "penzolare da luoghi alti". Di fatto, dopo un inizio soft ma dalla grafica gradevole, con riprese effettuate dal punto di vista di pc e cellulari e colme di schermate tipiche di Facebook e di altri social (un po' come accadeva in Unfriended e Friend Request ma anche in The Shallows, per intenderci), le prove diventano più dinamiche e adrenaliniche e mostrano come i due registi si trovino a loro agio anche davanti a sequenze che prevedono l'utilizzo di una moto lanciata in corsa in mezzo al traffico di New York, giusto per fare un esempio. La tensione dunque non manca, così come non mancano rimandi a film come la trilogia de La notte del giudizio, soprattutto per quel che riguarda l'aspetto degli stalker del finale, ma non mancano neppure scelte stilistiche e di cast atti a catturare l'attenzione di un pubblico di teenager. La colonna sonora, giusto per fare un esempio, è ruffiana da morire nonché un aspetto importante del film, poi ovviamente ci sono gli attori: tutti belli, giovani e cool, vestiti secondo la moda del momento (sapete che in Italia siamo un paio d'anni in ritardo, no? Guardate un po' le mise della Roberts - costosissimo abito a parte - o dell'amica Sydney e ditemi se non sono identiche a quelle di TUTTE le adolescenti italiane medie) e con accessori all'ultimo grido, bicicletta vintaggia compresa. Poco importa che Dave Franco, fratellino del più famoso James, sia un cane inespressivo buono solo per far da manzetto della situazione, Emma Roberts è così carina e in parte (quando, per esigenze di copione, qualcuno le dice di "non essere il suo tipo", sono scoppiata a ridere) da reggere da sola l'intera trama, anche nelle situazioni più trite ed abusate, anche se ogni tanto mi ritrovavo a rimpiangere la caustica cattiveria dell'adorata Chanel Oberlin. Riassumendo, se cercate un thriller serio capace di non farvi dormire la notte evitate Nerve come la peste, se invece vi va bene la visione di un divertissement estivo e poco impegnativo concedetegli pure una chance.


Dei registi Henry Joost e Ariel Schulman ho già parlato QUI mentre Juliette Lewis, che interpreta Nancy, la trovate QUA.

Emma Roberts interpreta Vee. Adorabile e adorata Chanel della serie Scream Queens nonché tra i giovani volti più promettenti di American Horror Story e figlia di Eric Roberts, la ricordo per film come Blow, Aquamarine, Scream 4 e February - L'innocenza del male; come doppiatrice, ha partecipato a episodi de I Griffin. Anche produttrice, ha 26 anni e cinque film in uscita.


Dave Franco (vero nome David John Franco) interpreta Ian. Fratello di James Franco, ha partecipato a film come Suxbad: Tre menti sopra il pelo, Fright Night - Il vampiro della porta accanto, Now You See Me - I maghi del crimine e a serie quali Scrubs, inoltre ha lavorato come doppiatore nel film The Lego Movie. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 32 anni e tre film in uscita.


Emily Meade, che interpreta Sydney, era già comparsa nel diludente My Soul to Take - Il cacciatore di anime mentre il rapper Machine Gun Kelly, che interpreta Ty, era anche nel cast di Viral, diretto da Joost e Schulman lo stesso anno. Se Nerve vi fosse piaciuto recuperate il già citato 13 Beloved (occhio però perché non è altrettanto "leggero") e aggiungete The Game - Nessuna regola, Nemico pubblico e magari anche Unfriended. ENJOY!

10 commenti:

  1. E' arrivato da noi solo perché Le Iene hanno portato alla ribalta la Blue Whale. Ne sono convinto :)

    Moz-

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    1. Può anche essere. Effettivamente, non meritava la distribuzione in sala secondo me :)

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  2. Me lo segno in ottica futura, ma non ci spenderei un euro in tutta onestà.

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  3. Anche per me un thrillerino teen tutto sommato intrigante e che riesce a tenere alta l'attenzione soprattutto all'inizio. Poi sul finale si perde un po', ma pazienza.
    Ed Emma Roberts riesce a convincere pure qui, sebbene Chanel n. 1 non l'approverebbe per niente. :)

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    1. Il finale è un po' gnegno, con moraletta annessa. Bleah. Soprattutto, Chanel Oberlin non approverebbe questo :P

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  4. L'idea è sfruttatissima, ma funziona sempre bene, a vedere il trailer un paio di brividi mi sono venuti.

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    1. Questo è comunque un film che puoi guardare tranquillamente anche tu :)

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