Giuro che non mi sono dimenticata della rubrica Bolla Loves Bruno, ma tra una cosa e l'altra è una rassegna che va molto a rilento. Quest'anno cercherò di essere più regolare, anche se siamo già a marzo (e, come una cretina, mi accorgo solo ora che ieri era il compleanno di Willis. Auguri in ritardo, patatone mio!)! Ma bando alle ciance, oggi tocca a Impatto imminente (Striking Distance), diretto e co-sceneggiato nel 1993 dal regista Rowdy Herrington.
Trama: dopo la morte del padre durante l'inseguimento di un serial killer, Tom Hardy viene trasferito alla polizia fluviale. L'assassino, tuttavia, torna a mietere vittime...
Per citare René Ferretti: "Mamma mia, la monnezza che ho fatto!" E' questo che avrà pensato in retrospettiva Bruce Willis ricordando film come Impatto imminente, la prima delle tante scelte sbagliate del nostro eroe. Sapete che amo Bruno (d'altronde, il titolo della rubrica è chiaro) ma non sono così ipocrita da giustificare tutta la fuffa a cui ha partecipato nel corso degli anni, soprattutto quando, come in questo caso, i film sono l'ennesima dimostrazione della mania di protagonismo di Bruce, degli one man show vittime di pesantissime riscritture e reshooting a seguito di disastrose proiezioni di test durante le quali il nostro "non è stato capito". Impatto imminente, nell'anno del Signore 2024, non è giustificabile nemmeno come film per la TV da vedere durante i pomeriggi di malattia. Intanto, è il bignami di ogni action con Bruce Willis, conseguentemente prevedibile dall'inizio alla fine. Sembra una lista della spesa: tragedia iniziale, check, conseguente rifugio nell'alcool che trasforma Willis da rispettabile ma poco affascinante uomo della strada a sfattone überfigo, check, situazione terribile in cui Willis ha palesemente ragione ma tutti gli remano contro perché alcolizzato, check, figa di turno che è l'unica a capirlo e che immancabilmente rischierà di farsi malissimo perché finirà nel mirino del villain, check, confronto col boss finale, check, happy ending con riabilitazione definitiva della reputazione di Willis, check. Impatto imminente è però anche ibridato con quei thriller cupi che andavano di moda negli anni '90, perché c'è un tizio che uccide donne a caso dopo averle torturate e che, a seguito di una spiegazione troppo cretina per essere vera, comincia ad essere più specifico e ad ammazzare le ex fidanzate del protagonista. Queste due anime, vuoi per le riscritture, vuoi per l'incapacità del regista, cozzano senza mai amalgamarsi, con una vicenda che si trascina moscia da un cadavere all'altro e riduce, fin dalla prima inquadratura, la rosa dei sospetti a tre persone facilmente intercambiabili (in realtà dicono ci sia un particolare che chiarisce da subito l'identità del killer, ma non lo riguarderò per vedere se è vero!), mentre Willis si profonde in numeri da superpoliziotto e si strugge per un dramma umano fatto di disonore, poliziotti incazzati e panni sporchi che non vengono lavati in famiglia.
Il finale, in particolare, ha un plot twist con retroscena tra il ridicolo e l'aberrante, che è un po' la stessa definizione che darei ai capelli di Robert Pastorelli, costretto ad andare in giro con un nido di chiurlo in testa per sottolineare la natura nevrotica del suo personaggio di poliziotto violento. A proposito di acconciature, i reshooting sono talmente evidenti e mal raccordati che la pettinatura e la lunghezza dei capelli di Willis cambiano da una sequenza all'altra (la cosa colpisce in particolare dopo il suo ultimo bagno nel fiume, lì mi è scappata una risata incontrollata), un indice di sciatteria che fa il paio con la poca voglia dei coinvolti di impegnarsi più di tanto. Visto il cast, con un regista e dei produttori più centrati (e meno disposti a lasciare carta bianca all'impegnatissimo Bruce) la possibilità di realizzare qualcosa di dignitoso c'era: abbiamo Bruce Willis all'apice della carriera, un caratterista valido come Dennis Farina, un Tom Sizemore giovane, bellissimo e sottoutilizzato, una Sarah Jessica Parker che... no, scusate, non ho mai capito come abbia fatto la Parker ad ottenere il rango di carismatico sex symbol visto che qui ha la stessa carica sessuale di un Twinkie e l'alchimia con Bruce Willis è pari a zero (esilarante la scena in cui lui CERCA di cacciarla fuori dalla roulotte ma niente, lei è talmente fissata di doverselo fare che lo ferma con un bacetto a fior di labbra, tentennante, efficace solo perché lui non ne becca da anni). Comunque, dicevo, per un filmaccio simile il cast è di alto livello e spezza davvero il cuore pensare a quanto talento sia andato sprecato. Forse l'unico aspetto positivo di Impatto imminente, tolto il fatto che Willis è sempre un bel vedere, soprattutto quando "fa Bruce Willis", è l'idea di ambientare parte del film sul fiume, con un paio di divertenti momenti di azione subacquea e un inseguimento abbastanza adrenalinico. Per il resto, potete anche evitare.
Di Bruce Willis (Tom Hardy), Sarah Jessica Parker (Jo Christman / Det. Emily Harper), Tom Sizemore (Danny Detillo), Brion James (Det. Eddie Eiler) e Tom Atkins (zio Fred) ho parlato ai rispettivi link.
Rowdy Herrington è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Il duro del Road House ed episodi di serie come I racconti della cripta. Anche attore e produttore, ha 73 anni.
Dennis Farina interpreta Nick Detillo. Americano, ha partecipato a film come Manhunter - Frammenti di un omicidio, Get Shorty, Out of Sight, Salvate il soldato Ryan, Snatch - Lo strappo e a serie come Hunter, Miami Vice e I racconti della cripta; come doppiatore ha lavorato ne I Griffin. Anche produttore, è morto nel 2013 all'età di 69 anni.
Bruce Willis è sempre stato un bravo attore, certo anche io ho visto questa scempiaggine, anche se sinceramente la ricordo appena. Secondo me i migliori film del grande Bruno sono altri :)
RispondiEliminaNon posso darti torto ma, volendo fare un omaggio all'intera carriera del nostro, tocca parlare anche delle monnezze.
EliminaSi sono d'accordo :)
EliminaIl film che ho nel tempo ribattezzato "Impacco Imminente".
RispondiEliminaOttima pensata! XD
EliminaPovero Bruno, gli facevano fare film rinco ancora prima che iniziasse a perdere colpi. Quanto spiace saperlo com'è ora.
RispondiEliminaCerco di non pensarci perché è una cosa che mi ammazza. Comunque, da quanto ho letto, questo è stato un progetto scelto e voluto da lui, e venuto male anche per le sue manie di protagonismo e il carattere un po' "superbo".
EliminaBruttino, fiacco, ma questo non mi ha impedito di vederlo e rivederlo mille volte in VHS registrata dalla tv (storia vera), tutto questo solo per Bruno che fa Bruno, auguri al vecchio leone, sempre nei nostri cuori! Cheers
RispondiEliminaBruno merita amore anche dopo 5000 fregnacce, altro ché. Però questo film non mi era piaciuto nemmeno all'epoca, sono altre le pellicole registrate e consumate :)
Elimina